L'IMBOSCATA - Figc, assurdo storico. Peggio il sapone dei 15enni o quei campioni di ipocrisia napoletani? Allegri medita cambio modulo (e ha idea intrigante). Tutto dipende da De Ligt. Grandi manovre in mezzo. Se partisse Higuain...
CALCIO TENEBRA
Due giorni fa sono andato alla presentazione dell'ultimo libro di Marco Bellinazzo: “La fine del calcio italiano: perché siamo fuori dai mondiali e come possiamo tornarci da protagonisti“ edito da Feltrinelli .
A Milano con l'autore e uno sciame di giornalisti c'erano Marotta, Antonello e Fassone. Non starò a riassumere il libro del bravo collega: va letto e ponderato. Ci sono gli scandali, le miserie, le truffe, le gaffes, gli imbrogli, la corruzione del calcio italiano. Molte cose sono note. Altre quasi inedite. Immagina l'autore, prima di iniziare la sua inchiesta, di incontrare Gioanbrerafucarlo. Nel salotto del gran pavese comincia a snocciolare “Calciopoli. Bilanci falsificati, Conflitti d'interesse. Parmalat. Cirio “ . Continua a lungo finendo con “ Lotito. Claudio Lotito “. Il grande vecchio sbatte la pipa, forse scova una belga di quelle che fumava quando dava di carrello nel suo ufficio a “Il Giorno“ e probabilmente l'accende. Bellinazzo racconta che lo vede preso, al nome di Lotito, da un tremore. E chiude lì l'immaginario incontro. Ma io che Brera ho conosciuto, al suo “Guerin Sportivo“ ho collaborato e per un libro scritto su di lui e Rivera ci ho pure litigato (salvo rappacificarmi qualche mese dopo), posso garantire: un paio di saracche Giovanni le avrebbe tirate.
Calcio tenebra, parafrasando il titolo del celebre libro di Arpino.
Alla Feltrinelli di Viale Pasubio ho sfiorato la dialettica di Fassone, il riserbo di Marotta, le speranze di Antonello. Tutti con parole ragionevoli e professionali. Ma devo dire che sono uscito depresso da quell' evento, pur bello la sua parte. Perché neppure loro, ottimati, del calcio nostrano, hanno - mi è parso - una solida idea di come uscire dal “casino“ nel quale il pallone nostrano si è avvitato. O meglio: forse ce l'avrebbero. Ma non hanno i voti .
I VOTI LI HANNO “LORO”
E' cominciato il Mondiale: l'Italia non c'è, Tavecchio e Ventura sono stati trombati, ma gli “altri“ ci sono tutti. Non è che torneranno: non sono proprio mai andati via. Responsabilità? “Loro” non ne hanno. E' Ventura che ha sbagliato formazione. E' Tavecchio che lo ha scelto. Sono i nostri ad essere “pipponi“ da 50 e passa milioni cadauno. Mica sarà colpa “loro“? Mica ci vanno “loro” in campo. Mica hanno perso “loro” contro gli svedesi .
Tutti parlano di riforme. Tutti le vogliono. Ma nulla accadrà se prima non verrà attuata quella indispensabile: la modalità di elezione del presidente federale. Che oggi viene eletto con i voti preponderanti dei peones . Una follia. Come se a Fca nel ruolo di Marchionne chiamassero un saldatore di Pomigliano. Perché questo sta succedendo, ancora una volta: dopo Tavecchio, ancora Abete. Tradotto: secondo i gattopardi nulla è successo e nulla deve accadere. Il “vecchio“ che si perpetua. Il “vecchio“ spinto dai “voti“. Incredibilmente anche quelli del sindacato giocatori, del sindacato allenatori e degli arbitri. Tutti contro Malagò che ha osato indicare un cammino di “pulizia“. Vade retro, Coni: siamo pulitissimi e pure profumati.
Servirebbe azzerare tutto, riscrivendo le regole. Ma appare surreale che a farlo possano essere quelli che ferocemente si sono sempre opposti al cambiamento delle virgole. Oggi la Figc è un assurdo storico. Una utopia protervamente e disperatamente tesa alla conservazione. Una “fabbrica“ alla quale con suv e berline viene imposto di occuparsi anche di tricicli e monopattini. Una democrazia truffaldina codificata da una legge disegnata per impedire lo sviluppo del calcio di vertice. Ci hanno raccontato che dopo Calciopoli tutto sarebbe cambiato: in meglio. La verità è che con i “tagliagole“ di Calciopoli, l'Italia vinceva a Berlino il suo ultimo mondiale. E che dopo Calciopoli, colpevoli o meno siano stati i “tagliagole“ l'Italia ha cominciato un irreversibile declino. Come Nazionale e come Lega continentale. Giancarlo Abete è stato il primo presidente post Calciopoli. Veniva dai dilettanti. La legge Melandri gli consentì un'elezione protetta e sicura.
Niente di personale contro Abete. Ma rammento i suoi discorsi di insediamento, ricchi di dotte citazioni. Rammento il “nulla“ di quei suoi “programmi“ . Rammento la sua manzoniana pavidità decidendo “di non decidere“. Rammento lui e Prandelli artefici, certamente più di Balotelli e Cassano del disastro mundial. Non sapevamo che quattro anni dopo sarebbe andata addirittura peggio.
Il calcio italiano è questo. E non cambierà. Sono arrivate le palanche dei diritti televisivi. Ma continueranno a compiacersi perché nonostante le infamie, la serie A è ancora la quarta lega del Continente. Prima di “Loro“ era la prima .
CAMPIONI DI IPOCRISIA
C'è molto lavoro da fare se i quindicenni della Juventus si producono in cori idioti contro i pari età napoletani. E bene ha fatto la Juventus a punirli e a sottoporli ad un percorso “rieducativo“. Ma l'indignazione farisea delle istituzioni e della mia categoria è risultata patetica. Chi semina vento, raccoglie tempesta. Dove eravate quando De Laurentis, De Magistris, Sarri, bravi scrittori, celebrati cantanti, sciami di mosche cocchiere vomitavano fango ?
Dai, fatemi vedere che ho torto. Karamoh, giocatore emergente dell'Inter, immortalato social ha appena finito di dire “Juve merda“ per la gioia dei suoi tifosi. Voglio vedere il numero delle articolesse e i decibel dell'indignazione. Dai, fatemi vedere: Carlo Verna giornalista Rai a Radio Kiss Kiss ha chiosato: “Il Napoli ha perso lo scudetto per episodi dubbi a favore della società che storicamente ne è beneficiaria“. Che dite: va bene? Libertà di pensiero e di espressione? Il concetto si presenta elastico. Peggio il “sapone“ dei quindicenni o questa roba? Vorrei avere la vostra illuminata opinione. Vorrei quella del presidente del Coni, Malagò: questo come lo cataloghiamo? Calunnia? Istigazione? Vilipendio? Turpiloquio? Stronzaggine? Ascolto, signor presidente. Ascolterò con attenzione se lei commenterà, come ha fatto per i quindicenni. Se: chissà, presidente, se tra le sue letture c'è anche Kipling.
Censuro senza riserve il comportamento di quei ragazzini. Ma prima di parlare di razzismo, fatevi tutti un esame di coscienza. Evitando di essere ipocriti .
MILAN: ECCO IL MALESE
Stiamo vedendo cose che noi “umani “mai avremmo potuto ipotizzare. Per esempio un procuratore che fa da mediatore per consentire al Milan di uscire dai guai finanziari, scovando un investitore malese (misterioso, te pareva) che abiterebbe a Singapore. Mai che arrivi da Pavia e abbia gli uffici a Milano.
Non trovo altre parole. Per esempio per lo stadio di Roma sul quale non è stata avviata una sola pietra ma che ha suscitato l'interesse criminale dei soliti “ignoti“ al grande pubblico quanto notissimi alla cricca della Capitale.
Per esempio per il fair play finanziario che ora l'Uefa pretende di far rispettare al Milan, ma che si è ben guardata di esercitare (per intero) sul Real Madrid o Psg o su altri interlocutori di “peso“. Fair play ottemperato dalla Roma, non ancora dall'Inter. Ma la società di Zhang può stare tranquilla: con quattro Bettella piazzati a botte di sette l'uno il fair play sarà onorato.
Non ho parole per l'Uefa che non vuole la Var ma che conserva Collina: monumento al “vecchio“ se ce n'è uno .
Così è, se vi pare: salutatemi Pirandello.
TUTTO DIPENDE DA DE LIGT
Ho una mia idea sulla Juventus che verrà. Tutto dipende da De Ligt. Se lo prendono, se Raiola convincerà l'Ajax a cederlo ad una cifra ragionevole (gli olandesi chiedono 50 milioni), allora la Juventus avrà (magari vendendo Benatia o Rugani) una precisa fisionomia. Mi spiego: mi dicono che Allegri voglia ritentare con il 4-2-3-1 .
Per farlo ha bisogno di due bestioni a centrocampo e di un centrale di difesa che sappia operare come Bonucci: lanciare a quaranta metri sugli esterni. Oggi la Juventus uno così non ce l'ha in rosa. Ma se lo trova (De Ligt ha piedi educati e propensione a comandare la difesa) il resto viene di conseguenza.
I tasselli stanno andando a posto. I portieri (con l'arrivo di Perin) la Juve ce li ha. Le serve almeno un esterno basso. Darmian che gioca sia a destra che a sinistra. O Cancelo, che è certamente più forte ma costa il doppio. Stanno trattando col Valencia e magari concludono . In attesa nel 2019 di Spinazzola con Alex Sandro (io reputo resterà se Marotta non farà l'accoppiata Darmian – Cancelo) e De Sciglio e la possibilità di usare, al limite, Cuadrado in quel settore, Madama sarebbe a posto.
Se il gioco lo puoi impostare dalla difesa, non ti serve abbassare Pjanic. Anzi lo puoi alzare quasi sulla linea dei trequartisti: diciamo Costa, Pjanic e Dybala. Dietro ad una punta. Mandzukic verrà restituito al suo iniziale ruolo di centrale. Titolare o riserva, se la vedrà Allegri. Resta Higuain? Non è detto. Per ragioni economiche, in primis. Oggi 50/60 milioni per il Pipita li prendi. La prossima stagione stappi champagne se arrivi a 30. Cinico metterla in questo modo, ma il calcio è cinico, gli affari sono cinici. Se va, chi arriva? Non Icardi, telenovela abilmente attivata dalla signora Icardi. Che oltre che di una esuberante “balconata“ è dotata di vero talento per trattative e contratti. Quindi? Morata più che Martial, io reputo. A meno che non spunti Werner : se il Lipsia lo metterà sul bancone . Scrivono: Cavani . Ma avete dato un'occhiata alla sua carta d'identità? Vi siete documentati sul suo ingaggio?
Visto che con Costa, Bernardeschi e Cuadrado (che resti o vada Pjaca) la Juve sulle ali è coperta è sui due di centrocampo che serve un cambiamento di passo .
Uno sta arrivando: Emre Can. Tre resteranno e saranno in rotazione: Khedira, Bentancur e Matuidi. Tre sono in uscita, Marchisio, Sturaro e Mandragora, l'ultimo con diritto di recompra (come per Pjaca) perché la Juve ci crede .
DEMBELE'? BRAVO, MA....
Ne serve un altro: Dembelè? E' dominante, tecnico, gioca davanti alla difesa, ma non è veloce, poco si inserisce e segna col contagocce. Ed è un trentenne. Inutile girarci attorno: Milinkovic Savic e Pogba. La Juve ci proverà ma oggettivamente le speranze di vederli a Torino sono esigue. Io reputo che la vera alternativa ai due sia Pellegrini che ha alcune delle caratteristiche che ho elencato, tranne la fisicità dominante. Pare sia restio a muoversi da Roma, ma anche che il suo agente, forte della clausola, potrebbe convincerlo a sposare la Juve . Alternative? Poche. Il russo Golovin è sponsorizzato dagli allenatori italiani che in Russia hanno allenato. Ma oggettivamente è tutto da scoprire. Quanto ha fatto vedere, a mio parere non basta, per farne (oggi) più che un sostituto di Sturaro.
C'è un'altra strada che potrebbe intrigare Allegri: far diventare Bernardeschi un interno. Potrebbe farlo bene. Ma ci vuole tempo per certe trasformazioni. E alla Juve il tempo è sempre maledettamente poco. Perché le aspettative della società sono alte, quelle dei tifosi neppure a dirlo, quelle dei media superiori a quelle dei tifosi .
Allegri ha confermato a Sky di essere stato contattato dal Real Madrid e di aver declinato l'invito: hombre vertical.
Ma ha omesso di dire di essere stato pre-vellicato da Galliani: cosa indigeribile. E per come la vedo io, scorretta.
Il resto è futuribile: la destinazione di Favilli (riscattato), quella di Tripaldelli (nota), quella di Kean (ignota), di Caligara (Cagliari) di Orsolini (Bologna pare, con Audero, forse) di Rogerio (Sassuolo). Da Cerri a Clemenza ce ne sono tanti altri. Direi di parlarne a cose fatte.