Undici metri - Questa è la mentalità che vogliono vedere i tifosi. Ora bisogna lanciare un forte segnale

22.10.2022 00:44 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Questa è la mentalità che vogliono vedere i tifosi. Ora bisogna lanciare un forte segnale

“Una rondine non fa Primavera” recita un noto detto popolare antico, ma se le rondini sono due, leggasi la convincente vittoria della Juve contro l’Empoli, forse davvero le cose stanno cambiando per i bianconeri. La Juve vista contro l’Empoli è una squadra chiaramente in crescita, e la cosa più confortante pare la ritrovata condizione atletica e un’attitudine ad attaccare e comandare la gara. Questa è la mentalità giusta, quella che vogliono vedere i tifosi.
Occorre però mantenere i piedi per terra e non esaltarsi, troppe volte la Juve ha pensato di essere sulla retta via e di avere superato i momenti critici, che poi puntualmente sono tornati. Quindi testa bassa e pedalare, solo così si potrà capire se il futuro porterà qualche gioia.

Le prossime gare saranno decisive e indicative, l’imperativo è vincere in terra portoghese contro il Benfica, non tanto per passare il turno in Champions (cosa quasi impossibile ad oggi), ma per lanciare un segnale e dimostrare a tutti che la Juve sta tornando. A questo punto se proprio si dovrà lasciare la Champions, credo sia giusto e doveroso puntare a vincere l’Europa League, ma tutto passa dalla gara contro il Benfica.



La controprova si avrà poi a Lecce in Campionato, nel Salento non sarà una passeggiata di salute e se Allegri e i suoi, vogliono sperare di avvicinarsi al quarto posto (ad oggi l’obiettivo più realistico), non hanno alternative alla vittoria. La Juve si trova nella condizione di dover inanellare un filotto di vittorie per cancellare l’inizio sciagurato di stagione e arrivare alla pausa “mondiale” in condizioni psicologiche migliori rispetto a qualche settimana fa.
Piano piano la rosa torna al completo, Chiesa e Pogba sono vicini al rientro, giocheranno qualche gara prima della lunga sosta, ma rappresenteranno certamente i primi e più importanti rinforzi di gennaio. Altro sicuramente arriverà dal mercato perché si è capito chiaramente che questa squadra ha bisogno come il pane di almeno due giocatori (un terzino sinistro e un centrale possibilmente mancino). Attenzione ai nomi di Grimaldo e Bensebaini per la fascia mancina e di N'Dicka, il poderoso centrale del Eintracht Francoforte.

Allegri ha attraversato i marosi e la tempesta ed è rimasto nonostante il forte vento avverso al timone, ma Max sa benissimo che se non dovessero arrivare “titoli” quest’anno probabilmente la sua panchina passerà ad altri.


Ad oggi pensare allo scudetto è quasi fantascienza, o perlomeno esercizio di vivida e fervida immaginazione, non tanto per i punti di distacco dalle prime posizioni, ma per la quantità di squadre che separano la Juve dalla vetta e per la qualità del gioco soprattutto del Napoli spaziale di Spalletti, che sta dando lezioni di calcio un po’ a tutti. Ergo, conviene fare tanti piccoli passi e vedere se si riesce a risalire la corrente. Sarebbe poi importante per la Juve ricominciare a vincere qualche scontro diretto, perché ormai è da lungo tempo che ciò non avviene. I bianconeri ormai faticano a portare a casa i 3 punti contro le altre “grandi” del Campionato e questo sta diventando un limite grosso. Intravedo però un po’ di luce all’orizzonte. Forse trascorso il momento terribile (Monza e Haifa i punti più bassi), Allegri e i suoi potranno ricominciare a vedere il futuro con prospettive differenti. Ma occorre continuare a vincere e non fermarsi perché lassù le altre corrono.