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Zauli su Fagioli: "Può far tutto, per Allegri è una certezza. Lui e Miretti non hanno paura di sbagliare. Giovani in prima squadra? Lo sentivo dire da Agnelli..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).
08.11.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Zauli su Fagioli: "Può far tutto, per Allegri è una certezza. Lui e Miretti non hanno paura di sbagliare. Giovani in prima squadra? Lo sentivo dire da Agnelli..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore della Primavera e dell'U23, Lamberto Zauli, per parlare approfonditamente dei "suoi" ragazzi che stanno stupendo in bianconero e non solo:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).

Cominciando da Fagioli, che sta rubando la scena, come lo stai giudicando?

"In questo inizio di campionato era uno di quei giovani che aveva trovato meno spazio, ma la stima della società è immensa. E' un ragazzo che ha già fatto una grandissima esperienza in B con la vittoria del campionato, si è preso la scena in maniera meritata nelle ultime due partite sfoggiando prove di grande personalità. Se riesce ad abbinare la stessa quantità, come nel match contro l'Inter, all'eleganza e al tocco di palla, credo che Nicolò non avrà nessuna preclusione a migliorare ancora di più".

Dopo le ultime prestazioni, come lo si potrà lasciare in panchina?

"Allegri e la Juventus sanno quel che devono fare, l'importante è che l'allenatore continuerà a fidarsi di loro. Ci sono tante partite, sia i giovani che i vecchi possono star fuori ed essere utili successivamente. Si stanno ritagliando uno spazio molto importante".

Prima hai parlato di quantità, ma Nicolò è soprattutto tanta qualità. Ti aspettavi quel gol al Lecce?

"Ha sempre avuto questi colpi di classe, l'ho allenato in Primavera e in U23 e il tocco di palla era già differente. Il ragazzo, a quell'epoca, non dava ancora quella sensazione di continuità, perché si pretendeva davvero molto, ma adesso sta crescendo e raggiungendo la sua maturità. A Cremona ha maturato un'esperienza importantissima, alla Juventus è stato bravo ad aspettare e come è giusto che sia è riuscito a sfruttare queste due occasioni".

Con te si era affermato moltissimo come mezz'ala.

"Sì, è un ragazzo che può far tutto. E' pulito tecnicamente, può giocarla lunga o corta a seconda di quel che richiede la situazione".

E invece come vertice basso, un po' ricalcando anche le parole di Allegri, come lo vedresti?

"Sia lui e sia Miretti fanno tutto, sanno giocare a calcio e nella partita con l'Inter li ho visti ruotare molto. Per le caratteristiche che hanno, sono due centrocampisti completi un po' a tutto campo".

Avevano già questa personalità e questo carattere anche con te?

"Tra personalità e carattere c'è un po' di differenza: hanno personalità, molta sicurezza nei loro mezzi e non c'è quella paura di sbagliare. Questi ragazzi dovranno mantenere l'umiltà, non c'è ambiente migliore della Juventus per far crescere questi valori. Direi che è un binomio vincente".

Ti aspetti Fagioli titolare in queste ultime due partite?

"Penso che Nicolò, a prescindere che giochi o meno con Verona e Lazio, si è ritagliato uno spazio importante nella Juventus, e questo è l'obiettivo numero uno di ogni giocatore. Poi l'allenatore fa le scelte in base a quel che vede, se non dovesse giocare non la vedrei come una bocciatura. La cosa importante è che nel momento in cui è stato chiamato in causa, lui è risucito a rispondere alla grandissima. Allegri è consapevole che ad oggi è una certezza, ma la strada è ancora lunga. L'ambiente Juventus saprà come mantenerlo nell'equilibrio giusto".

Questo vale anche per Fabio Miretti?

"Sì, copia e incolla (sorride ndr)".

Soffermandoci su Miretti, nel match con l'Inter era fuori ruolo e non ha reso al massimo. Come lo stai vedendo?

"Penso che Fabio abbia delle giocate importanti, se Allegri ha schierato un centrocampista in più e la scelta è ricaduta su di lui significa che ha proprio tanta stima. E' in grado di garantire quell'equilibrio richiesto, con l'Inter ha sbagliato qualche pallone in più del solito ma ha fatto una partita veramente di sostanza ed è stato intelligente come deve essere un giocatore di calcio".

Anche qui, un po' come fatto con Fagioli in precedenza, parlerei di personalità. Le gambe nel derby d'Italia non gli sono affatto tremate.

"E' sempre il discorso della fiducia e della stima, perché significa che questi ragazzi erano meritevoli di scendere in campo nel derby d'Italia che rappresenta una delle partite più importanti e sentite per la Juventus. Hanno risposto alla grande, non col braccino, e se la sono giocata. Questo è un bellissimo messaggio per il futuro".

Lui e Fagioli, vederli stabilmente nella rosa della prima squadra, non è più un qualcosa di così utopistico.

"Questo è il grandissimo successo della Juventus, perché nei tre anni trascorsi a Torino ho sentito dal presidente Agnelli dire che c'era la speranza di portare in rosa stabilmente tre o quattro giovani del settore giovanile. Questo sta succedendo in tempi brevi, per me è un grande successo. Qualcuno afferma che stanno giocando perché altri sono infortunati, ma già ad inizio stagione erano parte integrante del gruppo. Dietro a tutto questo c'è un progetto e quindi nulla arriva per caso, sono ragazzi bravi e lo stanno dimostrando".

Miretti e Fagioli, ma anche Soulé, Iling Jr, Barrrenechea e Barbieri: questo è frutto del grande lavoro dello staff bianconero.

"Ce ne sono diversi, e sono tutti bravi. La cosa bella è che dietro c'era un progetto importante della Juventus per far crescere e lasciare spazio a quesrti ragazzi, non è che è accaduto tutto da un giorno all'altro".

Stai ancora seguendo la Next Gen e la Primavera?

"Chiaramente li seguo, sono ragazzi che ho allenato e ho ancora tanti amici. Non conosco benissimo le dinamiche di quest'anno, ma la Primavera allenata da Montero sembra davvero molto forte. L'allenatore è di grande personalità e spessore, può dare una grossa mano a questi ragazzi. Stanno facendo cose eccezionali. La Next Gen nell'ultimo turno ha vinto una partita importantissima, la difficoltà qui non è tanto il risultato ma far crescere i giovani a disposizioni ed è un po' più difficile poiché questi sono giocatori anche a disposizione della prima squadra. Alle spalle c'è un grandissimo scout, dalla Primavera in giù ci sono tantissimi buoni talenti e presto li vedremo prendere la scena. L'ambiente Juve li aiuterà come sempre".

Si ringrazia Lamberto Zauli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.