IL SANTO DELLA DOMENICA - IL BEL SEGNALE CHE ARRIVA DALLA GERMANIA. IN ITALIA SI DISCUTE ANCORA, MA PERCHE’ I CALCIATORI NON SI ESPRIMONO?. SUL MERCATO LOTTA PER TONALI E CHIESA CON L’INTER, MA...
Dalla Germania arriva un bellissimo segnale. Pensare di ripartire si può. Mentre in Italia si fatica a trovare un punto d’accordo, la Bundesliga cattura l’attenzione di tutto il mondo e torna in campo. Calcio diverso, senza la componente principale, la passione del pubblico allo stadio, ma anche la dimostrazione che remando tutti dalla stessa parte si può arrivare ad una soluzione che indubbiamente non è la migliore ma l’unica percorribile. Il tempo ci dirà se i tedeschi ancora una volta sono stati i primi e i migliori oppure se hanno azzardato e ne pagheranno le conseguenze. Di certo, il mondo calcistico e non solo, tra ieri e oggi ha puntato gli occhi su un modello, che se vincente, si dimostrerà ancora una volta un modello da seguire
Nel frattempo, in Italia si discute nuovamente sul protocollo. Le società hanno respinto le attuali normative giudicandole impraticabili. Il nodo resto quello della quarantena di squadra in casi di positività e dei ritiri di un mese. La strada da compiere in vista della ripartenza è ancora lunga, dal ministro dello Sport Spadafora sono arrivate piccole aperture, ma il corridoio rimane davvero strettissimo. In tutto questo balletto però bisogna evidenziare come gli attori principali, i calciatori, fino a questo momento siano di fatto rimasti alla finestra. Avete sentito una presa di posizione netta in un senso o nell’altro? Hanno veramente voglia di ripartire? Permettetemi di restare con il dubbio . Perché se da un lato ci sentiamo di criticare le istituzioni per un tira e molla che ha davvero poco senso, non possiamo tacere neppure di fronte ad un silenzio che lascia più di qualche sospetto
Francamente diventa anche difficile accettare il discorso della “paura”. Chiaro, i giocatori sono esseri umani come tutti noi, ma rispetto ai “ comuni mortali” che sono tornati, chi ha avuto la fortuna e la possibilità di farlo, a lavorare con molte meno garanzie rispetto a quelle dei giocatori che dal punto di vista sanitario sono e saranno super controllati. Mi aspetto, anzi mi aspetterei, una presa di posizione netta, in modo da fugare tutte le domande che iniziamo a porci.
Sul fronte del mercato, qualcosa si muove. La Juve sembra in lotta con l’Inter su ben due fronti, Tonali e Chiesa. Fra i due non ho dubbi, l’investimento corposo lo farei sul centrocampista del Brescia. Più dinamico, con maggiori margini di crescita e soprattutto più funzionale alla Juve del presente e del futuro. Servirà uno sforzo economico importante per superare la concorrenza, ma anche le numerose contropartite tecniche che Paratici può mettere sul piatto potrebbero fare la differenza. Bisogna però accellerare perché la concorrenza è agguerrita e decisa. E parlando di talenti vedere le magie di Haaland con la maglia del Dortmund fa aumentare i rimpianti per il talento norvegese.
Paratici dovrà essere attivo anche sul fronte cessioni. Dopo le ultimi questioni sul rientro, Rabiot sembra essere in cima alla lista dei partenti, con pochissimi rimpianti da parte dei tifosi, mentre tutta da valutare è la vicenda Higuain . Mi hanno fatto piacere le parole d’amore di Pjanic verso la maglia bianconera, seppur con la valigia in mano, il bosniaco continua a lanciare messaggi apprezzabili. Forse sarà sacrificato nell’ottica di un mercato fatto di scambi, ma prima di cederlo in cambio di Jorgihno, qualche piccola riflessione la farei…