Undici metri - Stagione Juve in salita, Pirlo deve dare una sterzata. Dybala luce di speranza per credere nella doppia difficile rimonta. Haaland come Henry, brutta sensazione
Juve adesso o mai più. Pirlo e i suoi vengono da una settimana tremenda, ci sono state due sconfitte difficili da digerire. Contro Napoli e Porto si è vista la versione peggiore di una squadra che sembrava aver trovato il ritmo giusto fino a dieci giorni prima.
Ci sono stati tanti passi indietro. A parer mio preoccupano in particolar modo la sterilità in zona gol, lo scarso movimento senza palla, la tendenza a giocare troppo in orizzontale e soprattutto la mancanza di velocità. Inizialmente si insisteva sul fatto che occorresse muovere velocemente la palla con uno, massimo due tocchi e per qualche partita questa cosa si è vista.
Si insisteva sul concetto che le partite andassero “dominate” non “subite”. Oggi questa squadra non sembra avere più il piglio di chi le partite le comanda, anzi. Per giocare così, a uno, due tocchi e per dominare le gare, devi essere veloce di gamba e di testa e soprattutto devi evitare errori nell’impostazione e nelle ripartenze.
Invece tremo ogni volta che la Juve imposta da dietro rischiando molto, il primo gol letteralmente “regalato” ai portoghesi ne è la prova. Insomma ci sono problemi da risolvere, inutile girarci intorno. Il Maestro deve dare una sterzata, questa infatti è una fase delicatissima della stagione. Ma non sono tra quelli del partito delle “Cassandre”, non sono tra quelli si aspettano scenari apocalittici e che drammatizzano oltre misura. Cerchiamo di analizzare in modo razionale le cose. La Supercoppa è in bacheca, e questo è un dato di fatto. La finale di Coppa Italia è un altro risultato raggiunto.
In Campionato però il distacco dalla vetta rischia di diventare impossibile da colmare. Per questo occorre cambiare marcia e inanellare una serie di vittorie. Solo così si può sperare di rosicchiare qualche punto a chi precede i bianconeri in classifica. Ripartire dalla partita contro il Crotone, questo è il primo passo. Proprio all’andata in Calabria Pirlo e i suoi hanno lasciato due punti che pesano tanto. Vietato commettere altri passi falsi, il rischio è di abdicare troppo in fretta.
Capitolo Champions: ad Oporto nonostante la prova opaca (per usare un eufemismo), il gol di Chiesa è stato di un’importanza decisiva. Vale oro puro. Al ritorno basterà infatti l’1 a 0 per passare. C’era poi un rigore solare nel finale negato a Cr7.
E qui proprio non capisco perché non si sia rivista l’azione con il VAR. Trovo incredibile che non abbiano fischiato quel fallo. La Juve avrebbe potuto strappare un pareggio insperato e per quanto fatto vedere anche immeritato. Ma è il risultato quello che conta.
Tutto questo per dire che il tanto criticato Pirlo è ancora in corsa su tutto, è chiaro però che bisogna cambiare marcia e passo, e per farlo serve come il pane il recupero di Dybala.
La Joya potrebbe dare quella fantasia, quella vivacità e quella imprevedibilità che mancano all’attacco juventino. Cr7 è stanco, si vede da lontano che non è in forma ma è quasi costretto a giocare perché lì davanti sono in pochi. Il ritorno di Dybala potrebbe essere davvero prezioso per Pirlo.
Chiudo con quello che rischia di essere il più grande rimpianto bianconero dei prossimi 15 anni: Erling Braut Haaland. Il fenomenale norvegese poteva arrivare a Torino e la Juve non lo ha preso. Adesso vale 5 volte quanto avrebbero speso i bianconeri per lui e la concorrenza è spietata e probabilmente renderà impossibile un suo acquisto in futuro. Peccato.
Sarebbe stato perfetto lì davanti insieme a Cr7. Era dai tempi di Henry in bianconero che non provavo una sensazione simile, lì invece si era lasciato andare via troppo in fretta un potenziale fenomeno. Capita di sbagliare, purtroppo.
Adesso guai ad abbattersi, c’è tutto il tempo per riprendere posizioni in Campionato a patto che si cominci a correre. La Juve potrà anche abdicare e dopo 9 anni sarebbe anche una cosa normale, potrà anche cedere lo scudetto ad altri, ma ha il dovere di lottare fino alla fine…