Undici metri - Evitare sciagura sportiva, ballano soldi e prestigio. Tanti punti interrogativi sul futuro, ma si è aperta la caccia ai rinforzi

17.04.2021 22:10 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri  - Evitare sciagura sportiva, ballano soldi e prestigio.  Tanti punti interrogativi sul futuro, ma si è aperta la caccia ai rinforzi

La Juve domenica a Bergamo giocherà una gara delicatissima, una sorta di spareggio Champions. Atalanta - Juve ci dirà molto sulla reale condizione degli uomini di Pirlo. Capiremo se le due vittorie contro Napoli e Genoa siano state solo un fuoco di paglia o se i bianconeri abbiano finalmente svoltato. L’impegno è di quelli durissimi, la Dea giocherà con quasi tutti gli effettivi a disposizione (eccetto Hateboer e Romero squalificato) e sicuramente vorrà approfittare dello scontro diretto per scavalcare i bianconeri in classifica.
Probabile che con l’assenza di Romero, Gasperini possa giocare a 4 dietro, confermando il modulo delle ultime gare. Di sicuro quella del Gewiss Stadium sarà una bella gara.   
Credo sia quasi pleonastico fare i complimenti a Gasperini, da anni è una certezza, a Bergamo ha creato un vero capolavoro. Il Gasp è davvero un grande allenatore, capace di dare all’Atalanta un gioco veloce, dinamico, gradevole. I bergamaschi giocano un calcio europeo e meritano tutte le soddisfazioni che stanno avendo.
Sarà un impegno probante per Pirlo e i suoi. La Juve dovrà affrontare la gara come se fosse una finale ma a ben vedere tutte le gare da qui alla fine saranno così.


Questo è un momento della stagione delicatissimo, i punti scottano e la qualificazione Champions è troppo importante, ballano soldi e prestigio.
Non centrarla sarebbe una sciagura sportiva e porterebbe inevitabilmente ad una rivoluzione e un ridimensionamento.
Quella di Bergamo non sarà una gara semplice anche perché capita in un periodo dell’anno in cui ci sono tante voci di mercato che girano, il mercato impazza con trattative reali o presunte.
E’ importante che la squadra non si faccia distrarre da tutto ciò che si legge e si dice.
Attorno alla Juve c’è nebbia fitta, sono tanti gli interrogativi da sciogliere. In primis c’è la questione allenatore: resterà Pirlo? Chissà. Continuo a pensare che la decisione sulla guida tecnica qualunque essa sia, vada presa adesso. Non si può aspettare la fine della stagione. Se Pirlo va confermato lo si faccia adesso con convinzione, se si pensa di cambiare guida tecnica si cominci a pianificare.
Lo stesso discorso vale per la dirigenza. Paratici, Nedved ci saranno nella Juve che verrà?
Bella domanda. Di certo se i bianconeri avessero già oggi la certezza di un posto in Champions, sarebbe più semplice programmare il futuro.


Questa è stata la settimana della visita a Torino di Mino Raiola. E’ bastato che il Super Agente sia passato a Torino per far esplodere una ridda di ipotesi. Il nome più gettonato è quello di Donnarumma che ancora non rinnova con il Milan. Che il portierone possa piacere alla Juve ci sta, con lui sistemeresti la porta per più di un decennio, inoltre è italiano, giovane e forte.


Bisogna però capire se oggi i bianconeri possano permettersi (tra commissioni e ingaggio) un investimento così oneroso. Tralasciando la situazione portiere che non è una priorità, è chiaro che i problemi della squadra quest’anno siano stati soprattutto in due reparti: a centrocampo e in attacco. Ai bianconeri servirebbero almeno due centrocampisti capaci di far fare il salto di qualità all’intero reparto. In settimana si è parlato anche di Milinkovic Savic, non so quanto sia fattibile un giocatore del genere (per i costi molto alti dell’operazione). Ma di certo un Milinkovic, un Pogba, sarebbero il Top. Alla Juve serve come il pane un campione in mediana, un giocatore forte e con grande personalità a cui affiancare profili giovani e dinamici, altri “Chiesa” per intenderci. Locatelli del Sassuolo piace parecchio, non è un mistero, e sarebbe il tassello perfetto.  Vedremo cosa accadrà.
Davanti invece tutto ruota attorno a Cr7. Anche qui bisogna capire se Cristiano resterà a Torino. Lo stesso dicasi per Dybala che non ha ancora rinnovato e potrebbe rappresentare una grande plusvalenza per i bianconeri.

Resto della mia opinione. Costruirei la Juve sulla Joya, lo responsabilizzerei ancora di più, gli darei le chiavi e direi “vai, guida tu”. Dybala è un fuoriclasse, non dimentichiamoci poi che ha 27 anni e tanto ancora da dare ed esprimere, ha solo bisogno di sentirsi al centro di un progetto.
Anche Morata non è sicuro di essere confermato. La suluzione potrebbe essere pagare 10 milioni e rinnovare il prestito oneroso per un altro anno. Anche qui ci sono valutazioni in corso.

Credo poco ad un ritorno di Kean, ma mai dire mai, soprattutto se di mezzo c’è Mino Raiola.


Come si può notare, tutto è in evoluzione e le tante voci che girano potrebbero distogliere la Juve dal suo obiettivo: mantenere la Champions. E’ troppo importante entrare tra le prime 4. Pirlo lo sa bene, e sa anche che da questo forse dipende la sua permanenza a Torino.