L'IMBOSCATA - Juve-Inter, la risposta. Tridente stabile, ma Mario? Marchisio e Berna, Allegri rifletta. Folle discutere Dybala. Amplifon a Pecoraro. Solidarietà a Sarri. Mercato, due tedeschi, un olandese e un brasiliano. Offerta per Barella

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

08.12.2017 00:53 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Juve-Inter, la risposta. Tridente stabile, ma Mario? Marchisio e Berna, Allegri rifletta. Folle discutere Dybala. Amplifon a Pecoraro. Solidarietà a Sarri. Mercato, due tedeschi, un olandese e un brasiliano. Offerta per Barella
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

JUVE: NON FIDARTI 

 

Settimana complicata. Lo è stata, lo sarà fino a sabato .

Juventus – Inter non è mai una gara banale. La rivalità  tra le due società e soprattutto tra le due tifoserie rende il confronto incandescente. L'Inter arriva al match da imbattuta e da prima in classifica.  E' una squadra in salute, convinta delle proprie potenzialità, che non ha impegni europei. Toccherà a Madama offrire risposte. Anzi la  “risposta“. Perché se con ogni altra rivale italiana o europea, il tifoso è pronto ad accettare la tripla sul pronostico, per il match contro l'Inter la Juventus ha un solo risultato possibile: uno fisso in schedina . 

Non sarà facile.

Ci sono due Inter in pista in questo momento.

 Quella brillantemente guidata da Spalletti. Quella che nessuno è riuscito ancora a battere. Quella che asfalta il Chievo. L'Inter è da scudetto. Lo sa Spalletti, lo sanno gli ottimati che governano la società, lo sanno i tifosi, ne sono convinti i giocatori.

Ha spiegato Perisic dopo il tris ai clivensi: “Andiamo a Torino per vincere“.

Solo Spalletti continua a nascondersi.

Allegri dovrà fare attenzione a non farsi ingolosire. L'Inter va aspettata. Lasciarle le ripartenze  sarebbe un suicidio.  

Poi c'è l'altra Inter. Quella dei cortigiani e dei ruffiani. Quelli che Spalletti è “bello, biondo, con capelli fluenti sulle spalle, gli occhi azzurri, alto due metri, più intelligente di Einstein, più psicologo di Freud, più affascinante di Cary Grant“ .

Ci sono tg che parlano di sport tre volte all'anno. Gli stessi che oggi - dopo che l'Inter ha ripreso a frequentare i quartieri alti della classifica - hanno srotolato una lingua più lunga di quella di un lucertolone di Samoa .

La Juventus sta meglio, non ancora benissimo. Tuttavia il centrocampo a tre per il quale Allegri sembra ormai tentato ispira fiducia. E forse Allegri a Napoli ha trovato la posizione ideale per Costa: semplicemente non confinandolo in una posizione. In campo aperto nessuno riesce a tenerlo. Ma per essere efficace, il campo lo deve avere. Ergo Madama dovrà farsi  “squadra femmina” come spiegava Gianni Brera. Concedendo metri alle rivali per colpirle di rimessa.

Stanno crescendo sia De Sciglio che Benatia. Il trio d'attacco Dybala, Higuain, Costa potrebbe diventare stabile. Ma rinunciare a Mandzukic e alla sua fisicità contro i marcantoni dell'Inter , immagino sarà difficile, per Allegri. Io, lo ribadisco, comincerei a fare un pensiero a Bernardeschi a tutto campo in veste di interno.

Così come auspico che Allegri impieghi Marchisio dal primo minuto. Sa come si fa gol all'Inter. E' da quando aveva 10 anni che Marchisio fa gol all'Inter. Questa, è la “sua“ partita .

Mi ha detto un amico: “Sogno di vincere con un errore della Var“.

Io reputo si possa arbitrare (bene, come ha dimostrato Orsato al San Paolo ) senza interrogare l'ermafrodito tecnologico.

 

MISSIONE COMPIUTA

 

Serviva vincere ad Atene. La Juve lo ha fatto con due gol e senza subirne. Dettaglio che deve far ben sperare la tifoseria: nelle ultime quattro gare la Juventus non ha preso reti. Significa che non solo la difesa funziona. Significa che l'intera fase difensiva risulta affidabile. Bella azione di Alex Sandro (tap-in di Cuadrado), gran gol di Bernardeschi. Gli servirebbe giocare con continuità. La Juventus - seconda nel suo girone- potrebbe avere un sorteggio tosto. Io non ho preferenze. Sarò presuntuoso ma parto dall'idea che debbano essere le altre a dover maledire una estrazione che  rechi il nome Juventus.

Direi di piantarla con i timori e le negatività sulla “maledetta” . Ha ragione Allegri. La Juventus in tre anni è arrivata due volte seconda. Io credo possa dire la sua contro qualsiasi avversario. La squadra sta crescendo. Immagino che come sempre si metterà a “correre” a febbraio. Per il momento sta creando una identità nei giocatori più attesi: Costa, De Sciglio (bella prestazione ad Atene), Bernardeschi, Matuidi. Deve migliorare in fase di impostazione quando “esce“. Insomma deve giocare meglio. Tocca agli attaccanti smarcarsi offrendo linee di passaggio. Ma anche così è una squadra che può battere chiunque. Non è quella di settembre strapazzata da Lazio e Barcellona.  Allegri è un testone. Ci ha messo un anno e rotti per arrivare al centrocampo a tre.  Testardo fino all'esasperazione. Ma cavoli che gran allenatore: raramente ho visto un tecnico preparare le gare con il suo approccio scientifico. Di Allegri si può pensare tutto il bene o tutto il male del mondo. Ma gli va riconosciuto di essere un tecnico preparatissimo. In giro per il mondo ce ne sono pochi come lui. Infine: non esiste un caso Dybala, ancora a digiuno di gol in Champions. Capita agli attaccanti di avere periodi nel quali la porta diventa strettissima. L'importante è che Dybala giochi come sa. Sta vivendo un periodo grigio, ma è un campione: tornerà quello che conosciamo. Allegri potrebbe dargli una mano sistemandolo dietro ad Higuain, invece che a ridosso della sua area di rigore. Per conto mio discutere Dybala è una follia. Da bar. O da caotica  trasmissione televisiva.

 

VISTO O' CHIATTONE ?

 

Napoli – Juventus - condivido il pensiero di Guido Vaciago - è stata una storia da film hollywoodiano. Cinque giorni prima del fischio d'inizio si fa male Higuain. Lo operano alla mano infortunata. Toccherebbe a Mandzukic. Ma anche il croato nell'ultima rifinitura va k.o. E quindi il Pipita viene arruolato per mancanza di alternative. Pronti, via e Reina è costretto al miracolo su O' Chiattone . Che alla seconda occasione dopo gran lavoro di Costa e Dybala fredda Don Pepe. Mal di fegato in tribuna per De Laurentis e per il pueblo che fin dal riscaldamento non aveva rinunciato ad insultare l'ex idolo. Parentesi: fischiare è lecito. Insultare no. Pecoraro si munisca di Amplifon. Il Pipita esulta, guarda in tribuna ma l'ex datore di lavoro forse è andato a bersi, dopo il gol , na' tazzulella e' cafè .

Il Napoli gioca con il solito modulo . Ma Madama piazza un muro. Buffon corre un solo vero pericolo su rasoiata di Callejon. Ben più complicato il lavoro di Reina sul tap-in ravvicinato di Matuidi.

Concordo, solitamente, con le analisi di Mario Sconcerti. Stavolta, no.

Non è vero che la Juventus “non ha giocato“. La Juventus ha lasciato il pallino del gioco al Napoli, deliberatamente invitandolo sulle fasce. Allegri ha fatto la medesima gara di Spalletti: identica . Così giocavano Herrera e Rocco. Così Mourinho ha vinto a Milano una Champions. La Juventus (con qualche brivido per le svirgolate di Chiellini) ha messo in piedi al San Paolo una fase difensiva come da tempo non si vedeva. Spiegano in NBA: “L'attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che fa vincere le partite“ . Vangelo.

Sbattuto fuori dalla Champions, il Napoli è finito sul banco degli imputati. Sarri (esageratamente ruvido in conferenza stampa) sulla graticola.

”Calcio scolastico, fondamentalismo , allergia a cambiare, modulo statico“. Potrei continuare per una  pagina intera. Una collana di critiche. Tutta la mia solidarietà a Sarri. E un sentito “in bocca al lupo“ per l'Europa League. Che a mio parere il Napoli può conquistare. Lo dico fuori dai denti: ci sono occasioni (e questa è una di quelle) nella quali la categoria esprime il peggio di se stessa.  Tutti giù dal carro, dopo aver strenuamente lottato per conquistare almeno uno strapuntino. 

Finalino per  De Laurentis Jr che sognava “quattro gol nel sacco di Buffon“, non c'è juventino che non lo manderebbe in gita culturale a Milano, meta finale Piazza Affari. Con prolungata sosta davanti alla celebre scultura di Cattelan. 

 

 

I DUE TEDESCHI E ARTHUR 

 

Fervono in questi giorni le trattative di mercato. Il nuovo infortunio di Howedes, imporrà  probabilmente alla Juventus di tutelarsi per quel ruolo. Fossi Marotta investirei su De Ligt, giovanissimo mancino dell'Ajax. Non credo alla pista Vrsaljko. Non, almeno, per gennaio.

Mese delicato: giocatori buoni sulle bancarelle ce ne sono pochi .

Ma a gennaio si può chiudere in previsione di giugno. Per esempio i due tedeschi  in scadenza, Can e Goretska che non hanno ancora rinnovato. Io prediligo il secondo, ma anche il primo è di una eccellente cifra. Così come eccellente mi pare Barella del Cagliari, per il quale la Juventus, mi risulta, ha già presentato una robusta offerta. Più complessa, immagino, risulti la pista Cristante.

Segnalo un nuovo nome: Arthur del Gremio. In Brasile si è messo in luce con prestazioni superlative. E' un centrocampista centrale, capace di grandi accelerazioni e di un'ottima visione di gioco. Su di lui c'è, da tempo, il Barcellona . Ma il Gremio si è indispettito. In Spagna vedono in Arthur l'erede di Xavi . Di solito, raramente in Catalogna, sbagliano nelle valutazioni .