Undici metri - A Roma la prova della verità per Pirlo e la Juve
Juve “qui si parrà la tua nobilitate”, potrei dire così citando il Sommo Poeta. I bianconeri convalescenti dopo la scoppola rimediata col Barcellona in Champions 10 giorni fa, hanno giocato sul velluto contro Spezia e Ferencvaros, due vittorie di goleada ma contro avversari onestamente non irresistibili. Una piccola iniezione di fiducia per i bianconeri che sono apparsi comunque in ripresa grazie anche alla presenza di Cristiano Ronaldo. Ma il difficile viene ora. Incombe la pausa per gli impegni delle Nazionali e prima c’è una gara importantissima.
Domenica a Roma si va nella tana della irriducibile Lazio, capace di superare ogni difficoltà e che già in passato ha fatto male (e parecchio) ai bianconeri. E’ una partita delicata, difficilissima, soprattutto in questa fase della stagione, molto più delicata per Pirlo e i suoi che per i biancocelesti.
Pirlo non può permettersi altri passi falsi. Alla Juve servirebbe una prova convincente contro un grande avversario, per far crescere ulteriormente convinzione e autostima, il test dell’Olimpico sarà di quelli probanti e ci dirà davvero la Juve di che pasta è fatta.
La Lazio sulla carta ha un centrocampo meglio organizzato di quello bianconero, il Maestro sta cercando gradualmente di trovare assetto ed equilibri.
Le grandi certezze dei bianconeri sono la presenza di Cr7 che rappresenta sempre un fattore, e lo stato di grazia di Morata, letteralmente esploso in bianconero.
Alvaro ha trovato la sua dimensione, si sente a casa e gioca in scioltezza e mentalmente libero. Le sue grandi prestazioni gli hanno riaperto anche per porte della nazionale spagnola. Questo per dire quanto bene stia facendo un attaccante che è stato ingiustamente criticato da molti dopo essere tornato alla Juve. Siamo così sicuri che altri profili avrebbero avuto un impatto così devastante nello scacchiere di Pirlo? Credo proprio di no. In attesa del miglior Chiesa, Pirlo si affiderà a Cr7 e Morata in avanti e dovrebbe sostituire Ramsey (di nuovo out per infortunio) con McKennie ma potrebbe anche decidere di rilanciare Kulusevki (anche al posto di Chiesa), vedremo. In casa Lazio dopo il caos e le polemiche per il giallo tamponi, si cerca di recuperare più giocatori possibili. Simone Inzaghi sa come affrontare la Juve ed è un mago nel preparare certe gare, mi aspetto davvero una partita difficilissima per la Juve. Per portare a casa i 3 punti ci vorrà una grande prestazione.
In generale siamo in una fase strana della stagione, una fase in cui si ha la sensazione che tutto possa accadere. In effetti per tanti fattori il Campionato sembra non avere un vero favorito, il vantaggio della Juve che negli altri anni pareva più evidente si è assottigliato e oggi Inter, Napoli, Milan possono tranquillamente sperare di vincere lo scudetto. Tutto questo per dire che conquistare il decimo titolo per Pirlo quest’anno sarà una vera impresa.
Sono convinto (e le prime gare lo hanno evidenziato) che il problema reale della Juve sia a centrocampo, manca un campionissimo, manca un leader, un giocatore capace di dettare i tempi di gioco. Per questo credo che a Gennaio Paratici farà di tutto per sistemare le cose. Ci sarebbe forse da intervenire anche sugli esterni bassi (forse manca numericamente un giocatore) ma l’emergenza vera è in mezzo al campo. Intanto Pirlo deve cercare di dare continuità a prestazioni e risultati. La gara con la Lazio è delicata e fondamentale e ci dirà molto sull’attuale valore della Juve. Portare a casa i tre punti sarebbe importantissimo per essere anche quest’anno protagonisti fino alla fine.