L'IMBOSCATA - Sono convinti di poter giocare, ma c'è un grosso problema. Il caso Scudetto a tavolino: caro Gravina, sicuro che Agnelli non lo voglia? C'è chi deve decidere. I sogni Messi e Pogba, le conferme su Tonali e la fuffa

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
10.04.2020 00:36 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Sono convinti di poter giocare, ma c'è un grosso problema. Il caso Scudetto a tavolino: caro Gravina, sicuro che Agnelli non lo voglia? C'è chi deve decidere. I sogni Messi e Pogba, le conferme su Tonali e la fuffa
© foto di Andrea Bosco

Sono convinti di poter tornare a giocare: presto. Allenamenti e poi dopo 12 giorni tutti in campo. A porte chiuse.  Dodici partite (deve essere diventato un numero magico), tredici per l'Inter, da  concentrare in un mese. Tradotto: si dovrebbe giocare ogni tre giorni, con ritmo Nba. Ma se i medici daranno il via libera, si giocherà. Ma lo daranno? Sommessamente: possibile risultino solo una quindicina i giocatori contagiati? Uno solo in serie B? Mi spiace scriverlo, ma purtroppo il virus è tornato “ad avanzà“. Juventini: lasciate stare Einaudi. E cercate di essere seri. Qualcun altro, dal canto suo, provveda ad abbassare il grammofono. O quanto meno a cambiare disco.

Riprendere ad allenarsi e poi a giocare? Tralascio il calcio minore e anche quello di serie B. Oggi, al massimo, dieci club di serie A dispongono di centri d'allenamento adeguati a soddisfare le norme di sicurezza richieste. Poi magari ci sarebbe la non irrilevante  questione dei “tamponi“: di chi li dovrà fare e del loro “numero“. Misura indispensabile (e odiosamente privilegiata) per monitorare la salute dei calciatori. Si tornerebbe a giocare assicurati dal Var?  Nicchi ha espresso riserve rispetto alla tutela per arbitri, assistenti, varisti. 

Parlano. Vogliono venga assegnato lo scudetto. Pierferdi Casini (che la Virtus Basket nel cuore ha), ha prodotto un'interrogazione parlamentare affinché il basket faccia come la Lega del Belgio col Bruges, come il volley femminile ha fatto con il Conegliano: assegnazione dello scudetto a chi ante stop si è trovato primo in classifica . No: non si deve assegnare . Metti nel 2017-18, dopo 26 giornate era primo in classifica il Napoli. Che razza di esempio è ? C'è  libertà di pensiero. In ogni caso Gravina è sicuro: Agnelli lo scudetto a tavolino non lo vorrebbe. Sicuro? C'è un like. Appunto: un like, non un comunicato ufficiale. Io lo vorrei? No: mai. Altri lo hanno incassato “a tavolino".  Ma non la pretenda, Gravina, a “foglia di fico“. Compete a lui “non  assegnare“. Non alla Juve, “rinunciare“. Nel caso di stop al torneo, la Figc ha previsto, nel merito, un protocollo? Oppure  improvviserebbe?

 Vogliono la cassa integrazione? La vogliono. No: non la vogliono perché le urgenze  del Paese sono  altre. Vogliono la riduzione degli stipendi ? A parole la vogliono. Come fare ? L'Aic non trova un accordo con la Lega. La Juventus l'ha trovato, con i suoi giocatori, motu proprio. Non doveva : visto che fa parte dell'Aic l' accordo doveva essere “collettivo“. Ma la Juventus è una società per azioni: risponde agli  azionisti, non a Tommasi. Fesserie. Perché Chiellini “tace“?   Vogliono tutto. E vorrebbero che tutto ricominciasse come prima. Terminando a tutti i costi i tornei. Altrimenti ricorsi al Tar: a pioggia. Se non si potrà tornare a giocare e la situazione dovesse venire congelata, non si azzardi la Figc a bloccare le promozioni.

” Pronti a qualsiasi ricorso“ ha spiegato Adriano Galliani, stante l'attuale posizione di classifica in serie C del suo Monza.

“Pronto ad andare al Tar se come terzi non dovessimo venire promossi“ ha spiegato il presidente del Frosinone, terzo alle  spalle del Benevento e del Crotone, al momento dello stop , in serie B .

 Il calcio degli egoisti che sa guardare solo al proprio ombelico sogna un altro “assalto alla diligenza“: la torta dei diritti televisivi. Quindi campionato a 22 squadre, ( eventualmente ) come ha ipotizzato Galliani. Ma magari anche a 24. Tutto pur di evitare i Tar : totem ai quali, non infrequentemente (e non solo nel calcio) , in punta di diritto il paese si ritrova “inchiodato“.

 Il campionato di calcio, oggi, in serie A, non è in grado di sopportare 20 società, figuriamoci 22 o 24. Meglio a 24 - ti spiegano - che chiudere tutto. Meglio che portare i libri in tribunale. Riforme? Non oggi.

Va bene: accomodatevi a rosicchiare un osso privo di ciccia . Del resto quelli che davvero contano si sono espressi. Il Re Travicello ratificherà .

Qualcuno ha ipotizzato di fermare il calciomercato per una sessione, per far fare al calcio una “cura dimagrante“. Personalmente concordo che il calcio (ma in generale tutto lo sport professionistico ) viva in una non più accettabile bolla. Pare che il valore dei calciatori, causa Covid 19,  si sia abbassato di oltre il 20%. Pare che il prossimo sarà un mercato di scambi, senza quattrini e molte invenzioni. Pare che chi verserà denaro fresco, concluderà affari d'oro. Oggi a Milano sognano Messi e Pogba. E neppure le parole di Messi, (“Io all'Inter? Bugie“) li convincono: solo strategia. Sognare non costa. Io mi attengo alle notizie. E quelle che ho mi suggeriscono una Juventus “prudente“ nel prossimo mercato.  La sola operazione che continuano a confermarmi è quella  relativa a Tonali. Tutto il resto, al momento, è fuffa.