L'IMBOSCATA - Allegri non "naviga" più (affondato da un Galeone?). Io sto con Abisso. Napoli a -13: giallo (quasi) inspiegabile. La strategia anti-Atletico. Mercato, attese buone nuove da Paratici. Scambio Pirandelliano...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
01.03.2019 00:10 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA - Allegri non "naviga" più (affondato da un Galeone?). Io sto con Abisso. Napoli a -13: giallo (quasi) inspiegabile. La strategia anti-Atletico. Mercato, attese buone nuove da Paratici. Scambio Pirandelliano...

 Il momento della Juventus è delicato. Eliminata (male) dall'Atalanta  in Coppa Italia. Vincente, ma con più di una sbavatura, in campionato. Con una condizione fisica che lascia a desiderare. Con un gioco che fa storcere il naso anche ai più fedeli sostenitori di Allegri. Con qualche infortunio di troppo. Con un turno di Champions diventato un K2 da scalare senza ossigeno. 

Con una batosta (pesante) in Borsa per il titolo. Con Ronaldo che sembra necessitare di riposo.  Con metà del mondo che si fa gli affari della Signora.

Con questi chiari di luna, Galeone ha sentito l'imprescindibile esigenza di far sapere a Radio Baci Baci che “a fine anno Allegri lascerà la Juventus“.

Che Radio Baci sia “innamorata“ della Juventus è assodato. Del resto, il principale “amoroso“ della Juve è il presidente del Napoli. Ora smanioso, ora geloso, ora galante, ora petulante, ora invidioso . 

Galeone è stato spiazzante. Forse anche a causa delle sue rivelazioni Allegri ha chiuso gli account sui social: troppe polemiche .

 

 I CONDIZIONALI DI LUCIANO ...

Nel  calcio d'oggi, del resto, tutto può accadere. Anche che Luciano Spalletti davanti alle telecamere di Sky dopo Fiorentina- Inter, propini estenuanti pipponi sui condizionali e sui giornalisti tifosi.  Eroico Fabio Caressa a non perdere la calma. Nessuno a Sky aveva sostenuto che la Terra fosse piatta. Ma Spalletti era convinto del contrario.

 

ABISSO LAPIDATO 

 

Sapete cosa vi dico? Io sto con Abisso. E non perché l'arbitro siciliano non abbia clamorosamente  sbagliato: era “petto“. E  Abisso ha prodotto uno sfondone pazzesco.

 Sto con  Abisso, perché lo avevo previsto: l'eccesso di tecnologia, ucciderà il calcio. Il secondo tempo di Fiorentina - Inter è durato 58 (cinquantotto!!!!) minuti. Con giocatori che alla fine mettevano sotto al naso di Abisso smartphone documentanti il suo errore. Arriveremo ai pomodori lanciati dalle panchine: tranquilli, ci arriveremo .

Sto con Abisso perché lo hanno lapidato .  

Benedetto l'errore. I perfezionisti spiegano con estenuante onanismo che la tecnologia “deve ridurre ogni errore“ .

 Dite almeno la verità: dite che volete la moviola in campo. Dite che di monitor ne volete venti per ogni stadio. E che dietro ad ogni monitor, volete un dottor Sottile che spacchi il capello in cento. Dite che volete partite che durino 150 minuti. E poi dite quello che non osate dire:  “vogliamo una cosa diversa dal calcio attuale “ .

Io nel frattempo mi batterò per quanto (ormai sono in nutrita compagnia) ho scritto fin dall'inizio. Due chiamate, all'arbitro, per tempo: quattro in totale. Da parte degli allenatori.

Il resto affidato alla sorte, come un palo centrato, una traversa scheggiata, un rigore o un gol sbagliati. Soprattutto, vivaddio: affidato all'errore. Che in quanto umano è bellissimo.

Presidente Gravina, nel prossimo regolamento ( se riuscirà a venire a capo dei 155 fallimenti societari in 15 anni e dei bambini mandati in campo contro gli adulti, neppure una novità secondo gli annali)  faccia inserire questo pensiero.

“Non v'è causa d'errore più frequente che la ricerca della verità assoluta“.

Si trova nei “Taccuini“  di Samuel Butler.  Che non è il Rhett, protagonista di “Via col vento“, con la faccia di Clark Gable.

Quello di cui parlo io era un saggista inglese. Uno che conosceva la materia visto che tra le altre cose aveva tradotto l'Odissea.

Presidente, ha presente Ulisse? Quello che rifiuta (da quella gnocca di Calipso, tra l'altro) l'immortalità? Ulisse vuole restare umano.

 U-ma-no: soggetto ad errori.

Viva Abisso. Viva gli arbitri che sbagliano. Viva il calcio fatto (anche) di errori. Viva il calcio che non diventa playstation.

Domenica c'è  Napoli- Juventus. Poi Juventus – Udinese. Poi Juventus- Atletico Madrid.

E Galeone ha sentito il bisogno, eccetera, eccetera. Per dire cosa, poi? Che il successore di Allegri sarà Zidane?

Galeone: esternazione inopportuna. 

 

COLPEVOLE FATTURATO 

 

A Napoli considerano quella con la Juve  la “madre di tutte le partite“ .

Capisco: chi si contenta gode. E battere la Juve sarebbe una goduria per Napoli tutta: nu' risarcimento. Se San Giovanni (o Gennaro?) non “farà inganni“ il  Napoli vincerà e la Juve verrà spernacchiata. Dimenticando il distacco in classifica e confidando nel crollo dei tiranni. Il mio amico Padovan ha definito l'attuale Juve “un cadavere“.  E in effetti quella vista a Bologna aveva una faccia da zombie.

Mai, peraltro, dare per spacciate le Vecchie Signore. Sono esperte (oltre che in merletti) di arsenico.

Napoli sarà un test probante. Carletto è da Oscar (parola di Aurelio) e il Napoli gioca bene. Soprattutto “meriterebbe". Nessuno riesce a spiegare come abbia potuto beccare 13 lunghezze di distacco dalla Juve, ma  fa niente: “meriterebbe“. Ah no: o' fatturato. Come  dimenticarlo? Tutta colpa del fatturato.

 

PRINCIPESSA DA ONORARE

 

Atletico Madrid:  impresa impossibile? Quasi. A meno di un miracolo sportivo. A meno di una condizione ritrovata. Nel secolo scorso c'erano maghi che prima di certi match   “libavano con la chimica nel caffè“ ( copy Gioanbrerafucarlo ). Ma oggi, sfangarla è complicato. A meno di non chiamarsi, Sergio . 

Ho visto e poi rivisto  Atletico Madrid – Juve . A parte gli orrori determinati dal pressing dei cholisti,a parte gli errori determinati da una condizione atletica imbarazzante, quello che mi ha colpito è stato l'atteggiamento. La Juve ha giocato la medesima gara che Allegri aveva esibito sul vecchio campo dell' Atletico: attendista. Stesso piano partita , migliore ( 0-0) solo il risultato . Stavolta si parte da 0-2 . Ci vorrà, per rimontare, una gara emotiva. E potrebbe non bastare. 

Alle corte: dentro i migliori dal punto di vista tecnico. E palla a terra. Niente inutili cross dalla trequarti destinati alla fronte di Godin. 

Palla a terra e attributi. Se andrà male, egualmente applaudiremo. A patto che sul prato si veda strisciare l'anima di chi ha giocato .

La Juve giochi per la maglia, per i tifosi, per la Coppa e per la Famiglia. Giochi per quella principessa, che se n'è andata a 91 anni : ancora una volta, regalmente. Caro Dybala: mai sentito parlare, durante una settimana speciale, di quel gol di Godot, in un Juventus – Piacenza? Su Internet si trova .

SCAMBIO PIRANDELLIANO

 

 Lo so: una cosa alla volta. Prima Napoli, poi l'Udinese, poi Simeone . A fine stagione si vedrà. Qualche cosa sarà  rivista. Ci sarà certamente Ramsey. Parlano di Marcelo, bravissimo ma anagraficamente datato. Parlano di Chiesa e ci sta considerato che Costa sembra ai saluti. Ma parlano di Romero solo per il 2020. Quindi un innesto in difesa ci vorrà. La priorità si chiama De Ligt. Da Paratici attese buone nuove. Parlano e scrivono anche di un baratto Icardi – Dybala. Non so se citare Ridolini , se addentrarmi nella fantascienza di Asimov, se fare una visita al museo di Magritte. O se semplicemente rileggere uno dei capolavori di Pirandello. Quello che si intitola “Ma non è una cosa seria“ .