L'IMBOSCATA - I miei "auguri" ai protagonisti del calcio italiano. I colleghi partenopei fanno tenerezza. Juve, non solo Ramsey. Alla portata un colpo alla Caldara. Intrigo Todibo-Romero. Mbappè-Juve, nessuna allucinazione a Piazza Affari...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
04.01.2019 00:10 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA  - I miei "auguri" ai protagonisti del calcio italiano. I colleghi partenopei fanno tenerezza. Juve, non solo Ramsey. Alla portata un colpo alla Caldara. Intrigo Todibo-Romero. Mbappè-Juve, nessuna allucinazione a Piazza Affari...
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

SINCERI AUGURI

I voti li ha già dati con dovizia di dettagli Massimo Pavan. Di calciomercato parlerò, tra poco.

Mi limito a qualche augurio.

Auguri alla Juventus:  proprietà, dirigenza, allenatore, giocatori. Una volta chiese Enzo Biagi all'Avvocato: “Cosa significa essere Gianni Agnelli?“ .  Risposta: “Soprattutto una grande responsabilità“. Essere la Juventus significa avere la responsabilità di non poter fallire. Corre Madama, ogni stagione, per vincere tutto. Corre, ormai, contro se stessa. 

Auguri ai colleghi partenopei. Fanno tenerezza per come spiegano (e si spiegano) di aver perso Cristiano Ronaldo “per un pelo“.  Si immaginano “cazzimmi“. Risultano plautini milites: (vana) gloriosi.  

Auguri a Koulibaly. Il razzismo è una mala-pianta: da estirpare. Dopo tante parole, con i fatti.  

Auguri alle forze dell'ordine. Costrette a fronteggiare la violenza ultras con leggi inadeguate.   

Auguri al Palazzo: confermando Gedda quale sede della Supercoppa Italiana si è caricato sulle spalle Kong.

Auguri agli arbitri. Sbagliate: come sbagliano i presidenti, i direttori sportivi, gli allenatori, i giocatori, i tifosi e (non infrequentemente) i giornalisti. Siate umani. E che Eupalla vi protegga.  

Auguri al presidente Gravina: nessuno ne ha bisogno quanto lui.  

SI PUO' FARE

I miei auspici sono quelli di sempre. Che la Juventus cioè “chiuda“ a gennaio, non solo per Ramsey, (trattativa vista giugno in dirittura di arrivo), ma anche per Tonali con una operazione alla Caldara. Sempre per gennaio, Paratici avrebbe trovato la formula per assicurasi il talento portoghese Trincao.

 Non è ancora chiaro il destino di Todibò. In ogni caso Romero esclude Todibo: e viceversa. 

A giugno Paratici parlerà di De Ligt, vero obiettivo per la difesa. Raiola conosce i pensieri di Madama, la Juventus quelli del potente procuratore di Kean. Che resterà a Torino. A giugno si farà il punto della situazione.

 Restano anche Spinazzola e Rugani. L'unico che potrebbe partire a gennaio, se ne farà esplicita richiesta (e se la Juve avrà in mano un sostituto) è Benatia.

Per come sta giocando a Manchester non credo che Pogba lascerà la Premier. Neppure a giugno . Non ho conferme su James. Così come su Chiesa e Barella .

 Isco è un pensiero che escluderebbe Dybala. Quanto a Piatek : piace ( a tutti, non solo alla Juve ) ma servono su di lui ulteriori conferme. I prossimi sei mesi diranno se è davvero da grande squadra .

Mercoledì è accaduto questo. La giornata inizia con una intervista di Alciato (Sky) a Paratici presente all'evento di Dubai. Paratici definisce “fantasiose“ le voci su Mbappè. Quali voci ?

Quelle di una Juventus fortemente interessata al fuoriclasse del Psg . 

Tuttavia alle parole di Paratici la Borsa di Milano non crede. Il titolo della Juve, anzi, vola.  Chiudendo con l'incredibile rialzo del 10,17%. 

Le affermazioni di Andrea Agnelli (“il prossimo colpo sarà un Ronaldo con meno di 25 anni“) sono datate di mesi. Ma la Borsa decide di puntare egualmente su una notizia oggettivamente   incredibile.

Usano dire gli analisti che “dove c'è fumo, c'è arrosto“ .

Ho cercato notizie da chi ne sa, in materia, più di me. Tutti mi hanno spiegato di ritenere improbabile che in Piazza Affari si sia verificata una collettiva allucinazione.

Morale: Mbappè alla Juve (per ora?) è fantacalcio. Ma il rialzo monstre del titolo (valore stimabile oltre i 100 milioni) è stato una remunerativa realtà .

E quindi, per dirla alla Gene Wilder: “SI PUO' FARE!“.

I segnali che la Juventus, per giugno, stia progettando un megarestyling si stanno affastellando. Nel 2010 un Di Natale rifiutava il trasferimento a Torino. Oggi per uno strapuntino, alla Juve c'è la  fila.  E la Borsa italiana, “crede“ che una “operazione Mbappè“ sia, per la Juve, realizzabile.

 Dal luglio dello scorso anno si respira, in Europa, un'aria di terra bagnata. Aria da incombente uragano.