IL SANTO DELLA DOMENICA - Per la Lega la partita si gioca, ma il caos è totale. Mercato, le ultime ore di fuoco per Paratici. Pirlo e i suoi esperimenti...

04.10.2020 00:15 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Per la Lega la partita si gioca, ma il caos è totale. Mercato, le ultime ore di fuoco per Paratici. Pirlo e i suoi esperimenti...

Se questo è solo l’antipasto, prepariamoci ad una stagione di caos totale. Al momento in cui stiamo scrivendo, tarda serata del sabato, la Asl di Napoli ha deciso ( avrebbe deciso? ) di bloccare la squadra in partenza per Torino, la Juve comunica che sarà regolarmente in campo, la Lega conferma che il match si giocherà facendo capo al regolamento appena approvato. Di tutto un po', in un paese che si conferma ancora una volta border line.

Parliamoci chiaro. Il calcio in questo momento non è la priorità, in una fase in cui la curva dei contagi torna a salire, ma se si decide di partire e di stabilire delle regole, quelle debbono essere rispettate. Guardando appena fuori dai nostri confini in Spagna Francia e Germania ( dove peraltro la situazione epidemiologica è peggiore della nostra) non è stata rinviata nessuna gara, tanto per fare un esempio il Psg è sceso in campo largamente rimaneggiato, perdendo e rimboccandosi le maniche. Tornado a casa nostra, il Milan sta giocando senza un certo Ibrahimovic e ancor prima Leao. Insomma se ci sono delle regole, che gli stessi presidenti hanno approvato, queste vanno applicate.

Attenzione perché la decisione presa ( almeno cosi sembra) dalla Asl di Napoli ( sia chiaro la salute deve andare davanti a tutto) creerebbe un precedente: ossia da oggi basterebbero due positivi per cancellare una partita. Non più dunque i 10 stabiliti dalla Lega Calcio, mutuando il regolamento della Uefa, con una situazione che potrebbe creare un effetto domino che diventerebbe difficilmente controllabile. Anche perché, carte alla mano, la quarantena deve durare 14 giorni e dunque il Napoli si troverebbe costretto a saltare pure la partita con l’Atalanta in programma per il prossimo 17 ottobre.

Paradosso ulteriore? Il fatto che adesso le società sono ( sarebbero) costrette a veder partire i loro giocatori per le nazionali, con uno scenario che potrebbe diventare ancora più ingestibile, basti pensare che il buon Roberto Mancini ne ha convocati addirittura 34. La speranza ( ahimè vana) è che l’Uefa si decida ad annullare l’inutile e dannosa Nation League.

Parlando di campo, resto convinto che l’eventuale rinvio possa giovare paradossalmente alla Juve. Qualche settimana in più consentirebbe di recuperare al meglio Dybala, Arthur e magari inserire con maggiore tempo nuovi. Sinceramente non amo i continui esperimenti di Pirlo, anche se capisco la necessità di portarli avanti vista l’assenza del pre campionato . Ho piena fiducia nel nuovo allenatore, consapevole che un minimo scotto lo si debba pagare. Il mercato certamente ad oggi non ha aiutato.

L’obbiettivo dichiarato in avanti Dzeko non è arrivato, ad oggi manca ancora un elemento a sinistra, e persino per Chiesa, che ritengo troppo sottovalutato, si fatica ad concludere, se non davanti a qualche altra uscita. Abbiamo salutato Rugani, ma evidentemente questo non basta. Paratici ha ancora poco più di 72 ore per riuscire a convincere Khedira ( il tedesco non molla di un centimetro) e provare a trovare acquirenti per De Sciglio e Costa . Diversamente la Juve potrebbe restare cosi, senza movimenti dell’ultimo momento. Personalmente non sarei stupito ma consapevole di avere a che fare con una rosa ancora forte ma certamente incompleta. Chissà che Paratici non riesca a tirare fuori dal cilindro un colpo a sorpresa. Servirebbe a lui, servirebbe alla Juve, servirebbe a Pirlo servirebbe all’ambiente….