L'IMBOSCATA - Retromarcia su Bonucci, non lo fischierò. Spocchia Kessié. Caso Pjanic, attenta Juve. Ombra Marotta su Cancelo. Paratici, conferma da Londra. Capolavoro Marchionne, ma quanta ignoranza in giro. Facchetti, i cinesi e il cartone

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
30.03.2018 00:10 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Retromarcia su Bonucci, non lo fischierò. Spocchia Kessié. Caso Pjanic, attenta Juve. Ombra Marotta su Cancelo. Paratici, conferma da Londra. Capolavoro Marchionne, ma quanta ignoranza in giro. Facchetti, i cinesi e il cartone
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

C'ERA UNA VOLTA BONUCCI 

 

Si riprende con il duello rusticano tra Juventus e Napoli. Giornata decisiva? Chissà. Fresco di Panchina d'Oro il tecnico dei Campioni d'Italia vorrà onorare il prestigioso premio con una gara doc all'Allianz contro il Milan.

Dove non andrò a fischiare Bonucci.

Penso di lui esattamente le stesse cose che pensavo quando mesi fa avevo esternato il proposito. Ma credo che il tempo si sia comportato da galantuomo. Bonucci al Milan è stato a lungo la controfigura del giocatore ammirato per anni a Torino. A dimostrazione che sono parzialmente i giocatori a fare la Juventus. E' vero il contrario: quasi sempre è la Juventus a fare i giocatori.

Gara delicata: Gattuso ha rivitalizzato il Milan. La Juventus di Ferrara, una squadra morbida. Basilare sarà “isolare“ gli impegni. Prima il Milan, poi il Real Madrid.

 

LA PROFEZIA DI KESSIE

 

Ha spiegato Kessié che “Il Milan vincerà a Torino 2-0. E un gol lo segnerà lui, Kessié“.

Vedremo. Con la maglia dell'Atalanta Kessie, all'Allianz, non toccò palla. Ma annoto la spocchiosa sicurezza e ovviamente la profezia.

Mi sentirei di scommettere: Rino Gattuso non credo abbia gradito.

Ma indubbiamente per lanciarsi a Sibilla ci vuole coraggio, visto che  il vaticinio Kessié lo ha fatto a casa di una squadra che negli ultimi sette anni nel suo stadio ha perso, in campionato due sole partite e in Champions, una .

Quindi, in bocca al lupo, Kessié. Sabato notte, tireremo le somme. 

 

 

CHI SOSTITUIRA' PJANIC?

 

Juventus – Real Madrid sfida affascinante quanto irta di insidie. Per il valore della squadra campione d'Europa e del Mondo e per il momento che la Juventus sta vivendo.

Allegri che aveva già le sue rogne con gli infortuni di Bernardeschi e Cuadrado, si troverà privo di Pjanic e Benatia, squalificati e con Chiellini, Khedira, Mandzukic e Alex Sandro reduci da infortuni .

Risultato aperto. Benvenuta vittoria (senza subire gol), ma benvenuto anche un pareggio per 0-0. 

Benatia sarà sostituito da Rugani (in crescita) . Ma chi farà le veci di Pjanic? Tre opzioni:  Marchisio, Bentancur, oppure centrocampo a due con le chiavi del gioco consegnate a Dybala. Sia contro il Milan che contro il Real Madrid, bocciato più da Messi che da Sampaoli, il dies della Juventus ha l'occasione per far ingoiare all'universo mondo le cattiverie espresse sul suo conto. I compagni lo aiutino. Lui aiuti i compagni a passare il turno. Una Juventus in semifinale aprirebbe scenari  interessanti.

 

LA MADRE DEI CRETINI.....

 

E' uscito il fatturato della Exor: quasi il triplo rispetto a quello della precedente stagione. Con incremento di quasi il 140% . Marchionne: chapeau. L'impatto Juve è sotto ai 9 milioni .

La Juventus da anni si autofinanzia. Ha un progetto di sviluppo a dir poco sensazionale. I conti in ordine. Ma visto che la madre dei cretini è perennemente gravida, ecco che il web pullula di fessi che urlano alla luna .

  “Perché con quel popò di risorse la Juventus non si concede almeno un Neymar, un Messi o un Ronaldo? “ .

 Il problema è che ad infantile roba del genere viene data - purtroppo - dignità di intervento. 

Devo leggere giudizi ebeti. Nel segno del “diritto” del tifoso. Personalmente è un diritto che non riconosco. L'ignoranza è dannosa. Chi la veicola, è un complice.

 La libertà di opinione va preservata. L'ignoranza va combattuta.

 

E TIMOSSI “VENDE“ MIRALEM 

 

Non ci sono novità di mercato. Con qualche situazione surreale.

La più ridicola arriva da Napoli, fronte “Il Mattino“: Sarri avrebbe chiesto a De Laurentiis l'ingaggio di Bernardeschi. Notizia che non arrivasse da un autorevole quotidiano sarebbe da bollare come una presa in giro a Sarri. Ma è stata scritta.

 Fossi Marotta, cercherei di chiudere per Melegoni dell'Atalanta. Uno in odore di prima squadra, mezz'ala di geometria e fantasia ammirato con l' Under 19. Bel giocatore di prospettiva .

E sarebbe un peccato se De Ligt, avvistato a Barcellona, uscisse dai radar di Marotta:  tra i giovanissimi centrali in Europa è il migliore. Mancino, tra l'altro.

Sul  “Corriere della Sera“ Giampiero Timossi ha lanciato una “bomba“: Il Psg avrebbe offerto 8 milioni l'anno a Pjanic.

Prima riflessione: l'esperienza mi dice che non si spendono 4000 battute per una balla.

 La seconda: il Psg ha la forza economica per trattare Pjanic e raddoppiargli lo stipendio. E poco importa che il Psg sia un flop internazionale, accozzaglia di pregiate figurine incapaci di essere squadra. Chi va a Parigi risolve il problema della vita e sistema almeno 10 generazioni .

Il Psg ha contattato Conte e nei suoi sogni estremi c'è pure un signore di nome Max Allegri. L'ideona dell'emiro potrebbe essere quella di mettere libbre di Juve nel corpo viziato dei parigini. Magari prendendo dallo United anche Paul Pogba. 

Torniamo a Pjanic: Se chiederà di essere ceduto sarà accontentato nonostante il suo contratto scada nel 2021. A Torino - comunque - per meno di 70 milioni non si siedono neppure per un caffè.

Pjanic è la cosa più simile a Pirlo che circola in Europa, Bentancur ha qualche similitudine con Xabi Alonso.

L'eventuale cessione di Pjanic imporrebbe l'acquisto di Can o di un giocatore con quelle caratteristiche. E sarebbe una Juve diversa a centrocampo. Meno fantasiosa ma più solida, con più centimetri. Se quelle di Timossi non sono 4000 battute sul nulla, Madama dovrà tenere le orecchie al vento. 

 Vedo che il Corriere di Torino ha scritto ieri le stesse cose che da un mese sto scrivendo: il riscatto di Cancelo vale 35 milioni. Se l'Inter non li trova la Juve ci sarà.

Intanto si arricchisce il faldone Manchester United:  Darmian e Martial i nomi sottolineati. Contatti  destinati a diventare - reputo - trattative. E forieri di movimenti in uscita a Torino. Complimenti intanto agli Onestoni: Asamoah a Milano a parametro zero è un gran bel colpo. A Torino sarà ricordato per la grande professionalità e per l'ottimo rendimento . 

Paratici presente a Londra per Inghilterra-Italia  ha avuto le conferme che cercava su Pellegrini: è da Juve .

Molti media capitolini stanno cercando da settimane di “sminuire“ il giocatore: non è pronto, non è ancora da grande squadra, almeno un altro anno resterà. Ora, a parte che la Roma è una grande squadra, conterà la volontà di Pellegrini di restare o meno con i giallorossi. Se Pellegrini aprirà alla Juve, Marotta dovrà solo  apporre una cifra su un assegno o su un bonifico. Pellegrini ha una clausola, esercitabile entro una certa data. Ha un cartellino con un prezzo sulla maglia. Se il giocatore farà la scelta di Pjanic, nessuno potrà impedirgli di cambiare società. Detto questo: è “pronto“. A Londra è stato tra i pochi a dimostrare di meritare la maglia della Nazionale .

Non so CR7 abbia messo Isco nella sua “lista nera”. Ma  se l'uomo che ha fatto a fette la Juventus a Cardiff, fosse sul mercato, beh io al posto di Marotta a costo di farmi concedere un fido in banca, farei di tutto per prenderlo. Vendendo - non me concedessero - magari qualcuno per finanziarmi. Con tutto il rispetto - ad esempio - per un giocatore che personalmente (Milinkovic Savic) mi piace tantissimo : tra i due (ad eventuale parità di prezzo ) a mio parere non c'è gara.

 

FACCHETTI: LOBBING CON GLI ARBITRI

 

Esulta Luciano Moggi: il tribunale, nella sua infinita causa con Gianfelice Facchetti, gli ha dato ancora ragione. L'ex presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti ai tempi di Calciopoli dicono i giudici “faceva lobbing con gli arbitri“.

Insomma “Metti Collina“ era da Procura Federale  .

 E non avesse avuto Palazzi una allergia ad aprire i pc, oltre ad una vera idiosincrasia a redigere ipotesi accusatorie prima che gli ipotizzati reati finissero prescritti, all'Inter avrebbero potuto finire nei guai. 

 Personalmente reputo sarebbe buona cosa chiudere questa vicenda. Ma non sarà possibile. E la ragione sta tutta, neppure negli scudetti revocati alla Juventus, comunque voi la pensiate.

 La ragione sta in quell' oggetto costruito con materiale da imballaggio che fa mostra di sé nella bacheca dell'Inter. Cartone che pesa come un macigno. E - temo - continuerà a pesare. Fino a quando qualcuno non provvederà a rimuoverlo.

 Marco Polo esaltava la saggezza dei cinesi. I cinesi di oggi si riveleranno saggi quanto quelli dei tempi di Marco Polo?  

 

IL CT CHE VERRA' 

 

Chi siederà sulla panca della Nazionale? Chiunque sarà  temo si pretenda dal prossimo ct il miracolo di trasformare dei buoni cayuse in purosangue .

Non ci sono “arabi“ nel vivaio italiano.

 Il Ct, chiunque sarà, avrà un compito improbo: far diventare undici giocatori di medio livello una squadra competitiva. L'importante sarà convincere i nostri eroi che sono di medio livello e non delle stelle. E che servirà giocare con sofferenza, umiltà, mutuo soccorso, all'italiana. Soprattutto , fregandosene di Sacchi e di Sarri. Magari rivedendo come giocavano i nostri prodi in Messico con Valcareggi e in Spagna con Bearzot e facendone tesoro .

 Serve lavorarci. Pregando chi fa il mio mestiere di non fracassare gli zebedei al primo rovescio. E di non paragonare Tizio o Caio a Superman, dopo un golletto infilato di straforo.

 Mettiamoli alla prova e aiutiamoli a crescere. Senza  paragoni, soprattutto senza false illusioni. Siamo all'anno zero: chi pensa (ma la Figc lo pensa?) il contrario, mente. E detto fra noi: finora, fatti fuori Tavecchio e i suoi accoliti, cosa è cambiato? Soprattutto, cosa cambierà?

Ecco: cosa cambierà, presidente Malagò? O meglio: cambierà?

 

MONDO: ULTIMO DRIBBLING

 

Giocava sulla fascia mancina, da giocoliere, in un calcio dove la tecnica faceva la differenza. Aveva baffetti alla D'Artagnan e la maglia del Toro.  Era un bel giocatore. Fece meglio da allenatore. Del Torino, dell'Atalanta, della Cremonese, della Fiorentina . Quella sua sedia alzata sopra alla testa quando gli scipparono la Coppa delle Coppe contro l'Ajax, il simbolo “ribelle“  di come Emiliano Mondonico intendesse il calcio: spavaldo e guascone.

 A lungo ha “scherzato” in dribbling  un terzino carogna di quelli da espulsione diretta .

Alla fine ha perso una battaglia che non poteva vincere. Combattuta alla sua maniera: da  attaccante, da uomo senza paura. Con il sorriso sulle labbra.

Mancherà a tutti Mondo. Mancherà la sua saggezza di opinionista. Mancherà la sua misura in bilico tra  concretezza e ironia .

 Emiliano: è stato bello vederti giocare. Bello vederti allenare. Bello ascoltarti.