L'IMBOSCATA - Mercato Juve bollente: talentini, campionissimi, parametri zero: le percentuali. Ronaldo, i giudici hanno già sentenziato. Giustizia sportiva: è doppio-pesismo. "Paciopoli": Agnelli potrebbe fare clamorosa proposta a Moratti

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
12.10.2018 00:10 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Mercato Juve bollente: talentini, campionissimi, parametri zero: le percentuali. Ronaldo, i giudici hanno già sentenziato. Giustizia sportiva: è doppio-pesismo. "Paciopoli": Agnelli potrebbe fare clamorosa proposta a Moratti
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

IL CALENDARIO DELLA JUVE

Ero a Udine: grande gara. Ottima Juventus. Ma qualcuno ha spiegato che “La Juve gioca male e vince“. Premio fedeltà: alla cazzata. 

Vista Genoa. Rientrerà dopo la squalifica Douglas Costa. Si continua a parlare di record: le 10 vittorie consecutive in stagione lo suggeriscono. Ma non deve diventare ossessione. Una partita alla volta. I prossimi avversari si chiamano Genoa, Empoli, Cagliari. Ma in mezzo c'è un “osso“ chiamato Manchester United: difficile da spolpare. 

 

MERCATO: LE PERCENTUALI 

Il mercato tra un paio di mesi riaprirà. Vi offro le percentuali, per un possibile arrivo in maglia bianconera,  giocatore per giocatore .

Pogba: operazione costosa e non facile. A mio parere o si fa, con creatività finanziaria a gennaio, oppure a giugno una eventuale asta vedrebbe la Juventus in seconda fila. Percentuale: 50%

Rabiot:  è nel mirino. Ma su di lui ci sono tante società , ingolosite dal “parametro zero“ . Prima di giugno, non si muoverà da Parigi. Ma a febbraio potrebbe firmare. Percentuale 60%

Ramsey: stessa situazione di Rabiot. Bel giocatore, un poco appannato nell'ultima stagione. Ma a  parametro zero è un affare . Percentuale: 60% . Ramsey, ovviamente, esclude Rabiot . E viceversa. Pogba, viceversa,  potrebbe non escludere almeno uno dei due . 

Di Maria: è passato alla scuderia di Mendes. Rapporto preferenziale con Ronaldo.  Età non più verde ma sa andare come pochi in verticale. Ho i miei dubbi sia  nel mirino della Juve. Percentuale: 10%

De Jong: giovane mediano dell'Ajax .Piace a tutti per la duttilità a ricoprire più ruoli a centrocampo. Costa caro. Per ora: 30%

Darmian: attenzionato in estate. Ma non si è trovato l'accordo con lo United. Potrebbe arrivare solo se il recupero di Spinazzola dovesse risultare più lungo del previsto dopo l'operazione. Percentuale: 20%

Martial: attaccante multiuso, mai diventato il crack intravisto a Monaco. Se la Juventus procederà ad un ringiovanimento nel settore punte potrebbe diventare una opportunità. Per ora, percentuale: 30%

Piatek: i suoi gol hanno suscitato l'interesse di mezza Europa. Ma non sarà facile arrivare allo smeraldo di Preziosi. Percentuale (oggi): 30% .

De Ligt: è considerato il più forte centrale difensivo al mondo classe 1999. Titolare dell'Ajax e della Nazionale. Hanno provato a prenderlo ma Raiola , suo agente, non è riuscito a far schiodare gli olandesi da quota 50 milioni. E' il primo della lista nell'inevitabile (Barzagli a fine anno chiuderà, Benatia, probabilmente verrà ceduto)  ringiovanimento della difesa. Potrebbero chiudere a gennaio, anticipando il Barcellona e lasciando De Ligt ancora una stagione in Olanda. Percentuale: 70%

Tonali:  talentuoso regista del Brescia. Lo hanno paragonato a Pirlo. Paragone temerario, ma Tonali ha qualità. La Juve deve battere la concorrenza di Inter e Milan. Ma il giocatore piace molto. Percentuale: 40%

RONALDO: TUTTI “GIUDICI“

Cosa stia capitando a Cristiano Ronaldo è noto. Il mio parere è che se c'è stata violenza vada punito. Anche per una violenza datata. Anche se si chiama Ronaldo. Se non c'è stata andrebbe punito chi lo accusa. Mi conforta la velocità, l'efficacia e la severità della legge statunitense. Se il reato sarà accertato. Le considerazioni che si potrebbero fare sull'intera vicenda, per come è stata finora raccontata, tra verità e fake news, sarebbero molteplici. Tutte inadeguate. C'è il vizio in Italia di fare i processi, prima che vengano celebrati. Sulla carta stampata e in televisione. C'è la brutta abitudine di confondere, il diritto-dovere di informare con la consuetudine di rovistare nella spazzatura. A volte di mettercela, la spazzatura.

RAZZISMO E GIUSTIZIA

Provo disgusto per chi discrimina un uomo per il colore della pelle o per il luogo dove è nato o vive . Quindi se la giustizia sportiva squalifica la curva della Juve (recidiva) per reiterate espressioni razziste io applaudo. Ma applaudo anche la Juventus che fa ricorso mettendo in discussione la “responsabilità oggettiva“. Una norma da cancellare. La Juventus è vittima. Lo è per il razzismo di una parte dei suoi tifosi e il conseguente danno di immagine. Lo è per il danno economico provocato dai razzisti che nessuno risarcirà . Lo è per l'ignavia complice di uno Stato imbelle. E  riottoso a mettere fine a questo domenicale schifo. Ma lo è anche per il doppio-pesismo della giustizia sportiva. In appello, dopo il ricorso, le giornate di squalifica alla curva sono diventate due. Sono curioso di vedere con quale severità si muoverà il giudice sportivo quando la cosa accadrà (e accadrà) in altri stadi. I precedenti non depongono a favore dell'equità.

Questa è la stessa giustizia che multò la Juventus con per  i cori, sboccati, dei bambini. Gridavano “merda” quei bambini: come quelli di Genova, mercoledì sera,  per ogni rinvio del portiere ospite durante Italia- Ucraina. Come quelli di ogni stadio italiano, durante ogni partita, di qualsiasi lega. Non ho memoria che  (Allianz a parte) il giudice sportivo, nel merito (per i bambini) sia mai intervenuto.

Riforma della giustizia sportiva: patata bollente per il presidente federale in pectore, Gravina. Riuscirà a pelarla, la patata? Auguri. .  

 

PACIOPOLI  

Repubblica  l' ha chiamata “Paciopoli“. Hanno fatto rumore le parole di Moratti che ha spiegato di non avere “rancore“ per Calciopoli. Parole che hanno fatto esultare quanti, sulla vicenda, auspicano una pietra tombale.

Non mi piace, ma comprendo. La Juventus non riavrà gli scudetti revocati. Mai verrà  risarcita per il danno economico ricevuto in seguito alla retrocessione in serie B.

 E pretendere equità di giudizio da sferruzzatrici e sanculotti è utopia. La loro ghigliottina non prevede pause caffè .  

Resteranno imperituramente colpevoli  Moggi e i “moggisti“  che con lui avevano (loro e solo loro, ovviamente) mitridatizzato il sistema.

 Il processo sportivo, sull'onda del “sentire popolare“ è stato equo (anzi alla Juventus è andata di lusso a non finire in serie C) .

Quello  di Napoli, un esempio di regolarità. E pazienza se da quegli uffici siano spariti (e mai ritrovati) i filmati dei sorteggi. Se il carabiniere intercettatore Auricchio, dai troppi “non ricordo” davanti all'inquisitore Narducci, mai abbia preso in considerazione le intercettazioni “con i baffi rossi“ ( rilevanti ) che riguardavano soggetti che non erano Moggi .

Pazienza se la relazione Palazzi che avrebbe veicolato l'Inter verso la retrocessione sia arrivata a tempo scaduto: in prescrizione. Pazienza se per le famigerate sim svizzere non sia mai stata inoltrata rogatoria internazionale per poterle acquisire e sbobinare.  Pazienza se il pc di Tavaroli, sia misteriosamente rimasto chiuso per oltre un anno nel cassetto della scrivania del Procuratore Federale Palazzi. 

Scordiamo il passato. Soprattutto l'indecente arbitrio di Guido Rossi: madre di ogni livore.

 Chiudiamo la faida: è ragionevole .

A patto di dire alcune verità. 

La prima: mai stata una stagione, “felice“ .Questa storia non comincia con il contatto Juliano–Ronaldo (personalmente quel rigore lo avrei fischiato). Comincia con lo sgradevole gesto di mandare per protesta a Torino (sfumato lo scudetto) la squadra Primavera a disputare “la gara della ripetizione dopo l'invasione“.

Anche allora se le davano di brutto: Sivori provocato dal “mago“, centrò a San Siro con una pallonata la panchina di Helenio Herrera.

La seconda : la Juventus ha pagato . L'Inter, no .

Io conto poco. Ma Mario Sconcerti e Giancarlo Padovan affermano cose simili. E loro, ex direttori e stimati opinionisti, loro contano. 

 La terza: è bello apprendere che Massimo Moratti non porta “rancore“. Deve aver cambiato idea.  Fino ad un mese fa considerava l'imballaggio esposto in bacheca come “il più bello“ tra i trofei conquistati durante la sua presidenza. Moratti consigli alla proprietà cinese di disfarsene. Mai visto un noir con Jean Gabin? In quei film il cartone viene chiamato “ grisbi “ . 

 Ben venga la “pace“, se questa può agevolare la rinascita del calcio italiano.

Eviterei le rimozioni. Spiegava George Santayana: “Quelli che non sanno ricordare il passato, sono condannati a ripeterlo“ .

Ma la pax potrebbe essere sancita da un gesto: Andrea Agnelli inviti Massimo Moratti all'Allianz per il prossimo Juventus–Inter. E Moratti ci vada. Da quanto non ci va?

Ricordo un pensiero di Tucidide tradotto sui banchi del liceo . 

Vado a mente. Ma più o meno il senso era questo: “Coraggiosi sono gli uomini che hanno chiaro cosa li attenda: la gloria al pari del pericolo. E tuttavia l'affrontano“ .

 Agnelli e Moratti accanto in tribuna, sfidando i (più che probabili) fischi. Ma se non ora, quando?