Undici metri - Andrea e la Famiglia rilanciano in un momento storico difficile: progetto Juve solido. Cherubini sulla scia di Marotta e Paratici.
Mentre tutti i riflettori (o quasi) sono sugli Europei di calcio, la Juve ha presentato il nuovo gruppo dirigente. C’è stata qualche giorno fa la conferenza stampa in cui hanno risposto alle domande dei giornalisti il Presidente Andrea Agnelli, il vice presidente Nedved, il nuovo amministratore delegato Area Football Maurizio Arrivabene e il football Director Federico Cherubini.
Un Andrea Agnelli in gran forma, deciso e risoluto ha voluto sottolineare alcuni aspetti importanti. In primis mi ha colpito la pubblica lode fatta a Nedved, investito pubblicamente di stima e prestigio. Questo fa capire quanto il Presidente si fidi di Pavel e dei suoi consigli.
Un altro dato che deve far riflettere e regalare una certa tranquillità al mondo bianconero è che dietro la Juve c’è una famiglia, una proprietà da oltre cento anni, che ha compreso le difficoltà del momento e le congiunture economiche disastrose causate dal Covid e ha deciso di rilanciare e sostenere la società. Il programmato aumento di capitale di 400 milioni è davvero tanta roba.
Soprattutto in un momento storico come questo.
Credo che anche solo questo fatto basti a far capire quanto sia solida la società e quanto si creda nel progetto Juve e nel futuro. Sarebbe facile adesso pensare: “ecco, arrivano i soldi si potrà comprare”. Non sarà proprio così, non bisogna fare voli pindarici ma essere molto pragmatici e realisti.
Questa somma servirà soprattutto a rimettere in ordine il bilancio e questo spiega anche come mai quest’anno (a differenza di quanto accadeva nelle passate sessioni di calciomercato) non c’è stata da parte di Federico Cherubini e dei suoi collaboratori la corsa alle plusvalenze.
Ho ascoltato con attenzione Federico Cherubini e mi ha regalato l’idea di uno che sa bene cosa fare. Cherubini si è formato con Marotta e soprattutto con Paratici, ma sentendolo parlare mi sembra una sorta “normalizzatore”, uno pragmatico, scaltro, con i piedi per terra e che ha raccontato qualche piccola bugia. Dire “potremmo non fare investimenti”, non è propriamente la verità secondo me. La Juve sa bene che due o tre innesti andrebbero fatti per correggere le lacune emerse nella scorsa stagione e che sono costati lo scudetto. Non parlare e non sbandierare trattative e idee di mercato mi sembra la mossa giusta.
Sono convinto comunque che la Juve si muoverà, eccome. Quello che è certo è che non si faranno più investimenti sanguinosi e rischiosi. Per la serie “spendo e investo quando il vantaggio sportivo ed economico è reale”.
Che alla Juve piaccia Locatelli e che ci sia una trattativa in corso lo sanno anche i muri. Credo poco al rischio di inserimenti per due considerazioni molto semplici: la volontà del giocatore che vuole giocare con i bianconeri e i rapporti cordiali e di lunga data con il Sassuolo. Occorrerà solo trovare la quadra giusta, le formule di pagamento e le eventuali contropartite adeguate, ma alla fine credo che la trattativa Locatelli andrà in porto. Ci si fermerà qui? Non penso proprio. Alla Juve serve un secondo portiere affidabile, se Perin non resta occhio a Sirigu che potrebbe arrivare (dopo la rescissione del suo contratto con il Torino). Detto che in difesa la Juve potrebbe anche restare così, mai dire mai. Demiral ha mercato e se dovesse partire il difensore turco si cercherà un centrale affidabile (Milenkovic?). Sull’out di destra occhio a Florenzi. Il nodo è il centrocampo, qui per fare qualcosa occorrerebbe anche cedere qualcuno. Questa è la vera “mission” dei nuovi uomini mercato.
Trovare sistemazione a chi non rientra nel progetto di Allegri. Gli indiziati sono soprattutto due: Arthur e Ramsey. Se dovessero liberare un posto forse la Juve potrebbe tentare oltre al colpo Locatelli anche altro, ma siamo comunque nel mondo delle ipotesi per ora. Tutto quello che potrebbe accadere avverrà comunque anche grazie a scambi e operazioni sostenibili. Basta spese folli, almeno che non ne valga davvero la pena. Ad oggi se non esce qualcuno, non può entrare un nuovo giocatore.
Davanti tutto ruota intorno a Cr7. Se qualche settimana fa ero convinto del divorzio fra la Juve e Ronaldo, oggi ho qualche dubbio in più. Non tanto per la volontà di Cr7 ma per il fatto che proposte serie e concrete non sono arrivate e soprattutto perché non vedo in giro squadre in grado di offrire a Cristiano quanto guadagna con la Juve. Per la serie, Cr7 resterebbe più per scelta altrui che per volontà propria. Sia chiaro, non che sia un male tenere in squadra uno come Cristiano, anzi. Dove lo trovi uno che ti segna trenta e passa gol a stagione? Ma di certo credo che se arrivasse una proposta seria la Juve la prenderebbe in considerazione. Però bisogna fare in fretta anche per dare alla società il modo di poter correre ai ripari in caso di addio del portoghese.
Quello che credo è che la Juve debba cercare di rinnovare quanto prima il contratto di Dybala. La Joya sarà (a prescindere da Cr7) il perno dell’attacco bianconero. Ci sarà poi Morata che almeno per un altro anno resta in bianconero ma anche in attacco occhio alle sorprese e a quelle che Cherubini ha definito opportunità di mercato. Un’altra punta servirebbe, eccome. Se dovesse liberarsi Dzeko dalla Roma, attenzione anche a questa pista. Si sa, come cantava il grande Venditti “certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano”, Edin e la Juve si sfiorano da anni. Chissà che questa sia la volta buona…Il tutto aspettando la presentazione di Max Allegri. Sono proprio curioso di sentire le parole del Mister. Ebbene sì, il regno di Max secondo sta per cominciare….