I grandi segnali dal Derby d'Italia e i grandi dubbi per il futuro. Che ne sarà dei giovani, di Milik ma soprattutto che ruolo avrà Kostic quando torneranno a disposizione tutti i big della rosa?

Nato il 5 maggio, è inviato di Tuttomercatoweb.com. In RAI con 90° Minuto, con Calcio Totale e Notte Azzurra, ha lavorato con Radio RAI, Il Messaggero e Radio Sportiva
08.11.2022 00:01 di Marco Conterio Twitter:    vedi letture
I grandi segnali dal Derby d'Italia e i grandi dubbi per il futuro. Che ne sarà dei giovani, di Milik ma soprattutto che ruolo avrà Kostic quando torneranno a disposizione tutti i big della rosa?
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Senza girarci troppo attorno: quella vista contro l'Inter non sarà la Juventus che cercherà la rimonta per lo Scudetto. Però Massimiliano Allegri contro il Paris Saint-Germain e contro i nerazzurri è riuscito a mettere in campo, dopo lunghi esperimenti ed emergenze, la miglior squadra possibile. Quella vista allo Stadium era una formazione con un'identità e idee. Certo, il primo tempo racconta di troppi cerotti ancora da apporre al corpo del ferito, all'animo del malato e del deluso. Però sono segnali, importanti, e soprattutto una botta di vita e di morale che in fondo neanche era così scontata.

Sarà una Juventus diversa: tutti i dubbi
La Juventus dopo la sosta sarà una Juventus diversa. Perché rientreranno Paul Pogba, Federico Chiesa, Angel Di Maria, a pieno regime. Per questo gli interrogativi non mancheranno: che fine faranno i giovani, Fabio Miretti e Nicolò Fagioli su tutti? Torneranno a essere comprimari dal poco minutaggio? Che ne sarà di Manuel Locatelli, ordinato regista delle ultime sortite? Leandro Paredes gli tornerà davanti nelle gerarchie? E Arkadiusz Milik, ritornerà a fare 'solo' il vice Dusan Vlahovic?

Il grande dilemma: Kostic
C'è poi quello che è e sarà il grande dilemma. Al netto dei giovani, di chi cerca riscatto, di Milik, il dubbio riguarda Filip Kostic. Perché la Juventus, sulla carta, è stata disegnata per un 4-3-3 e il serbo non è un esterno alto e neppure un terzino. Lo ha dimostrato nelle ultime uscite e dulcis in fundo lo ha capito anche Allegri: non è un'ala a quattro ma uno straordinario fludificante a cinque, a tutta fascia. Dove potrebbe giocare, con Chiesa e Di Maria nel tridente? Difficile. Da interno in mediana? Figuriamoci. Così sarà un'alternativa tattica, il dodicesimo per cambiare modulo in corsa. Un ruolo preziosissimo ma non più, c'immaginiamo, se la sorte e la preparazione regaleranno al 2023 bianconero una rosa sempre al completo, l'uomo decisivo visto contro l'Inter.