SOTTOBOSCO - Gioventù e conti in ordine, è partito il nuovo progetto Juve. La missione di Allegri. Le manovre nei Palazzi di Fifa e Uefa (il giocatolo rischia di rompersi)

06.09.2021 00:45 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO  - Gioventù e conti in ordine, è partito il nuovo progetto Juve. La missione di Allegri. Le manovre nei Palazzi di Fifa e Uefa (il giocatolo rischia di rompersi)
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Scrive Alexis de Tocqueville, campione del pensiero liberale in “Della democrazia in America“ che: “Non v'è nulla di così irresistibile  come un potere tirannico che comanda in nome del popolo“ .

La Fifa di Infantino  vorrebbe una Coppa del Mondo con cadenza biennale. Il sodale di cordata Ceferin ha alzato il ciglio. Pronto ad accodarsi se il “toncio“ dovesse rivelarsi rilevante. Quattrini: che, notoriamente, servono a veicolare i voti. Il Palazzo della Fifa è un sinedrio di  yes man. Devoti alla divinità bianco-verde. La Fifa vuole un mondiale ogni due anni . Del resto, con la foglia di fico  della dicitura  “Conference League“ cosa ha fatto l'Uefa se non questo?  Servirebbero Federazioni nazionali forti. Ma le Federazioni nazionali  dove i presidenti vengono eletti con maggioranze bulgare sono di pasta- frolla. Hanno il loro strapuntino alla greppia dei tiranni e gli basta. Ora tutti scoprono il giorno nel quale “il calcio è cambiato“. Il  giorno nel quale la cessione di Neymar al Psg  ha sballato i conti del pallone. Farisei. C'è stato un tempo in cui gli “emiri“ eravamo noi. I conti correvano (anche allora)  in rosso, ma almeno non c'era l' ipocrisia del “fair play finanziario“. Oggi il calcio è diventato “roba per ricchi“: molto più di quanto non lo fosse in passato. L'overdose di calcio e i costi sempre più rilevanti potrebbero portare alla rottura del giocattolo. Abbiamo ancora il cuore gonfio di fierezza  per l'Europeo di Mancini. Ma un decreto ministeriale consente (defiscalizzando)  l'arrivo in Italia di carneadi.

Mentre giovani italiani sono costretti  a giocarsi un posto in serie B o in Lega pro per poter vedere il campo.

La Juve che verrà sarà sempre  più giovane. Una Juve con in piedi per terra dopo i sogni di grandeur. Arrivabene farà quadrare i conti. E metterà (come ha già messo) un limite alle spese. Allegri lavorerà con quanto avrà. Con l'esigenza di far bene. Magari non di vincere (si chiama Max, non Jesus) ma di valorizzare l'organico. Consiglio ai tifosi di non sclerare. E di fidarsi di Allegri. Oltre che di una  società, che pur con qualche passaggio a vuoto, ha collezionato 9 scudetti di fila in 10 anni. Ora serve realismo. E pazienza. Gli Haaland e i Mbappè  non sono, per la Juve, avvicinabili. La Juve dovrà farsi bastare i suoi Kean, Kulusevki, Chiesa e Locatelli. E i suoi Dybala.

Chiamato, Dybala (dopo la fuga di Ronaldo), a caricarsi la squadra sulla spalle: con onori ed oneri. Il resto è nelle mani dei sinedri del pallone. Con i quali, inevitabilmente Madama sarà costretta a rapportarsi. Non è  tempo di compromessi: “lor-signori“ sono una piovra che sta fagocitando tutto. Se non saranno fermati i club saranno ridotti a simulacri di “proprietà“: più di quanto già non siano. Con giocatori “espropriati“.   

Sto esagerando?  Sono disposto a tutto pur di scuotere un ambiente che si sta scavando la fossa. Anche ad esagerare.