L'IMBOSCATA - L'eredità del leader Marchionne. Bonucci, terremoto e temporale: vi spiego perchè non deve tornare. Il calcolo esatto dei fischi. Il livornese non dimentica. Caldara, Nesta, Boniperti e il patto (pericoloso) col Diavolo

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
27.07.2018 00:10 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - L'eredità del leader Marchionne. Bonucci, terremoto e temporale: vi spiego perchè non deve tornare. Il calcolo esatto dei fischi. Il livornese non dimentica. Caldara, Nesta, Boniperti e il patto (pericoloso) col Diavolo
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

INSOSTITUIBILE MARCHIONNE

Sergio Marchionne se n'è andato. E' morto lasciando un vuoto professionale ed umano incolmabile. Chi l'ha conosciuto “da vicino“ assicura fosse una persona speciale. Non priva di insospettabili fragilità. Lontane dalla retorica dell'inflessibile “uomo con il maglione“ che si era staccato da Confindustria, che aveva radicalmente cambiato il rapporto con i sindacati, che rifuggiva i bizantinismi dei “tavoli di concertazione“. Era certamente un “duro” nelle trattative. Se navighi tra gli squali del mercato devi essere attrezzato a difenderti.

 E' stato geniale: ha salvato la Fiat e la Chrysler. Ha rilanciato tutti i marchi automobilistici della galassia FCA. Stava intessendo nuove trattative per operazioni similari con un importante brand orientale. “Meglio essere di grandi dimensioni“ era solito sostenere. FCA oggi è il settimo produttore d'auto del mondo. Stimano gli analisti che nel giro di un decennio ne resteranno, grazie alle concentrazioni, quattro, al massimo cinque. Insomma a FCA  hanno un lavoro da completare.

Maurizio Crozza lo aveva fatto diventare con la sua satira, popolare presso il grande pubblico. Era un top manager al quale vanno ascritti successi e rari fallimenti. Se n'è andato senza avere avuto la gioia di vedere trionfare nuovamente la Ferrari dopo anni di astinenza. Una mission che dovrà diventare un mantra per Vettel, Raikkonen e Maurizio Arrivabene: vincere per Sergio Marchionne.

La sua firma, ha scritto bene Xavier Jacobelli su “Tuttosport”, anche sulla maglia di CR7.

Mancheranno la sua professionalità, la sua genialità e il suo carisma. Anche a quelli che hanno, in nome dell'ideologia, titolato “E così Fiat“. Mancherà anche a loro.

Negli Stati Uniti, Sergio Marchionne è adorato: stimato dal democratico Obama al pari del  repubblicano Trump. In Italia gli irriducibili sacerdoti dell'utopia lo hanno sempre dipinto come Dracula ai vertici dell'Avis. Alla fine, buona parte dei sindacati li hanno mollati.

 L'Italia è un eterno paese di “reduci“ : in politica, come nello sport .

Figlio di un carabiniere abruzzese, immigrato in Canada, tre lauree: un misto di talento, volontà e determinazione. L'esempio che niente a un uomo che “voglia“ è vietato. Quando Umberto Agnelli – e in pochi lo conoscevano - lo scelse per salvare la Fiat che le banche stavano divorando, forse si innamorò anche del mantra di Marchionne: “Detesto la mediocrità“ .

Una grande perdita: per l'Italia, per gli Agnelli, per FCA, per la Ferrari e per la Juventus. Un uomo solo come tutti i grandi leader: solo e forse insostituibile.

Chi ne ha preso il posto è chiamato ad una sfida che si traduce in una grande responsabilità: quella di non farlo rimpiangere. Non sarà facile.

SICURI DI RIVOLERLO ?

La notizia è stata squassante: Leonardo Bonucci torna alla Juventus. Da venticello è diventata rossinianamente “terremoto e temporale“ .

Ho pensato ad uno scherzo. Poi visto che le cose hanno preso la piega risaputa ho pensato ad una azione aliena: il Milan targato Elliott che con il ritorno in massa dei berlusconiani decide di contrastare la supremazia della Juventus con una “Invasione degli ultracorpi“. Provvedendo a sostituire con dei “bacelloni“ gli autentici Agnelli, Nedved, Marotta e Paratici .

 Fuor di film, genere fantascienza, provo a ragionare con un filo di logica. 

 Nella centrifuga delle indiscrezioni è finito anche Caldara, oggetto del desiderio da parte di molti in Europa e  del Milan, interessato, peraltro, anche ad Higuain.

 Vorrei che qualcuno mi spiegasse la ratio di questa operazione: cedo Caldara che è un 94', che mi costa relativamente di stipendio e che soprattutto è il futuro e lo giro al Milan per avere Bonucci, che è il passato,che non potrà essere il futuro, che la gente non vuole vedere neppure in cartolina,  che ha avuto problemi con Allegri (mai conosciuto  un livornese che “dimentica“), che ha uno stipendio di quasi 10 milioni l'anno .

Dice, cedono Caldara con la recompra. Il Milan che ambisce a ritornare grande che fa da “levatrice“? Per favore. 

E SE CALDARA DIVENTA NESTA ?

Il ritorno di Bonucci sarebbe una mina vagante. E con le mine non sai mai come possa finire. Magari le eviti, ma se ne incocci una vai a picco. Non rammento dagli anni Cinquanta, alla Juventus, un addio traumatico, con code velenose e polemiche, paragonabile a quello di Bonucci.

Tra l'altro: sicuri che Bonucci sia più forte di Caldara?  Quando Boniperti prese Scirea (anche lui dall'Atalanta) pensate lo avrebbe scambiato prima ancora di testarlo con un Turone o un Bet?  

 Si naviga a vista. C'è chi spiega che il ritorno di Bonucci sarebbe propedeutico ad una cessione di Pjanic e di conseguenza all'acquisizione di uno tra Milinkovic Savic (i bookmaker lo danno a 2.75 alla Juve) o Pogba. 

Fin qui la parte “tecnica“ e annessi ragionamenti . 

Dice: Bonucci vuole tornare alla Juventus. Domanda: da quando la Juventus è un omnibus dal quale scendi e poi risali quando pare a te? Dice che si scuserà e che si ridurrà lo stipendio.

 Bonucci ha un contratto che scade nel 2022. Forse è il nuovo Milan  (che ha spazzato ogni precedente vestigia cinese ) che non vuole più Bonucci .

Avranno i “bacelloni“ messo in conto una tifoseria che detesta Bonucci? Basta dare un'occhiata al web. I sondaggi recitano circa il 64% di pollici versi. Tradotto in cifre da Allianz: 27.000 persone lo fischierebbero. 

 Basta leggere: i tifosi non sono amareggiati. Sono incazzati. Soprattutto quando leggono che Leonardo “pretende” Caldara .

L'Allianz potrebbe diventare un inferno per Bonucci. Specie se Caldara al Milan, dovesse diventare il nuovo Nesta.

 Dice: poi basta un gol decisivo e tutto si aggiusta. E se non bastasse? L'idea che i tifosi siano dei babbei più che singolare è sbagliata. La maggior parte non lo è.

Bonucci è un ottimo giocatore, un nazionale. Nondimeno un suo ritorno alla Juventus sarebbe rischiosissimo .

Ho cercato in questi giorni di venire a capo della cosa. Girano voci di ogni tipo: alcune surreali.

 Questa operazione ha contorni indecifrabili. Il solo fatto che se ne parli, a mio parere, sta danneggiando la Juventus .

Operazione dalla quale la Juve potrebbe avere qualche vantaggio sul campo, ma dalla quale ha tutto da perdere dal punto di vista mediatico e del rapporto con la tifoseria. Siamo nel 2018: la storia del “figliuol prodigo“, non attacca più .

 Dice: hanno portato Cristiano Ronaldo.

 Mettiamola così: ci sono mogli che riescono a perdonare la “scappatella“ del marito. Altre che si affidano al migliore dei divorzisti .

PATTI COL DIAVOLO: PERICOLOSI

Ho difficoltà ad ipotizzare una Juventus che investe 24 milioni sul più promettente difensore in circolazione e poi lo rivende al Milan per riprendersi Bonucci. Si fossero distratti (a Torino), Caldara e Romagnoli saranno i futuri centrali della Nazionale . 

;La verità è che in questo momento Bonucci per il mondo Juve è come la kriptonite per Superman : letale . 

Bonucci torna, dice a Benatia “fatti più in là“? Spiega a Caldara di mettersi in fila   Assicura   che sarà per l'intera stagione più muto di un frate trappista ? Dà una pacca sulla spalla ad Allegri ? Poi va sotto alla curva , si inchina e si batte con la mano il cuore  ? Funzionerebbe così ? 

Io registro i fatti, cerco notizie ed esprimo qualche opinione. Francamente avendo i capelli grigi me ne infischio del tifo. So che nel calcio d'oggi, gli interessi prevalgono sulla maglia .

A volte mi concedo alla retorica. Consapevole che sono ”favole“ che racconto e mi racconto. Che  in generale, all'interno della grande bellezza chiamata calcio, ci raccontiamo .

 So che non sono e non saranno le mie parole a condizionare (come è sacrosanto) le azioni della Juventus .

 Avranno pesato Marotta e Paratici i pro e i contro? Se non sono “bacelloni“ lo avranno fatto.

Spero che Beppe Marotta, prima di firmare, dia una ripassata a Virgilio e all'Eneide: “Timeo Danaos et dona ferentes “.

In fondo è la domanda delle cento pistole: perché il Milan asseconda la voglia di cambiamento del suo capitano, leader strapagato con quattro anni di contratto in essere e ancora titolare della maglia azzurra? Lo ha spiegato Bargiggia, collega di Mediaset Premium: il Milan non avrebbe la possibilità di saldare la seconda rata dovuto alla Juve e prevista nell'acquisizione di Bonucci.

Me lo aveva anticipato - a dire il vero, due giorni prima - Marcello Chirico: un Milan che avrebbe difficoltà di cassa.

Se così - davvero - stessero le cose, la storia diventerebbe “politica“ . Con una Juventus in comprensivo “soccorso“ del Milan. Al punto da consentire al Milan una piccola plusvalenza sulla cessione di Bonucci, impacchettando – bontà sua – anche Caldara  ringiovanendo la “rosa“ .

Notoriamente fare “ patti col diavolo” è pericoloso. Specie quando assume le vesti di un “povero diavolo“ .

LO STADIO DEL VENEZIA

Mentre il nuovo stadio della Roma si è incagliato nelle secche del malaffare e della giustizia, a Venezia , mister Tacopina ha presentato il progetto di quello che dovrà nascere in Laguna, nell'area di Tessera. Bello, moderno, 18.000 posti, ampliabile fino a 25.000 là dove il Venezia arrivasse in Europa. Ci voleva un italo-americano per fare quello che nessun italiano e nessun veneziano ha mai fatto. Lo stadio avrà aree verdi, un centro commerciale, un hotel 4 stelle. Per ora il Venezia è in serie B, ma già nella stagione appena conclusa ha sfiorato la A. Ora l'ottimo Tacopina è nelle mani della burocrazia : un terno al lotto. Si ipotizza di iniziare i lavori nel 2021 e di terminarli nel 2023. Tacopina tuttavia ha la fortuna di potersi rapportare con un sindaco come Brugnaro che ama lo sport e che per la sua Reyer sta lavorando per realizzare un Palasport da 15.000 posti . Sono nato in Campo San Boldo, sono cresciuto al Penzo e alla Misericordia dove ho persino giocato nel torneo delle scuole medie . E' fantastico sapere che Venezia, data mille volte per “ defunta “, ha trovato la sua mission in fatto di sport. Chi sa se vedrò mai i remi della Bucintoro in acqua in un Mondiale o in una  Olimpiade. Era il cruccio di mio papà che a quella società era legatissimo .

SKY: VI PRESENTO PIRLO

Come noto, Sky, ha fatto la parte del leone in campionato, in Champions e in Europa League. E ha presentato assieme alle certezze, alcune novità. Arrivano Pirlo e Capello: due registi mica male. Ilaria D'Amico diventa il volto della Champions . Lascia il suo posto a Sky Calcio Show ad Alessandro Bonan l'uomo che ha reso popolare Calciomercato: l'originale. Originalità che non mancherà neppure alla domenica .