Undici metri - Nazionali e calendario danno una mano a Pirlo, vietato sbagliare. Caccia al centrocampista: il "nuovo" Pogba o il "vero" Pogba?

21.11.2020 15:11 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Nazionali e calendario danno una mano a Pirlo, vietato sbagliare. Caccia al centrocampista: il "nuovo" Pogba o il "vero" Pogba?

Mai pausa per gli impegni delle Nazionali fu più propizia per la Juve. E’ vero che Bonucci è fuori uso (per un problema accusato già prima di rispondere alla convocazione azzurra), ma per il resto, gli impegni dei bianconeri con le loro nazionali hanno confermato la crescita esponenziale di alcuni. Cominciamo da Arthur (in gol col Brasile), che ha mostrato personalità e carisma. Poi Rabiot, che è letteralmente rinato (ma il suo processo di crescita è cominciato in bianconero già dopo il primo lockdown di Marzo). Il francese si è dimostrato in palla e padrone del centrocampo transalpino (mica poco). A ciò aggiungiamo Morata che continua a fornire ottime prestazioni e a segnare anche in Nazionale. E che dire poi di Bernardeschi? In maglia azzurra sembra trovarsi a meraviglia, tanto che mi viene il sospetto che in bianconero il vero problema di Federico sia soprattutto di tipo psicologico. Anche Kulusevski ha fatto il suo con la Svezia (segnando anche alla Croazia).


Insomma Pirlo si ritrova un gruppo di giocatori rientrati a Torino forse un po’ stanchi ma di sicuro con il morale a mille. La pausa è servita anche a recuperare qualche pedina, su tutti De Ligt, il fenomenale difensore olandese tornerà a guidare la difesa e contro il Cagliari lo farà con Demiral: un mix di gioventù, grinta, classe e coraggio, per una coppia di centrali che rappresenterà il futuro della retroguardia bianconera. Torna finalmente anche Alex Sandro che è mancato (e non poco) a Pirlo in questa prima parte della stagione. Sarà difficile però che il mister lo schieri dall’inizio. E’ probabile che si affidi ancora a Danilo che fino ad oggi ha fornito prestazioni di alto livello.
Dovrebbero rientrare anche Chiesa e Dybala, in particolare la Joya è desiderosa di tornare a splendere e prendersi il ruolo da protagonista che gli spetta. Brucia ancora tanto la sanguinosa palla regalata alla Lazio nell’ultima azione della gara contro gli uomini di Inzaghi, che poi ha portato al pareggio di Caiceido al minuto 94. Beffa atroce che va cancellata.
Dove i dubbi sono pochi è in attacco, dove giocherà il tandem Cr7 (a secco con il Portogallo) e Morata, alle loro spalle agirà probabilmente Kukusevski ma occhio alle sorprese.


Pirlo sa che il momento è delicato e che adesso non può sbagliare. Da qui a Natale sarà un tour de force pazzesco con 10 gare in pratica in un mese. Il calendario sulla carta (per quello che conta) sembra dare una mano ai bianconeri che avranno come impegni molto difficili solo la partita contro l’Atalanta e in Champions la gara del Camp Nou contro il Barcellona.
Per il resto le altre gare non sono proibitive e c’è la possibilità di scalare la classifica e recuperare posizioni a patto che non si commettano errori e non si perdano punti preziosi. Proprio per questo motivo sono convinto che la gara di Sabato sera allo Stadium contro il Cagliari sia delicatissima. Guai a sottovalutarla. Può certificare o la reale difficoltà della Juve di Pirlo (chiamiamola anche piccola crisi) o una ripartenza convinta. Occorre una prestazione da Juve, una gara convincente ma non sarà facile. Di Francesco sa come far male ai bianconeri e avrà preparato la partita a dovere.
La cosa che a parer mio può far sorridere Pirlo è che mai come quest’anno i favori del pronostico per lo scudetto vanno altrove (almeno da quello che leggo un po’ dovunque).

Forse è meglio così, il “Maestro” potrà lavorare senza pressioni eccessive. La realtà però è ben diversa, la Juve è forte e ci tiene eccome a vincere il decimo e per farlo deve cominciare a pigiare il piede a tavoletta e fare punti. Quello che è certo è che nella Juve esiste un problema a centrocampo, manca un giocatore capace di dettare i tempi di gioco, un vero leader. Sono convinto che Paratici a gennaio cercherà di porre rimedio. Di sicuro il mercato (per gennaio e per giugno) non dorme mai.

Arrivano voci che danno la Juve molto vicina al gioiellino olandese Gravenberch, un classe 2002 che pare avere le stimmate del campione. Qualcuno lo chiama il “nuovo Pogba”, ma alla Juve a dire il vero, farebbe comodo e parecchio soprattutto il vero Pogba (che ha solo 27 anni) e che a Manchester non sta vivendo un buon momento.

Arrivare Pogba è difficilissimo, i costi dell’operazione sono enormi. Ma il Polpo appartiene a quella categoria di giocatori che rendono di più in determinati ambienti dove si sentono amati e al centro di un progetto, un po’ come accaduto per Morata che solo a Torino sembra esprimere appieno il suo potenziale. Sono sicuro che anche Pogba alla Juve potrebbe rinascere. Ma questo resta solo un sogno. Personalmente stravedo (e lo scrivo da mesi) per Locatelli ma ormai è corteggiatissimo, Il Sassuolo non intende privarsene e i costi sono lievitati in maniera enorme.
Altro profilo che adoro è De Paul dell’Udinese, pronto a parer mio per il grande salto: tecnica, visione di gioco, la grinta giusta e la fame di chi non ha ancora vinto in carriera. Chissà…Sognare è lecito ma la realtà è ben diversa e ci dice di una Juve che per fare mercato a gennaio, dovrà liberarsi anche di ingaggi pesanti (Khedira, forse Bernardeschi, forse Ramsey se dovesse arrivare l’offerta giusta). Poi bisogna considerare la questione Dybala, il suo entourage chiede una cifra pazzesca per restare. Si tratta da mesi e questa altalena  inevitabilmente condiziona anche le prestazioni del calciatore. Se Dybala non dovesse rinnovare la Juve potrebbe entrare anche nell’ottica di cederlo. Perdere la Joya sarebbe un duro colpo, ma qualsiasi cosa dovesse accadere Paratici e la Juve non si faranno trovare impreparati. L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorarsi, essere competitivi e provare a vincere tutto, fino alla fine.