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Tavecchio sulla Superlega: "Soluzione a problemi dei club indebitati, non si raggiungerà mai un accordo. Agnelli? Non lo giudico, si assumerà nel caso le sue responsabilità"

19.04.2021 12:45 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Tavecchio sulla Superlega: "Soluzione a problemi dei club indebitati, non si raggiungerà mai un accordo. Agnelli? Non lo giudico, si assumerà nel caso le sue responsabilità"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com, per parlare della creazione della Superlega che ha sconvolto il mondo del calcio, ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex capo della Federcalcio ed attuale presidente del calcio Dilettanti in Lombardia, Carlo Tavecchio, per avere la sua opinione e non solo:

Che idea si è fatto della Superlega?

"La lettura non è difficile, la situazione riguarda i club - anche di grosso prestigio - indebitati che hanno visto in questa soluzione la risoluzione di tutti i loro problemi. Ecco il perché nasce la Superlega, ma ci si è dimenticati che ci sono organi come Fifa ed Uefa che sono conflittuali per questa situazione. Il riscontro è già negativo dal punto di vista politico, non si può recuperare dal punto di visto per delle scelte economiche scellerate effettuate in passato. Solo chi parteciperà a questo nuovo campionato sarà favorito".

Crede davvero che le società italiane, come Juve, Milan ed Inter, verranno escluse come nel comunicato congiunto letto ieri?

"La Federazione si è già espressa, ma poi non è solo la Lega. CI sarà un intervento di carattere politico, perché se la Federazione ha avallato una scelta del genere significa che avrà avuto copertura da altri organi come il Coni".

Adesso è scontro totale, ma si potrà raggiungere mai un accordo?

"Non credo, qui c'è in atto un cambiamento di assetto del calcio mondiale. E' difficile ipotizzare una Superlega assieme ad una Super Champions, non potrà mai coesistere nulla di tutto ciò".

Forse si è arrivati a questo punto perché la Uefa non ha più tutelato i club a livello di introiti.

"Però la Champions non è una vetrina di poco conto, tra l'altro si stava già pensando a modernizzare la competizione. Da quei palcoscenici manco da parecchio tempo, quindi si dovrebbe chiedere a chi è all'interno della situazione".

Conosce molto bene Andrea Agnelli, si aspettava da lui una presa di posizione del genere?

"Non giudico Andrea Agnelli, è il presidente della più importante squadra italiana e penso avrà valutato a 360 gradi la situazione assumendosi, nel caso, le responsabilità delle sue azioni".

Si ringrazia Carlo Tavecchio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.