Gli eroi in bianconero: Christian POULSEN

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
01.03.2020 10:35 di  Stefano Bedeschi   vedi letture

Il suo arrivo a Torino, nel luglio del 2008, è abbastanza tumultuoso. I tifosi bianconeri, infatti, sognavano lo spagnolo Xabi Alonso, più volte promesso dalla società ed è duramente contestato durante i primi giorni di ritiro a Pinzolo. Si porta appresso l’etichetta di “cattivo” per aver litigato con Gattuso e per lo sputo subito da Totti durante gli Europei di qualche anno prima.

Ma Christian Poulsen non si scompone, sa di essere un buon giocatore, certo non sopraffino, con grandi doti di corsa, determinazione e grinta. D’altronde, l’esperienza non gli manca, essendo un titolare della Nazionale danese e avendo giocato nella Bundesliga e nella Liga.

Gioca la prima partita ufficiale con la maglia bianconera il 13 agosto, nella gara di andata del preliminare di Champions League, disputata a Torino contro l’Artmedia Bratislava e vinta 4-0. Il 31 agosto debutta in Serie A nel pareggio esterno per 1-1 contro la Fiorentina.

Le prime gare sono confortanti, in una partita contro l’Udinese fornisce, infatti, un assist perfetto per il goal di Amauri e centra in pieno un palo con un potente e preciso tiro dalla distanza. Il 18 ottobre, durante la gara contro il Napoli, dopo un altro assist ad Amauri, subisce uno stiramento al muscolo retto inferiore della coscia destra, che lo costringe a uno stop di circa due mesi. Torna in campo l’11 gennaio 2009, negli ultimi minuti della partita di campionato contro il Siena.

L’8 febbraio realizza il suo primo e unico goal con la maglia della Juventus negli ultimi minuti di Catania-Juventus, permettendo alla sua squadra bianconera di battere i siciliani. 29 presenze e una rete sono il suo bottino stagionale.

Nell’estate 2009, la Juventus acquista il brasiliano Felipe Melo dalla Fiorentina e Poulsen inizia la stagione come riserva. Tuttavia, a causa dei molteplici infortuni di Sissoko e Marchisio, ed anche dell’altalenante rendimento del brasiliano, è spesso chiamato in causa, sia come interno di centrocampo nel rombo, sia come mediano nel 4-2-3-1.

Nell’ultima partita del girone di andata, il 10 gennaio 2010, a causa di uno scontro con Gattuso, si frattura il perone. Rientra il 6 marzo, contro la Fiorentina, dopo quasi due mesi. Riconquista il posto da titolare e, alla fine della stagione, totalizza trentadue presenze.

Il 12 agosto 2010 è ceduto al Liverpool, terminando così la sua avventura in bianconero.