Cristiano Ronaldo rientra, anzi no. Playoff a quattro, ma perché? Caccia al 9, ma il mercato senza cifre e date è un salto nel vuoto

28.04.2020 00:00 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
Cristiano Ronaldo rientra, anzi no. Playoff a quattro, ma perché? Caccia al 9, ma il mercato senza cifre e date è un salto nel vuoto
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La notizia, poi la precisazione. In Portogallo scrivono che Cristiano Ronaldo è pronto al rientro in Italia, la Juventus fa sapere che non c’è ancora alcuna decisione in tal senso, considerato peraltro che dalla società bianconera non è arrivata la convocazione dei giocatori che in questo momento sono all’estero. Fotografia: CR7 non rientra, almeno per ora. D’altra parte, in patria può allenarsi con maggiore, in Italia potrebbe andare al giardinetto pubblico sotto casa ma non alla Continassa, mentre chi gioca a ping pong può allenarsi al centro sportivo. Paradossi di un decreto. A tal proposito, le decisioni politiche sono tutte legittime. Dovrebbero almeno essere chiare. Altrimenti che senso ha mezz’ora di conferenza, prima di approvare norme che poi saranno anche modificate? Lasciamo perdere.

Il campionato di Serie A è a un bivio. Da qui al 18 maggio si giocherà tutte le sue carte per convincere il governo che è il caso di ricominciare. Su questo fronte, chiediamo serietà a tutti: la politica capisca che il calcio non è uno sport come gli altri. Il calcio capisca che dalla politica non è arrivata mezza dichiarazione in favore della ripresa e quindi inizi a ragionare almeno su un piano B credibile e che consenta di tirare avanti. Le probabilità che la stagione si completi in modo regolare si stanno abbassando sempre più. Non siamo nel campo dell’impossibile, ma ora la bilancia pende più dal lato dello stop che della ripresa. Detto che, nel caso, sarebbe giusto annullare tutto senza verdetti comunque fasulli, le soluzioni alternative fioccano. Tra queste, l’idea di un bizzarro playoff a quattro per assegnare lo scudetto. Ecco, su questo punto ha ragione Lotito: sportivamente, non ha senso rimettere in corsa l’Atalanta e forse nemmeno l’Inter. Se proprio dobbiamo (chi scrive, con sofferenza, ritiene che uno strascico di stagione con stadi deserti non sarebbe una gran bella immagine per il calcio italiano, ma chi scrive pare in minoranza nel settore), facciamo gli spareggi a due. Juve e Lazio li hanno meritati, le altre mica tanto.

Senza calcio, ci consoleremo col mercato. Che almeno sarà qualcosa. Come sarà, punto interrogativo. La Juventus di sicuro cercherà un nuovo centravanti: l’idea di continuare con Higuain era già ballerina, ora pare fuori scenario. Da queste parti preferiamo Icardi a Milik, ma è ancora presto, con tutta la banalità di questo mondo. Non abbiamo idea di che mercato vivremo: quando comincerà, se davvero gli scambi la faranno da padrone, quanti soldi ci saranno in circolazione. Di sicuro meno, e a quel punto per esempio spostare un top player diventerebbe un’impresa, perché il top player in questione avrebbe già un ricco contratto e non è detto che ne voglia firmare uno meno corposo. Siamo nel campo delle ipotesi. E anche per questo, per ora, fidatevi poco di chi vi parla di contatti, sondaggi, contratti: i rapporti si tengono vivi, le chiamate non mancano. Ma se non so quando ti posso comprare, quanto mi puoi costare, quando potrai giocare, al massimo chiedo informazioni. E poi mi muoverò quando avremo una Fase 2 o anche 3. Speriamo leggermente diversa dalla Fase 1.