SOTTOBOSCO - La Juventus non esiste più, ha tradito la sua storia e i suoi tifosi. Urge pulizia, a cominciare dagli uffici. Arrivabene, dalla "Rossa" al rosso. Elkann prenda una decisione...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
10.10.2022 00:32 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO  - La Juventus non esiste più, ha tradito la sua storia e i suoi tifosi. Urge pulizia, a cominciare dagli uffici. Arrivabene, dalla "Rossa" al rosso. Elkann prenda una decisione...
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di Andrea Bosco

Mi rifiuto di commentare il  “nulla“. Perché tale è la Juventus vista al Meazza. Contro il Monza la Juve non aveva giocato. Contro il Milan la Juventus non è esistita. Urgono rimedi. Allegri è stato un eccellente primario. Oggi sembra il dottor Tersilli, medico della mutua dimentico di Ippocrate e interessato solo ai mutuati. La Juventus neppure è un rebus: la soluzione, infatti, sembra  nitida. Quella di fare una radicale pulizia. A cominciare dagli uffici. Il  milione (virgola 22) annuale,  più una scia di benefit (come se quel milione non bastasse) percepito in qualità di amministratore delegato da  Maurizio Arrivabene appare (in questi tempi di difficoltà per la maggior parte degli umani) insopportabile. Anche perché  con lui alla guida il rosso di bilancio è aumentato di 50 milioni.  Pulizia: individuando le radici (che neppure sono così misteriose) del virus. La Juventus non esiste più. Questa che va in campo (e che ragiona dalle scrivanie) ha tradito la sua storia. Ha tradito i suoi tifosi (che infatti ormai disertano l'Allianz). Ha tradito. Ricominciare: magari. intitolando quello stadio a Gianni Agnelli: sarebbe ora. Ergo, gentilissimo dottor Elkann, lei che è uomo d'impresa, lei che conosce le problematiche del  mercato, lei che sa che non si vive di solo brand (specie se il brand ogni anno perde di valore), lei che è un grande capitano d'azienda: lei lo sa che non può continuare a mettere denaro e toppe. Se una vettura della Stellantis si rivelasse un fallimento (può capitare) lei ne farebbe cessare la produzione. E poi ne chiederebbe conto ai suoi ingegneri. Lo faccia anche per la Juve: prenda una decisione. Lo faccia in fretta e restituisca ai tifosi un sogno. Quei tifosi che sono stufi (non di perdere: i tifosi  sono disposti ad accettare le sconfitte): di vedere la propria squadra nelle mani di persone che hanno  perduto il senso della realtà.  Che vivono in una torre di vetro raccontando (e  raccontandosi) piccole grandi menzogne. Dalle quali è difficile, genericamente nella vita, recuperare. Nel calcio, semplicemente, è  impossibile.