L'IMBOSCATA - Juve tra Mendes e Raiola: ecco la strategia di Paratici. Trovata chiave per Tonali. Ronaldo megalodonte. Buffonata partenopea, atteso Cantone. Indagheranno su errori pro Napoli? Per Pecoraro c'è sterco e sterco. Il pacco di Ranucci

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
23.11.2018 00:05 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Juve tra Mendes e Raiola: ecco la strategia di Paratici. Trovata chiave per Tonali. Ronaldo megalodonte. Buffonata partenopea, atteso Cantone. Indagheranno su errori pro Napoli? Per Pecoraro c'è sterco e sterco. Il pacco di Ranucci
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

CRISTIANO MEGALODONTE 

Dopo l'ennesima sosta per gli  impegni delle Nazionali, si ricomincia. La Juve all'Allianz contro la Spal. Gara, sulla carta, abbordabile. Dopo ogni sosta è complicato riattaccare la spina. E a centrocampo Allegri si trova a fronteggiare l'emergenza infortuni. Non so chi verrà schierato. So che Ronaldo sarà più affamato (di gol) di un megalodonte.

L'ultimo nome finito sulla lista di Paratici stante il ridotto numero di rotazioni in mezzo al campo è quello di Ruben Neves: 21 anni, portoghese, piedi educati, assistito da Joge Mendes. Gioca in Premier. La Juve lo prenderebbe in prestito se il ritorno di Pogba a gennaio risultasse impraticabile. Neves e Ramsey: questi i nomi caldi. Ramsey va in scadenza a giugno e non rinnoverà con l'Arsenal. La Juve potrebbe tentare gli inglesi con una offerta al ribasso che scongiurasse il pericolo di perderlo poi a zero. Escludo che la Juve sia interessata al Bandido James. 

Contatti con Mendes ma soprattutto con Mino Raiola. Sul piatto Pogba, De Ligt il futuro di Kean. E, mi dicono, anche Verratti. Vado con ordine: Pogba è la priorità. I soliti noti scrivono di “minestra riscaldata“: fratelli, averne di “ minestre” con quel sapore.

Su De Ligt c'è anche il Barcellona. E il prezzo del cartellino dell'olandese è ragguardevole. Ma Paratici lo vuole da almeno tre anni. Spetterà a Raiola agevolarne l'arrivo a Torino. Verratti è un vecchio amore che non scaldava più Marotta e che dopo le ultime prestazioni in Nazionale è tornato viceversa (a Torino) di moda. Un convincente viatico per il Psg potrebbe essere Alex Sandro. O magari Pjanic, essendo quasi impossibile, dal punto di vista tattico, la convivenza tra il bosniaco e l'ex Pescara.

Fari spenti su Erikssen: andrà al Real al posto di Modric, promesso sposo all'Inter. Non finirà in bianconero Rabiot : la mamma procuratrice chiede 10 milioni di ingaggio, visto che si svincola a zero a giugno. Il Psg tenterà di trattenerlo. Mia convinzione: finirà al Barcellona .

LA STRATEGIA DI PARATICI

L'arrivo di De Ligt non bloccherebbe quello di altri centrali difensivi . Per due motivi: la difesa della Juve va ringiovanita. Barzagli smetterà a fine stagione, Benatia è in uscita e potrebbe esserlo anche Rugani. A Roma giurano su uno scambio Rugani – Manolas .

I nomi in entrata sono due: Todibo (sul quale De Laurentis è convinto di spuntarla) e Mancini. L'idea di Paratici è quella di chiudere tutte le operazioni a gennaio. Compresa quella del giovane Tonali. E di disciplinare gli arrivi con calma e nel tempo. Tipo: Todibo a gennaio, Pogba e De Ligt a giugno. Mancini e Tonali tra un anno.

Raiola, come detto, parlerà anche di Kean, sul quale la Juve punta forte. Mi risulta che Allegri vorrebbe trattenerlo in rosa. Ma il ragazzo deve giocare: tornerà a giugno. Piace Chiesa, ma difficilmente la Juve per lui si iscriverà ad un'asta.

Un terzino a giugno arriverà:  Alex Sandro cambierà casacca. Se destro o sinistro dipenderà dalle prestazioni di Spinazzola.

Ci sono poi, alcuni giocatori che la Juve controlla come Audero, Orsolini, Pjaca, Favilli, Del Sole, Tripaldelli. Rogerio, Magnani. Nessuno, per ora, sembra destinato a rientrare alla casa madre.

Se Paratici presenterà a Cellino il migliore dei progetti per Tonali, mi è stato spiegato che nel ruolo del nuovo Pirlo, il Brescia potrebbe, come contropartita, al netto del cash, avvalersi delle prestazioni del talentuoso Fagioli. Con la solita  formula: prestito con diritto di riscatto e controriscatto prefissato. Anche in Fagioli la Juve crede molto .  

BUFFONATA  PARTENOPEA

Quando l'ho letta ho pensato ad una burla. Ma era, viceversa, tutto autentico: una buffonata.

A Napoli, oggi, presentano un libro. Atti di un convegno nel quale, docenti dell'Università di Napoli   hanno indagato gli “errori“ arbitrali a favore della Juventus. Errori che avrebbero privato il Napoli di qualche scudetto. Alla presentazione, tra gli altri,è annunciato Raffaele Cantone, l'uomo che presiede l'Anticorruzione. Visto che ogni giorno beccano politici, amministratori locali, imprenditori con le dita nella marmellata, uno immagina che Cantone non abbia un attimo di respiro. Magari anche per quell'ultima vicenda di appalti truccati negli ospedali partenopei. Invece Cantone l'attimo pare ce l'avrà: per parlare di errori arbitrali. Vale a dire del sesso degli angeli. Una strunzata .

Ci sarà anche il rettore dell'Università di Venezia. E la cosa mi ha incuriosito. A che titolo ci va? Non saprei. Il rettore dell'ateneo lagunare è di Matera. Forse anche lui tifa Napoli.

Gli autori del libro parlano di Stato di Diritto. Giuro: non vi sto raccontando una barzelletta. Il problema è che a un simile “reality“  ha assicurato la sua presenza Cantone.

Finché qualche Azzeccagarbugli presentava esposti destinati all'archiviazione ci si poteva ridere sopra. In questo caso la presenza di Cantone (per il suo ruolo) legittima  un evento dai connotati surreali. I solerti docenti uniti dalla fede per il Napoli, sognano un comitato che “indaghi sulla regolarità dei campionati“. Magritte chi era costui?

 Iperuranio partenopeo: compariranno gli errori “pro“ Napoli?

 Aurelio De Laurentis si è chiamato fuori. Lui non farà causa per “risarcimento danni“ come vorrebbero le mosche cocchiere che svolazzano sulla sua argentea, impomatata chioma. Non la farà. Anche se, considerato che c'è stata Calciopoli (sintetizzo il De Laurentis pensiero)  hai visto mai che qualcuno non stia replicando? 

Molte cose, appaiono, al limite della metafisica, negli ultimi tempi, dalle parti del Vesuvio.  L'ossessione di De Laurentiis  per l'altrui “fatturato“. La bizzarra idea che i Var esaminino “ogni accadimento“ a prescindere dalle valutazioni dell'arbitro.

Diventasse l'idea esecutiva, l'arbitro in campo diventerebbe ornamentale. Modesta riflessione: i campionati li vincono i campioni. Come Maradona, Careca, Giordano, Bagni.

 De Laurentis aveva Cavani, Lavezzi, Higuain. Ma li ha venduti. Non vado oltre.

 MEAZZA “PORTO FRANCO“?

Non è prevista alla presentazione del libro di cui sopra, la presenza  di Giuseppe Pecoraro. Che si è “confidato“ con Fabio Ravezzani. E che queste confidenze - non proprio una intervista - le ha messe nero su bianco su “Tuttosport“. Avrebbe spiegato Pecoraro che lui gli 007 li manda in ogni curva. Che non decide lui: lui deferisce. Poi tocca al giudice sportivo, sanzionare. Ravezzani non è riuscito a farsi dire (o magari Pecoraro sull'argomento si è “dato”) per quale motivo gli agenti segreti del Procuratore Federale nulla abbiano segnalato di “irregolare“ al Meazza durante Milan – Juventus. Eppure la curva ha ripetutamente fischiato ed insultato Bonucci (neppure sceso in campo) e la sua famiglia. Eppure il pubblico ad ogni rinvio del portiere polacco della Juve ha gridato (come ovunque ormai) “merda“ . Nessun deferimento da parte di Pecoraro. Evidentemente c'è “sterco e sterco“. O magari il Meazza è semplicemente diventato un “porto franco“. 

IL “PACCO“ DI RANUCCI

A Napoli c'è andato “Report”: Ranucci (paccando mezzo mondo) non ci è andato per Jenny A' Carogna. E neppure per il figlio del boss camorrista che circolava a bordo campo al  San Paolo. Ci è andato per il buco di bilancio del Comune di Napoli. Che ci ha fatto un figurone, considerato che i suoi debiti sono circa la metà di quelli del Comune di Torino .

Il Milan, invece, è andato a Nyon. Dove il confronto con l'Uefa, per la faccenda del fair play finanziario, potrebbe non essere andata benissimo se il “Corriere della Sera“ ha ipotizzato che in caso di sanzioni pesanti il Milan potrebbe ricorrere nuovamente al Tas.

Perché se De Laurentis la moviola (basta con la finzione di chiamarla Var) la vorrebbe a modo suo, il Milan, a sua misura,  vorrebbe le sanzioni Uefa.

 CRETINI? STUPIDELLI 

Certo che la gente è comica. Ma come si è permesso Bonucci a dare dei “cretini“ ai tifosi (milanisti) che l'hanno fischiato al Meazza con la maglia della Nazionale? Non si fa, non si può, non si deve. Se tradisci tua moglie - per dirla con un collega – mica ti aspetterai dei fiori ?

Collega: mettere a fuoco l'obiettivo. La “moglie“ di Bonucci è la Juventus. Il Milan l'“amante “ di qualche mese: incazzata per essere stata mollata.

Il doppio giro di valzer di Bonucci non mi è piaciuto. Chi mi segue, lo sa. Ma stavolta sto con lui. Chi fischia un giocatore con la maglia della Nazionale è un “cretino“. O esiste un'altra definizione? Stupidello : andrebbe bene  ?

Mentre scrivono che Marotta, prossimo crack dell'Inter ne prenderà almeno tre tra Milinkovic Savic, Rakitic, Verratti, Rabiot, Barella, Tonali (e non si capisce chi cederà visto che l'Inter per il suo fair play è fuori per una quarantina di milioni), la cosa più dadaista  del pianeta calcio, arriva da Parigi. Dove è trapelata la “triade “ per il prossimo Pallone d'Oro . Ci sono un croato e due francesi. Non c'è Messi ( annata così - così ) e  non c'è Ronaldo. Che ne ha vinti tanti e pare abbia “stancato“. Ma soprattutto, pare, sia stato “punito“ per la faccenda relativa al presunto (per ora, o no?) stupro. E quindi nonostante in stagione ne abbia segnati  44 in 44 partite (non è un refuso), nonostante abbia realizzato il gol più spettacolare del 2018, nonostante abbia vinto la terza Champions di fila, i giornalisti, che “France Football“ ha chiamato a votare, hanno stilato una terna composta da M'Bappè, Modric e Varane. Fossi in quella giuria, sarei a disagio. A farne parte.