IL SANTO DELLA DOMENICA - IL “TRAPPOLONE” DEL BEL GIOCO, E LA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI DI FINALE DI CHAMPIONS 

10.11.2019 01:00 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA - IL “TRAPPOLONE” DEL BEL GIOCO, E LA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI DI FINALE DI CHAMPIONS 

Ci sono voluti più di 10 anni per tornare a raggiungere l’obiettivo del passaggio agli ottavi di finale di Champions League, con ben due turni di anticipo. Correva l’anno 2008, i bianconeri stavano piano piano risalendo la corrente, dopo il terremoto del 2006, e staccarono il biglietto nell’allora girone h, andando a violare addirittura il Santiago Bernabeu il 5 novembre del 2008, con una sontuosa doppietta di Alex Del Piero ( ancora auguri capitano ) prima in contropiede, e poi con una delle sue classiche punizioni. Fu una serata storica, anche perché il successo nel tempio madrilista mancava da ben 46 anni. Quella Juventus era guidata da Claudio Ranieri, e schierava, tra gli altri, il centrale difensivo svedese   Mellberg  , l’oggetto misterioso Tiago, il volenteroso Marchionni a centrocampo, e Amauri in attacco.

Tornando ai giorni nostri, ma ricordare anche il passato non fa  mai male, soprattutto per non dimenticare da dove siamo ripartiti, il segnale arrivato da Mosca è pesantissimo. La squadra non sarà ancora perfetta, e guai se lo fosse oggi, alcune volte non diverte, ma quando serve sa essere anche spietata. E questo è il dato più importante, visto quanto riesce a sprecare in campionato. Il processo di crescita prosegue secondo i parametri, anzi la tabella di marcia fa registrare dei passi in avanti che francamente non ci saremmo aspettati. E quando, come dice il mister, anche i sei sette giocatori che devono ancora crescere, saranno al top, ci sarà davvero da divertirsi

Ma lasciatemi dire che sinceramente non mi appassiona il dibattito sul “ bel gioco”. Lo lascio a chi non guarda con simpatia i colori bianconeri. Capisco, che ad una squadra che vince, che in campionato ha guadagnato vetta della classifica, e che in Champions per adesso non ha sbagliato un colpo, si possa addebitare davvero poco, e allora ecco perché si va alla ricerca del fatidico pelo nell’uovo. Chiedo però ai tifosi bianconeri di non farsi attrarre in questa sorta di trappolone. Divertirsi vedendo una partita di calcio è indubbiamente un valore aggiunto, ma le squadre alla fine si ricordano per quello che portano a casa, per i trofei che riescono a vincere. Tutto il resto, giusto o sbagliato che sia, passa in secondo piano.

E per favore, non parliamo di caso Cristiano Ronaldo. E’ vero, il portoghese sta attraversando un  momento da giocatore “terrestre”, tira meno in porta, crea qualche occasione da rete in meno, ed è persino meno preciso nei passaggi. Ma rimane un enorme valore aggiunto, la sua sola presenza in campo crea apprensione nei giocatori e negli allenatori avversari. Sono convinto che sia una grande fortuna averlo dalla nostra parte, e state tranquilli che quando entreremo nel vivo della stagione, il “re” indosserà il vestito migliore  

Maurizio Sarri ha un in mano un potenziale enorme. Una macchina che deve ancora essere perfezionata, soprattutto nelle fasi di controllo  della gara dove sono oggettivamente  troppe le rimonte subite,  e nella gestione dei calciatori. Adesso che per fortuna l’infermeria si va piano piano svuotando, il rompicapo dell’undici inziale non sarà cosa di poco conto. Come si può tenere fuori un Douglas Costa in questo momento? E il gallese sempre più a suo agio nei meccanismi della Juve? E chi lasciare in panchina tra Dybala e Higuan? La forza di una grande squadra è avere una rosa che permette ogni tipo di soluzione, la differenza tra un buon allenatore e ottimo stratega della panchina è saper tenere tutti sul filo in modo da disegnare per ogni elemento un ruolo importante.

La stagione è ancora all’alba, ma i primi segnali importanti arrivano. Le crisi di nervi del tecnico dell’Inter, logorato più dalla Juventus  che dall’ansia dei risultati della sua squadra , il caos da “cinepanettone” andato in scena in queste ore a Napoli , fanno capire che davvero il potere logora chi non lo ha. Occhio, in campionato, alle potenziali soprese, Roma su tutte, ma la sensazione rimane sempre una. La Juventus può essere padrona del proprio destino, per forza, solidità della società  mentalità e abitudine a gestire ogni tipo di situazione. Sotto con il Milan, per riprendere immediatamente la vetta della classifica. Sarebbe il miglior modo per arrivare all’ultima sosta della stagione.