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Torricelli entusiasta: "Finalmente la consapevolezza, a de Ligt non rinuncio mai. Dybala? Non si può fare a meno di lui. Più Milik che Giroud, su Conte..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 dtt)
21.12.2020 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Torricelli entusiasta: "Finalmente la consapevolezza, a de Ligt non rinuncio mai. Dybala? Non si può fare a meno di lui. Più Milik che Giroud, su Conte..."
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© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex di Juventus-Fiorentina, Moreno Torricelli, per parlare approfonditamente del match di domani sera e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

A qualche ora di distanza dal match di Parma, è giusto definirla "Juve maravilla"?

"Sì, è stata una Juventus in crescita con una rosa potenzialmente fortissima. Dal 3-0 di Barcellona ha acquisito una grande consapevolezza, da lì in poi ogni volta che scende in campo dimostra sempre il proprio valore".

Forse la consapevolezza inizia qualche giorno prima, ovvero dall'intervallo del derby con il Torino in cui la Juve era in svantaggio.

"Sono d'accordo, la Juve in quel secondo tempo è ritornata in campo mettendo tutto il cuore possibile. L'atteggiamento che fino a quel momento era mancato è stato raggiunto con il ribaltamento di risultato nel derby con il Toro, non è stata ottenuta solo la vittoria ma anche quella consapevolezza in più che non c'era ancora. C'è stato un cambio totale di pensiero da parte di tutti, Barcellona ha acuito il concetto e non credo verrà più meno quella dote. Sì ci saranno alti e bassi dovuti agli infortuni o alla condizione fisica, però non dipenderà più dalla consapevolezza".

Atteggiamento, consapevolezza e quelle certezze che Pirlo ha trovato con il passare del tempo. Una di queste, senz'altro, l'equilibrio degli undici che scendono in campo. Che cosa ne pensi?

"Il mister ha dovuto far quadrare una situazione particolare dovuta alla sua inesperienza e ad un pre campionato dove non ha avuto il tempo di conoscere tutti i giocatori. E' stato tutto più complicato, chiaramente è stato impiegato più tempo per trovare quella sinergia di equilibri che serve sempre in campo. Adesso ho la sensazione che la condizione fisica sia in generale molto buona, così i giocatori riescono sempre a dare il 100%. Ramsey, ad esempio, ha fatto davvero una bella partita, non dimentichiamoci che ad inizio stagione è stato l'uomo assist della Juventus. E non sempre, purtroppo, a livello fisico è sempre stato al top".

Oggi, a tuo parere, quale giocatore della Juventus è così imprescindibile che non si può mai togliere?

"Rispondo de Ligt, perché è un ragazzo pazzesco. Alla sua età ha già una personalità e una forza incredibile, è riuscito a rientrare subito in condizione dopo il grave infortunio avuto. Non ha mai paura dell'uno contro uno, trasmette sempre sicurezza e può essere davvero una colonna portante di questa squadra. Anche perché i problemi di Chiellini lo hanno portato a maggiore responsabilità, per questo è un giocatore che fa la differenza".

Vedendo come si è schierata ieri la Juventus, questa è una squadra che può fare a meno di Paulo Dybala?

"Secondo me non può farne a meno, perché Dybala è un top player e ha dimostrato in questi anni tutto l'amore che possiede per questa maglia, i tifosi e l'ambiente. Prima di rinunciare a lui, onestamente ci penserei tre volte. Riconosco che non sta attraversando un periodo semplice, ma lui può sempre dare tanto. Tutti noi ci auguriamo di vedere un tridente composto dall'argentino, Morata e Ronaldo, ma ci vuole un equilibrio statico per riuscirci. Se la squadra riuscirà in futuro a supportare un trio d'attacco del genere, sicuramente per Pirlo sarebbe stratosferico poterli impiegare insieme".

Si vocifera che la Juventus possa prendere una quarta punta nel mercato invernale, a tuo parere potrebbe aiutare il compimento di questo tridente?

"In realtà come vero centravanti abbiamo solo Morata, poi abbiamo tantissimi esterni che possono essere impiegati come prima punta. La Juventus può entrare nell'ottica delle idee di prendere un sostituto dello spagnolo, anche per via di una stagione sempre molto complicata dal punto di vista degli impegni tra campionato, coppa Italia e Champions League".

I due nomi più gettonati sono quelli di Milik e Giroud, chi vedresti meglio dei due?

"Giroud mi incuriosisce tanto, perché è un giocatore molto forte che ha giocato in grandi club. Però non è mai stato in Italia, per cui non è abituato al nostro calcio e alla cura maniacale che c'è a livello tattico. Per questo potrebbe soffrire un minimo di adattamento, al contrario di Milik che è qui da tanti anni e sicuramente è più pronto nell'immediato".

Passando al match con la Fiorentina, la formazione di Prandelli non sta vivendo un buon momento e il cambio di guida tecnica non ha dato la scossa augurata alla vigilia. Sarà un match più difficile di quel che dice la carta?

"Sarà una partita difficile per tutto quel che comporta Juventus-Fiorentina, la Juve però deve continuare sulla sua strada e deve cercare i tre punti. Sulla carta è superiore e proverà fin da subito a far la partita, i viola dal loro canto dovranno essere nella giornata giusta e proveranno a sfruttare il più piccolo errore degli avversari".

Dunque la Fiorentina non verrà a fare una partita vis a vis come l'ha fatta l'Atalanta?

"No, il valore tecnico delle due formazioni è differente: l'Atalanta è ormai un top club per via di quel che sta facendo negli ultimi anni in Italia e in Europa, la Fiorentina invece non sta attraversando un buon momento come dicevamo prima".

In quale Juventus del recente passato, dell'ultimo decennio precisamente, saresti voluto esser protagonista?

"Non lo so, ho avuto la fortuna di far parte di una squadra fortissima soprattutto a livello europeo che era il punto di riferimento per i più grandi club europei. Ipoteticamente esser allenato da Antonio Conte, un mio ex compagno di squadra, sarebbe stato bello, ma tengo molto stretto il mio ricordo del periodo trascorso in bianconero e lasciamo spazio ai favolosi interpreti odierni che sono forti e meritevoli di indossare questa maglia".

E invece non avresti voluto giocare nella Juve di Pirlo? In entrambe le fasi, gli esterni fanno un lavoro davvero molto particolare.

"Sarebbe stato stimolante, ma d'altronde lo è sempre quando giochi nella Juventus. Il calcio è cambiato rispetto a quando giocavo io, gli esterni sono più bravi ad attaccare. Ognuno ha le sue qualità, il Cuadrado di adesso è davvero eccezionale ed è cresciuto tantissimo. Ci si aspetta sempre tantissimo da lui, poi stiamo parlando di un esterno basso in grado sempre di esser pericoloso nell'uno contro uno dove può creare situazioni di superiorità numerica. Per cui la Juventus di oggi in quel ruolo è molto coperta, oltre a Juan c'è anche Danilo che è cresciuto tantissimo in fase difensiva. Mi ha colpito molto, per qualità tecniche e personalità. Gli auguro di continuare così".

Si ringrazia Moreno Torricelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.