SOTTOBOSCO - Juventus deprimente, dubbi sulla preparazione. Il problema non è Allegri, inutile criticarlo. Obiettivi da rivedere. Lo spaventoso rosso di bilancio e i suoi effetti

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
20.09.2021 01:33 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Juventus deprimente, dubbi sulla preparazione. Il problema non è Allegri, inutile criticarlo. Obiettivi da rivedere. Lo spaventoso rosso di bilancio e i suoi effetti
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Juve deprimente. Contro un Milan ordinato, consapevole del suo gioco, ma non trascendentale.  Juve con le gomme, per tutto il secondo tempo, sgonfie. E questo appare assurdo. L'impegno della Juve a Malmoe non può essere paragonato (anche come dispendio mentale) a quello del Milan a Liverpool. Inoltre la Juve, rispetto al Milan aveva avuto un giorno di riposo in più. Quindi qualche cosa nella preparazione della Juve, non sta funzionando. Detto questo sono inutili le critiche ad Allegri. E non perché anche lui non possa commettere errori. Ma perché la qualità media della squadra lo assolve.

Contro il Milan  è stata schierata la migliore Juve , al momento, possibile. Ma è una Juve con un portiere incerto (anche contro il Milan a mio parere il polacco fa un errore, guardando chi calcia e non l'area), che prende sempre gol (unica eccezione a Malmoe). Che ha un centrocampo che non pensa. Bravo per un tempo nei recuperi  Bentancur. Ma Locatelli ha confermato di non essere un regista. E quanto a Rabiot, gioca un calcio tutto suo. L'attacco segna con il contagocce. Ma si sapeva. Basta guardare le statistiche gol in carriera dei vari Morata, Kean, Chiesa, Bernardeschi, Cuadrado, Dybala.

Ottimo primo tempo, poi si è spento. Non ho citato Kuluseveski. Perché quando penso allo svedese, inevitabilmente penso anche ad Haaland. Il paragone è costante. Per quello che poteva essere e non è stato. E la mia avversione per Paratici (e non solo per lui) sta toccando vertici parossistici, considerato che il norvegese continua a segnare a raffica. Continua a far gol anche Cr7 per il cui addio, qualcuno ha avuto persino il coraggio di stappare champagne. La Juve è questa: due punti in quattro partite. Media retrocessione. Non ha ancora vinto in campionato. Quindi: rinfoderare i sogni di gloria. L'obiettivo deve essere il quarto posto. E se continua così, sarà problematico raggiungerlo.

In Champions scollinasse la Juve gli ottavi  sarebbe un miracolo. Ma forse con una capatina a Lourdes, chissà.  Ci vorrà tempo.  Anche perché  il “rosso" di bilancio spaventoso, con evidenza impedirà di rafforzarsi a breve. Quindi né a gennaio, e probabilmente neppure a giugno. L'imperativo sarà piuttosto vendere.  Allegri ha un contratto di quattro anni. Ergo: la Juventus era consapevole delle difficoltà presenti nella squadra. Male assemblata, esageratamente pagata, consegnata a due allenatori (prima di Allegri)  che le hanno fatto dimenticare la fase difensiva. Il “giuoco“, la difesa  alta, la zona, il pressing. Tutto bello. Ma devi avere gambe e qualità. Altrimenti scoppi. E senza qualità ti consegni agli avversari.

Gol subito da palla inattiva: quante volte ormai?  La Juve vada in confessionale e si penta. E per favore eviti di raccontare le solite stucchevoli storie sui social. I tifosi della Juve sono stati abituati bene: aragosta e champagne. Troppo bene. Ma adesso la mortadella rancida  è un piatto indigeribile. Cerchino i giocatori di capire chi li guarda, chi va allo stadio, chi li segue. Sono diventati sconcertanti, per quanto ripetano i medesimi concetti, senza cavare un ragno dal buco. Per svoltare la Juve avrebbe dovuto vincere. Non lo ha fatto, perché il Milan ha mostrato, di non essere per caso nelle parti alte della classifica. E alla fine ha pure arrischiato di vincere. Nessuno avrebbe potuto eccepire. Io, viceversa, eccepisco, non sull'arbitraggio ma su alcune valutazioni di Doveri. Che ad un giocatore del Milan ha concesso foga intimidatoria, senza mai estrarre un cartellino.  Doveri non ha influito sul risultato. Ma alcune sue decisioni mi sono sembrate errate.  Magari sbaglio. Dalla tv, del resto,  si vede sempre peggio rispetto a quello che si vede sul campo.