SOTTOBOSCO - Max tira fuori il sangue dal muro. Rigore Roma, siamo al surreale. Le lamentele da ufficio inchiesta e l'incendio fatto divampare da alcuni media. L'idea di calcio di Arthur e gli errori ideologici
Non si può chiedere a Max Allegri più di quanto sta facendo. Non il gioco dominante, non la bellezza estetica. Sta tirando fuori, Max, sangue dal muro. Ha ridato una solidità difensiva alla Juve. Che ne è ormai talmente convinta da far parare i rigori al suo guardiano polacco. Talmente in “missione“ la Juve da lucrare un golletto e poi difenderlo come le giacche blu e Fort Apache. Lo dico senza mezzi termini: la Roma avrebbe meritato di pareggiare. Ma Mourinho ha rovinato tutto criticando le decisioni di Orsato: dal gol non convalidato per precedente fischio da rigore ai minuti di recupero. E' un vezzo antico quello di alcuni allenatori di lagnarsi sempre e comunque. Ma qui siamo al surreale: la Roma che si lagna per un rigore concesso sul campo della Juventus. Mai accaduto nella storia. La cosa più grave neppure sono le lamentele (pesanti, da ufficio inchiesta: sarà “ora“ in questa occasione?) di Mourinho.
La cosa più grave è l'incendio che è stato fatto divampare da alcuni media. Alcuni insospettabili. Tanto che per una volta mi sento di dar ragione a Sarri: questo calcio è diventato insopportabile. E assai poco frequentabile. Non ci sono regole certe. In nessun ambito . Non per la Var. Non per i regolamenti. Non per la petulanza di chi sta in “sala“ ai monitor. Minuti di attesa per giudicare la regolarità di un gol. Arbitri impreparati che ne combinano di ogni colore. “Rigorini“ assegnati con superficialità stupefacente. Rigori assegnati violentando le immagini: premiando chi fa il fallo e penalizzando chi in realtà lo ha subito. Un regolamento che ogni anno cambia e che è un casino a raccapezzarcisi. E poi le istituzioni che navigano a vista.
In Spagna motu proprio hanno deciso di rinviare le gare di Real e Barcellona per non penalizzarle nella Champions, considerato che dal Sudamerica i calciatori sono arrivati venerdì notte. Ma Federazione e Lega col cavolo che in Italia hanno rinviato. Tra poche settimane a novembre, la ciurla ricomincia: altra sosta per gli impegni delle nazionali. E poi a gennaio ancora: per quelli della Coppa D'Africa. Si gioca senza sosta, inseguendo il grano che ha fatto diventare il Calcio un Moloch che tutto divora. Si gioca con calendario spalmato praticamente ogni giorno delle settimana. E a nessuno che venga in mente che una tale overdose porterà alla disaffezione. Perché una delle componenti dell' interesse del pubblico è costituita dall'attesa. Se ogni sera puoi vedere Bob Dylan che canta, alla fine neppure un Dylan se lo filerebbero. Ma c'è qualcuno che vorrebbe il Mondiale ogni due anni. E altri che neppure sotto tortura si acconceranno a ridurre il numero delle partecipanti ai campionati. E non parlo delle venti di serie A e di serie B: quello dovrebbe essere scontato. Parlo delle Sessanta di Lega Pro: follia che alla fine si abbatterà sulla testa di chi non ha mai voluto fare le riforme.
Quindi senza poter allenare, con i vari Dybala, Ramsey (e persino De Ligt) che hanno guai fisici Max Allegri sta facendo il massimo consentito. La Juve non deve guardare la classifica. Le concorrenti volano. In questo turno la Juve ha recuperato solo sulla Roma e sull'Inter. Ma se stasera la Fiorentina dovesse vincere a Venezia, i viola supererebbero nuovamente Madama in classifica. La Juve ha grande difficoltà a costruire azioni da gol. Ma Allegri è stato abile a “spremere” succo da tutti: contro la Roma bene Kean, tornato al gol. Il migliore Bernardeschi, assieme a Bentancur e ad un insospettabile De Sciglio in campo al posto di Alex Sandro, tornato dal Brasile talmente rintronato da sbagliare – come ha rivelato Allegri- la porta dello spogliatoio. Giocherà contro lo Zenit: si auspica con le idee più chiare. Lui ma anche Chiesa che la Nazionale ha restituito ad Allegri letteralmente “bollito“ e contro la Roma inguardabile.
Su Arthur avrei voluto astenermi. Ma alcuni ascoltatori durante il collegamento con Giulia Borletto e Franco Leonetti hanno contestato le mie valutazioni sul brasiliano. Che io non “detesto“. Che io spero possa essere utile alla causa della Juve. Ma che considero un giocatore inadatto: alla Juve, al Campionato Italiano, al Calcio Europeo. Arthur ha una idea di calcio tutta sua. I suoi errori (palla persa che è costata una ammonizione a Danilo) sono concettuali. Non sono errori di chi non ha gamba o non è in forma. Sono errori ideologici. Non credo che il tempo possa trasformare Arthur in un altro tipo di giocatore. E' questo. Con tutto il rispetto per il professionista Arthur e le per altrui opinioni, il brasiliano un giocatore che non mi piace. O devo farmelo piacere per perché indossa la maglia della Juve?