L'IMBOSCATA - Monna Lisa CR7, l'idea dell'uomo col maglione che sta per calare la briscola. Il vero motivo dell'interesse Juve. Dalla società messaggio allo spogliatoio. La disperazione degli "altri". E c'è anche chi tira in ballo l'etica...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

06.07.2018 00:10 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Monna Lisa CR7, l'idea dell'uomo col maglione che sta per calare la briscola. Il vero motivo dell'interesse Juve. Dalla società messaggio allo spogliatoio. La disperazione degli "altri". E c'è anche chi tira in ballo l'etica...
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

CR7 A TORINO: LA VERITA'

Arriva nel fine settimana. Hanno convocato d'urgenza Allegri a Torino. E la security (24 ore su 24) è stata allertata. Marotta e Paratici stanno per partire per Madrid. Sono le ultime notizie. Ultimi refoli di un tornado che sta spazzando, da giorni, il pianeta calcio italiano.

Cristiano Ronaldo alla Juve. Lo ha scritto per primo l'amico Massimo Franchi confezionando l'ennesimo scoop. Sono arrivate conferme dalla Spagna e dal Portogallo. Non ha smentito il Real Madrid. Beppe Marotta, sull'argomento, ha detto: “Non parlo“. Conoscendo Marotta non proprio una smentita. L'operazione con la regia di Jorge Mendes, procuratore di Ronaldo, sarebbe il botto di questo mercato. Che, ha scritto sempre “Tuttosport“, avrebbe questi confini: 100 milioni di clausola (valida per l'Italia) e 30 milioni l'anno per Ronaldo. Per quattro anni. Affare monstre, definito al lordo . Può permettersi la Juve una simile operazione? Potrebbe. Se la permetterà? Sono amico da molti anni di Xavier Jacobelli attuale direttore di “Tuttosport“: non è uno incline alle “sparate“.  Per il quotidiano torinese la Juve ha messo sul tavolo le sue carte in un gioco non semplice, come sempre quando si lavora ad altissimo livello finanziario.

TESTIMONIAL DELLA ROSSA

La briscola starebbe per calarla l'uomo col maglione: un contratto per Ronaldo da testimonial della Ferrari da 20 milioni l'anno. Questa sarebbe l'idea di Marchionne.  C'è un umano sul pianeta che rifiuterebbe di essere testimonial della Rossa? 

Non mi meraviglia l'ansia, periferica all'astio, di chi potrebbe aver “ciccato“ la notizia .

Ora tutti fingono di “sapere“. Ora tutti cercano di “recuperare“. Anche spatolando assurdità: se arriva Ronaldo, certamente Dybala chiederà di essere ceduto. Parliamoci chiaro: se l'affare si farà, “Tuttosport“ avrà dato un “buco“ al mondo .  

Un amico che frequenta l'alta finanza mi ha spiegato le “ragioni“ per le quali Ronaldo alla Juve potrebbe essere una operazione destinata a cambiare lo scenario del calcio in Italia. 

Tutti si stanno concentrando sull'aspetto tecnico (chi giocherebbe accanto a Ronaldo? Mandzukic, Dybala, Costa? Tutti e tre assieme? Solo due?). Su quello economico (il massimo dello stipendio alla Juve lo prende Higuain con 7,5 milioni annui: come accetterebbe lo spogliatoio senza fiatare un collega retribuito 30 milioni l'anno? E come troverebbe i soldi la Juventus per una simile operazione?). E anagrafico ( Ronaldo è ancora un gran giocatore, integro nel fisico, che segna a raffica, ma è un ultra-trentenne:  non sarebbe un azzardo un investimento di questo tipo?).

Considerazioni lecite. Lo confesso, quando la notizia è trapelata, pensavo ad una  “forzatura“ nonostante la comprovata professionalità dei colleghi che l'avevano veicolata.

La storia della Juventus andava nella opposta direzione. A parte Higuain, mai la Juventus ha fatto una operazione di questo livello. L'aveva fatta il Napoli con Maradona. L'aveva fatta l'Inter con Ronaldo il Fenomeno. L'aveva fatta il Milan con il duo Gullit- Van Basten. Ma la Juventus per i suoi Platini, Zidane, Del Piero, persino Baggio che pure era costato, al confronto aveva sborsato "tozzi di pane“. A dire il vero nel 1957, Umberto Agnelli aveva convinto il fratello Gianni che 175 milioni (dell'epoca) per Omar Enrique Sivori erano un rischio da affrontare. Aveva ragione: l'angelo con la faccia sporca ripagò ogni centesimo su di lui investito con gol, spettacolo, vittorie.

Perché la Juventus avrebbe deciso per una operazione storicamente irrituale? La Champions obiettivo – ossessione della proprietà (Coppa che nessuno come CR 7 sa “maneggiare“) non  sarebbe in questa vicenda, primaria. 

GRANDE IN ITALIA: MEDIA IN EUROPA

La Juventus è diventata troppo grande per l'Italia, quanto ancora di medie dimensioni in Europa. Ma ha importanti e impellenti programmi di sviluppo nel mondo.  L'apertura della Continassa con le sue strutture polifunzionali è “una“ delle iniziative .  Deve crescere, la Juve, in fatturato e nel settore commerciale. Ma la quota che arriva dai diritti tv è bloccata. Al pari degli introiti da stadio, sold out in stagione al 97%.

E' la quota “commerciale“ che va incrementata. Lo sviluppo nei mercati orientali - ad esempio - è stato confortante ma non in linea con le previsioni. Serve un “volano“. E CR7 è il personaggio più popolare al mondo: oltre 300 milioni di follower. Il secondo è un cantante che spopola tra gli adolescenti. Il terzo Le Bron James, neo giocatore dei Lakers in Nba. Il presidente Usa, Donald Trump, non arriva a 90.

Ronaldo è una azienda. Che non fa solo vendere magliette. Ronaldo porta sponsor. Può far rinegoziare quelli in essere. Può far innalzare l'ingaggio per una amichevole. Ronaldo non è solo una macchina da gol: è una macchina da soldi. Per se stesso e per la società della quale indossa la maglia.

E' questa la principale ragione dell'interesse della Juventus per il giocatore. Se arriverà, va detto che la Juve era nel suo destino: Luciano Moggi lo aveva preso diciottenne quando giocava in Portogallo. Sfumò tutto per il rifiuto del cileno Salas a trasferirsi, nello scambio .

La rottura con Florentino Perez è dovuta a quella che Ronaldo giudica una mancanza di rispetto nei suoi confronti: il mancato adeguamento del suo contratto al livello di quelli dei Messi e Neymar. Questione di soldi? Non solo. Le critiche che gli sono piovute addosso in questa stagione dopo un appannamento in zona gol, durato un mese, hanno lasciato il segno. E poi i guai con il fisco iberico.  L'uomo ha una storia tosta , fatta di volontà, emancipazione, competitività spasmodiche. Ronaldo non ammette di perdere. Sotto questo profilo è simile (buon compleanno, leggendario presidente) a Giampiero Boniperti .

Dietro al fenomeno Cristiano Ronaldo c'è un vissuto rigoroso: quello di un  giocatore che ha saputo andare oltre ogni suo limite.

Ma lui, il giocatore più forte (forse) e più popolare del mondo, non è il più amato.

 L'altro, la Pulce Messi, il fenomeno “antidivo“, che mai si è messo “in posa“ dopo un gol, lo è. Per questo l'applauso dell'Allianz dopo quella rovesciata in “bicicletta“, capolavoro che condannava la Juventus alla sconfitta (e avrebbe contribuito all'eliminazione) mi dicono lo abbia  toccato.  Lo aveva fatto capire con un gesto, un secondo dopo quello scrosciante tributo . Poi la Juventus è andata a Madrid a fare una gara mostruosa. Finita male, senza lieto fine. Ma i grandi giocatori, come Ronaldo, sanno riconoscere i grandi avversari e i grandi allenatori.

Per la Juventus il suo arrivo sarebbe anche un messaggio allo spogliatoio. Nessuno al mondo ha la  cura dei dettagli di Ronaldo. Nessuno si allena con la sua costanza e la sua determinazione. Come ha spiegato Evra: “Se  Ronaldo ti invita a cena, devi essere consapevole che quasi digiunerai“.

La sola notizia che la Juve sta pensando a Ronaldo e CR7 alla Juve, ha scatenato un putiferio mediatico.

UN PUTIFERIO MEDIATICO

 Nel mio piccolo, la gente mi ferma per la strada: “Dottore, ma è vero?“. I miei amici mi tempestano di mail e telefonate. Qualcuno fa volare la fantasia: CR7 farà vincere la Coppa alla Juve. Allegri dopo aver vinto tutto se ne andrà e arriverà Zidane, che alla Juve è amato e che a Cristiano Ronaldo ha allungato la vita calcistica“. Un ciclone: l'hanno visto a Torino in una decina di luoghi diversi. Ha tirato due calci con Andrea  (Agnelli n.d.r) alla Mandria: c'era anche Pavel. Ha preso un castello sulle colline di Torino: passerà le vacanze, lì. No, il castello è sotto sequestro. Ha contattato una agenzia per una villa in un parco a 20 minuti dalla Continassa. Ha 22 automobili da sistemare e gli serve un villone con adeguato garage.

Un tornado di affetto e passione: “ Vieni a Torino “ ha scritto Luca Beatrice su Tuttosport “Nessuno ti toglierà il respiro. Potrai andare a teatro e al ristorante e la tua privacy sarà rispettata“. Matuidi dal Mondiale ha chiesto notizie ai giornalisti. La sindaca Appendino ed Evelina nostra hanno scritto: “Non ne sappiamo (anche ne sapessero resterebbero mute) ma fosse, magari“.

MOGGI DIXIT

Scriveva la divina Agatha che “un indizio è solo un indizio, due indizi diventano una trama interessante, ma tre indizi cominciano ad essere una prova“. Prova: Cristiano alla Juve sta diventando uno tSunami prima ancora di aver firmato (se firmerà). La celebre trattoria torinese che aveva anticipato l'addio di Morata e quello di Bonucci si è spinta a dire: “Stiamo preparando“. Si fa vedere che la prima maglia di Ronaldo era bianconera e che la Juve gli è sempre piaciuta. In centro a Torino hanno inventato un gelato con il suo nome. Insomma si è scoperto che anche i misurati sabaudi sono dotati di testosterone .

 Lapo Elkann, stranamente  per uno che mai si nega, ha detto: “ Oggi parlo di 500. Di calcio domani”. 

 Luciano Moggi che sulle cose juventine è sempre informato, ha spiegato: “ Per me ha già firmato e ha fatto le visite a Monaco di Baviera“ .  Fino alle “ultime“: con Allegri “richiamato“ a Torino.

MADAMA VOLA IN BORSA

Una tromba d'aria: il titolo Juve è volato in Borsa a +10%. Hanno calcolato: in 5 giorni, incremento di 150 milioni. Un bollettino di guerra: i siti di scommesse quotano ormai la permanenza del lusitano a Madrid con valori minimi. Florentino ha convocato un conclave notturno Jorge Mendes per cercare di metterci una pezza . 

 Ronaldo alla Juve è “la notizia“, anche se neppure siamo al “riscaldamento“. 

Questa è la verità.  Questi i motivi per i quali Ronaldo alla Juve potrebbe veramente essere il “colpo del secolo“ .

Per la goduria del popolo gobbo. E la disperazione degli “altri“ . C'è chi già gli augura una “pubalgia“. Chi vuole il “Campionato del Regno delle Due Sicilie“, perché “con quelli là è ormai impossibile competere“. Chi lo vede “In Cina“. Chi come il Fenomeno reputa che Cristiano “resterà a Madrid“. Chi come Ignazio La Russa, immagina si tratti di “una strategia per convincere Lotito ad abbassare il prezzo su Milinkovic Savic“ . Chi, come Antonio Tajani “Ronaldo e Milinkovic li vuole entrambi“.  Per Sabino Nela una trattativa con “cifre troppo alte. E non è detto poi che la Juve con Ronaldo vinca la Champions“. Chi lo vede “vecchio“. Chi “se il Real lo molla, gatta ci cova“ . Chi come Fascetti ammonisce “Sarebbero ..azzi acidi per Allegri, obbligato a vincere la Champions“.  E chi profetizza: “La Champions la vincerà Buffon col Psg. E sarà uno smacco per la Juve, per Agnelli e per Ronaldo“ .

UNA “MANDRAKATA“?

Chi con prudenza ammonisce: “Attenzione: sarebbe brutto che in questa vicenda la Juve venisse solo usata“. Chi come il direttore del “Corriere dello Sport“ rivela: “ Ho parlato con un grande allenatore spagnolo e mi ha detto: non me lo vedo Ronaldo finire la carriera in un campionato di seconda fascia“. Ovviamente la “seconda fascia“  indossa il tricolore italico.

Del resto “MANDRAKATA“ aveva titolato il Corsport relativamente all'attivismo di Jorge Mendes con chiaro riferimento ai “cavallari“ goffi e  gaglioffi immortalati sullo schermo da Gigi Proietti. Insomma, ammonisce il severo giudice di “Ballando con le stelle“, attenzione non sia un “pacco“ .

 Vero che a Mendes si deve la “patacca“ Andrade ai tempi di Blanc, Secco e Ranieri. Ma molta acqua è passata sotto ai ponti. Mendes, oggi viaggia con il suo jet privato, rappresenta Ronaldo e Mourinho, è il più potente procuratore del mondo, ha portato (a peso d'oro, concesso) Cancelo, quando è arrivato a Torino, Agnelli gli ha fatto vedere i gioielli della Real Casa. Appare improbabile cerchi di ammollare un “buffo“ a chi rappresenta una costola di una multinazionale tra le più potenti del mondo. La cosa  potrebbe rivelarsi pericolosa . 

 Corrado Orrico ha invece tirato in ballo l'etica. “In un paese dove la gente fatica a tirare la fine del mese. Una volta la famiglia Agnelli certe operazioni evitava di farle“.

ETICA E MERCATO 

Con questo presupposto tutto il Calciomercato sarebbe da censurare. L'affare Ronaldo (se si farà), ma anche Lautaro Martinez all' Inter, Fabian Ruiz o Meret al Napoli, Kluivert alla Roma, Lafont alla Fiorentina. Persino un giocatore di Lega Pro stimato, poniamo, 20.000 euro: intollerabilmente troppi per chi ha una pensione da 400 euro al mese.

Ipocrita tirare in ballo l'etica per un business quale è il calcio.  L'Avvocato Agnelli quando la Fiat batteva in testa, concedeva alla Juventus i Traspedini e i Volpi. Ma erano la Fiat e la Juventus, non il Paese. 

Personalmente avrei seri dubbi a realizzare l'operazione Ronaldo: complessa, costosa, non priva di rischi . Ma si chiama non a caso “rischio d'impresa“: investi molto, pensando di ricavare più di quanto invest . Consiglierei al “filosofo“ Orrico, la lettura di  Adam Smith. Il mercato  notoriamente non conosce destra o sinistra. E non può avere “etica“. Perché “gli affari è semplicissimo – spiegava Dumas figlio -  sono i quattrini degli altri“ . Singolare famiglia i Dumas: suo padre aveva scritto che “negli affari non ci sono amici, soltanto soci“ . Immagino che anche Orrico abbia letto “Il conte di Montecristo“ . Lì è spiegato con efficace brutalità per quale motivo negli affari, l'etica non sia prevista.

COME MONNA LISA

Tutto questo, per ora, solo per “indiscrezioni“. Puntellate – va riconosciuto - da alcuni inequivocabili fatti.

 Cristiano Ronaldo alla Juve (sogno o realtà che si riveli) è una  fantastica storia.

 E la storia, come sosteneva Tocqueville “E' una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie“ .

 Qualcuno dubita che Cristiano Ronaldo sia la Monna Lisa del calcio?