SOTTOBOSCO - Neanche un tiro in porta, squadra da rifare. Cosa te ne fai di un Vlahovic con questo centrocampo? Trattativa avanzata per il serbo, ma la Juve rischia di non poter chiudere l'affare. Arbitri, un'insopportabile costante

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
24.01.2022 22:50 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO -  Neanche un tiro in porta, squadra da rifare. Cosa te ne fai di un Vlahovic con questo centrocampo? Trattativa avanzata per il serbo, ma la Juve rischia di non poter chiudere l'affare. Arbitri, un'insopportabile costante
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Comune di Milano da querela per le condizioni del campo.. Milan e Juventus da ricorso al codacons per lo spettacolo offerto. Juve deprimente: 95 minuti senza un  tiro in porta. Avviso ai naviganti:  cosa te ne fai di un Vlahovic se poi il centrocampo resta con Bentancur (recupero il pallone e poi non so cosa farne), con Rabiot  (galoppo e mai riesco a fare un scelta giusta), con Arthur (evito di continuare ad infierire: troppo facile)  giocatore di calcetto per motivi misteriosi , con Ramsey (lungodegente cronico)?  Ma davvero qualcuno pensa che con Vlahovic le cose miracolosamente si aggiusterebbero?  Serve dire la verità.

La prima: ogni volta che  la Juventus ha avuto una reale occasione di avvicinarsi in classifica al  quarto posto, ha fallito l'impegno. La seconda: contro le prime della classe la Juventus ha racimolato una miseria di punti . La terza:  Allegri è consapevole che la squadra è scarsa e sta cercando di fare il possibile per non perdere. La quarta: il punto del Meazza serve a poco. La quinta : il declino della Juve comincia dall'ultima stagione di Allegri. Scudetto ma già con evidenti problemi.  Continuato con  Sarri: scudetto e  con problemi aumentati. Proseguito con Pirlo: quarto posto ottenuto per il rotto della cuffia e  grazie al suicidio del Napoli.

Questa squadra aveva i mostri: Vidal, Pirlo, Pogba , Marchisio. Poi ha avuto l'eccellenza: Matuidi, Khedira, Pjanic. Ma aveva anche i Mandzukic ,gli Higuain, i Ronaldo Oggi ha  simulacri di giocatori. Il  pacchetto di centrocampo, tolti Locatelli e il Texano è imbarazzante. E tali risultano Kulusevski, Alex Sandro, Morata, Kean.

Virgola, Morata. Kean che fa falli invece che subirli. Mi scappello per Rugani: non è facile giocare (bene) dopo essere stato per mesi in naftalina. La Juve regge in difesa: il polacco, De Sciglio, Chiellini, Bonucci, De Ligt, Danilo, Pellegrini, insospettabilmente.

Ma fuori dai suoi trenta metri difensivi, cominciano  per la Juve i dolori.  Chiesa sarà fuori: per sette mesi.  Cuadrado non sempre per  essere al top. Bernardeschi con il pube dolorante. E poi Dybala:  servono i suoi gol e le sue giocate. Se come al Meazza non le fa, la luce della squadra si spegne . Infine: far mettere la maglia pesante a De Ligt. Onde evitare cacarelle prima dell'inizio della gara.

Confesso con all'84' ho smesso di guardare. Una Juventus tanto impotente mi provoca cali di zuccheri. Mi  hanno detto nel post gara che ci sarebbe stato un rigore su Morata, non assegnato. Dico la verità: in diretta (egualmente non l'avevo avuta per il contrasto in area Juve tra Alex Sandro e Calabria)  non ho avuto questa percezione. E mentre scrivo ancora non ho rivisto  l'episodio. Quindi mi astengo dal commentare. Ma nel caso non mi sorprenderei. La disparità di valutazione, il bizantino protocollo, la gestione del Var, l' incapacità di alcuni arbitri:  una insopportabile costante. Milan – Spezia è risultato il clou per un arbitro sfortunato. Ma la gomitata non sanzionata a Dzeko in Inter-Venezia sul volto di Modolo non è stata sfortuna. E' stata il risultato di un arbitro impari al suo compito. Forte con i deboli, mammola con i forti. E con la complicità delle mia categoria: la faccia pesta di Modolo, nessuno l'ha fatta vedere nel post gara. Di surreali ne ha combinate Aureliano in  Cagliari – Fiorentina. Con il metro usato in Milan. Spezia, l'Aia dovrebbe  accendere un mutuo per sostenere la spesa dei biglietti di scuse da inviare ai club vessati da arbitraggi irricevibili .

Che succederà, ora? Niente. Agnelli resterà silente. E di partita in partita, di occasione persa in occasione persa, la Juventus si avvierà a fallire la conquista  del quarto posto. E sarà un dramma. Non tanto sportivo: dopo nove scudetti di fila ci sta perdere il secondo  (di fila). E magari anche  il terzo e poi il quarto. E' il danno economico che diventerà insostenibile. La pandemia per ora è attiva con i suoi 300 morti al giorno. E con la pandemia attiva i danni da mancati introiti al botteghino sono destinati ad aumentare. E senza i denari della qualificazione alla Champion's la gestione economica diventerebbe insostenibile. Altro che mercato, altro che Vlahovic. La Juventus da quanto ne so è avanti nella trattativa. Ma arrischia di non poter concludere per mancanza oltre che di fondi, anche di prospettive.

La squadra non è da ritoccare: è da rifare.  Troppi errori ha fatto Paratici. Troppi errori ha permesso Andrea Agnelli. Cambiare allenatore (quattro in  quattro anni) è stato un alibi per la dirigenza  per coprire una palese verità:  dopo il congedo di Beppe Marotta, la Juventus non è stata più la Juventus. Ha continuato a vincere, quasi per inerzia, troppo forte per le avversarie. Ma  da allora la  Juventus  è  quasi venuta meno alla sua identità.

Chiudo con un pensiero a Gianni di Marzio, recentemente mancato. Un uomo di calcio a 360 gradi. Un uomo schietto, un bravo tecnico e un bravo opinionista che sovente nel corso degli anni ho incrociato ai microfoni di Tmw. Un bravo papà a quanto ne so.  Soprattutto l'uomo che scovò in Argentina , Diego Armando Maradona. E scusate se è poco .