Undici metri - Altro che crisi e ridimensionamento, poste le basi per futuro vincente. La rivoluzione sarà completata a giugno

05.02.2022 00:25 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Altro che crisi e ridimensionamento, poste le basi per futuro vincente. La rivoluzione sarà completata a giugno

La Juve dopo aver piazzato i colpi Vlahovic e Zakaria cerca le prime conferme. Il Verona sarà una prova indicativa. All’andata arrivò una brutta sconfitta, tante cose sono passate da quel Verona - Juventus di fine Ottobre che vide Allegri e i suoi soccombere sotto i colpi di un super Simeone che Domenica sera però non sarà della partita.

Dusan Vlahovic dovrebbe partire titolare, c’è grande attesa e grande pressione intorno al giovane campione serbo ma è normale che sia così.
Prendere un giocatore come Vlahovic nel mercato di gennaio (a cifre così importanti) rappresenta qualcosa di incredibile. La Juve ha mandato un segnale chiaro e un avviso ai naviganti: altro che ridimensionamento, altro che crisi, si stanno ponendo le basi per un futuro sempre più roseo e vincente. Ora dovrà parlare il campo.

Prendere Dusan Vlahovic nel mercato di gennaio è stato importantissimo per quattro motivi. In primis consente alla Juve di rilanciare in termini di rincorsa al quarto posto. E’ chiaro che con un attaccante così forse e con il carico di gol che dovrebbe portare, potrà essere più semplice risalire in classifica e centrare la qualificazione. Se i bianconeri avessero aspettato giugno per sferrare l’offensiva, sul giocatore avrebbero trovato mezza Europa e squadre economicamente potentissime (City, Bayern Monaco e compagnia cantante). Ci sarebbe stata probabilmente un’asta, con il rischio concreto di veder sfumare tutto.

Acquistare Vlahovic adesso, consente alla Juve di rinforzarsi a dovere in un reparto che era in oggettiva difficoltà (resa ancora più evidente dall’infortunio di Chiesa) e le regala la speranza di poter andare avanti in Champions il più possibile. Inoltre rilanciare adesso sul tavolo verde del Campionato con un acquisto così roboante, significa attirare anche giocatori e far capire a chi è già presente in rosa che la volontà della società è mantenere un altissimo livello di competitività.

Vlahovic è stato un colpo fantastico e a parer mio un investimento ancora più importante rispetto a quello fatto per CR7 considerando l’età e le prospettive di crescita del serbo. Non sottovaluterei poi l’acquisto di Zakaria, il prototipo di centrocampista che piace ad Allegri.



Sono convinto che il mercato di gennaio con i colpi Vlahovic, Zakaria (e Gatti) e le cessioni di Bentancur, Kulusevski e Ramsey (anche se quest’ultimo in prestito), sia solo un anticipo della mezza rivoluzione che ci sarà a giugno. Tenete d’occhio soprattutto due nomi in mediana: Kessie (il cui rinnovo con il Milan pare ormai saltato) e Gravenberch dell’Ajax. Adesso non lo si poteva prendere, ma a giugno forse si.

Ecco, per uno come lui un investimento importante avrebbe un senso. Parliamo di un 2002, qualcuno lo ha definito il nuovo Pogba, se sono rose fioriranno. Di certo è sotto gli occhi di tutti il processo di rinnovamento della Juve, con l’innesto di giocatori giovani e già forti.
In quest’ottica si collocano anche gli acuisti di Dusan Vlahovic e Zakaria. Si stanno ponendo le basi per un nuovo ciclo vincente. Di questo nuovo ciclo farà parte anche Dybala?

Onestamente mi auguro di sì.  La Juve deve cercare in tutti i modi di far rinnovare Dybala. Proprio l’argentino e la questione rinnovo rappresentano delle grosse spine.

Dybala è sicuramente un grande patrimonio tecnico ed economico, è il giocatore con maggiore talento della rosa. Il rischio di perderlo c’è, eccome. Tirare troppo la corda sarebbe sbagliato, ci penserei bene prima di lasciar andare via uno come Dybala. Soprattutto se andasse a rinforzare rivali in Italia, lascerebbe intatto e forse farebbe aumentare il gap che i bianconeri invece stanno cercando di colmare grazie anche al colpo Vlahovic.

Immaginate cosa potrebbe essere un attacco con un tridente, Dybala dietro a Chiesa e Vlahovic, sarebbe tantissima roba. Bisogna dire che negli ultimi giorni si è fatto spesso il nome di Zaniolo in ottica Juve per giugno. Il giovane azzurro (come ricorderete) era già presente sul famoso “foglio” di Paratici a dimostrazione del fatto che pare essere da tempo un pallino dei bianconeri, vedremo. A prescindere comunque  da Zaniolo, a uno come Dybala io non rinuncerei, ma anche la Joya deve dimostrare di credere nel progetto bianconero e di voler restare. Febbraio dovrebbe essere il mese decisivo del “dentro o fuori”. Capiremo a breve ciò che accadrà. Adesso però archiviato il mercato, la Juve ha il dovere di “tornare a fare la Juve” e recuperare posizioni e prestigio. La società ha fatto il suo, adesso la parola passa al campo. Fino alla fine.