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Roy Makaay: "C'era sempre rispetto per la Juve, ricordo il gran gol a Buffon. Sorpreso dall'eliminazione in Champions. de Ligt? Dovrà imparare ancora di più da Chiellini e Bonucci"

24.03.2021 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Roy Makaay: "C'era sempre rispetto per la Juve, ricordo il gran gol a Buffon. Sorpreso dall'eliminazione in Champions. de Ligt? Dovrà imparare ancora di più da Chiellini e Bonucci"
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Negli anni in cui il suo Deportivo La Coruna primeggiava tra le big del calcio spagnolo, Roy Makaay era considerato uno dei migliori attaccanti europei. La Juventus lo incrociò diverse volte nella sua avventura spagnola, lui e Diego Tristan erano davvero molto temuti dalla difesa bianconera. Il Pistolero, così come era soprannominato, segnò due reti a Buffon nella campagna europea del 2002/2003, quella poi conclusa con il gol di Tudor che consentì ai bianconeri di superare il secondo girone di qualificazione. La nostra redazione lo ha contattato, in esclusiva, per parlare un po' di lui e non solo:

Eri uno degli attaccanti più forti d'Europa, nel 2003 vincesti la prestigiosa "Scarpa d'oro" arrivando davanti a mostri sacri come Vieri e Ronaldo. Che cosa fa oggi Roy Makaay?

"Quelli sì che erano dei bei tempi. Mi sto godendo da spettatore il calcio, lo seguo in tv e mi diverto ancora. Anche se non come quando giocavo (sorride ndr). Oltre a questo, lavoro come ambasciatore per il Bayern Monaco che è stato il penultimo club in cui ho giocato".

Saresti attratto dal lavorare in Italia? Ti piacerebbe allenare una squadra italiana?

"Sono stato per diversi anni assistente nella prima squadra del Feyenoord. è stata una piacevole esperienza. Adesso sono aperto a qualsiasi tipo di esperienza, il paese molto francamente non ha importanza".

Quale è stato il difensore italiano con cui ti è piaciuto più confrontarti?

"Negli anni in cui ho giocato in Champions League, ho affrontato molto spesso i club italiani che giocavano un buonissimo calcio. Ricordo di aver incontrato Paolo Maldini, Alessandro Nesta e Fabio Cannavaro che erano dei grandissimi difensori. Era molto difficile affrontarli, erano davvero forti".

Accennavi agli anni della Champions, qui hai sfidato molte volte la Juve con le maglie di Depor e Bayern. Che ricordi hai di quelle partite?

"C'era sempre un gran rispetto per la Juventus, era molto bello potersi confrontare contro una delle migliori squadre europee. Li ho affrontati diverse volte, erano sempre partite imprevedibili e mai scontate. Ricordo di aver segnato a Buffon un gran gol nella sfida giocata nel 2003, avevo controllato la palla di destro e grazie alla sovrapposizione di un compagno ero riuscito a portarmela sul sinistro e a far gol con un tiro ad incrociare. Purtroppo per noi, quella partita venne persa per 3-2 a Torino".

La Juventus, anche se aveva tra le proprie fila grandi attaccanti, ti ha mai cercato in quel periodo?

"No, non ho mai avuto possibilità di venire a giocare in Serie A".

Che cosa pensi della Juventus di oggi? E' ancora in corsa per vincere lo scudetto anche se ha perso l'ultima giornata?

"Penso che sarà molto difficile ripetersi per il decimo anno di fila. E' vero che il campionato non finisce domani, ma il distacco dall'Inter è di dieci punti che non sono affatto pochi".

In Champions League, poi, è stata eliminata dal Porto. Te lo aspettavi?

"Sinceramente no, è stata una gran sorpresa. Pensavo che dopo la sconfitta dell'andata, la Juve nel proprio stadio riuscisse ad eliminare il Porto. Quest'anno vedo molto bene il Bayern, in cui ho giocato per tanti anni, e il Manchester City. Le vedo come le due favorite della competizione".

Il tuo connazionale de Ligt a 21 anni è già uno dei difensori più forti al mondo. Cosa ti colpisce di più di lui?

Penso che De Ligt sia un grande difensore, è destinato a migliorare sempre di più nei prossimi anni. Matthijs dovrà imparare ancora di più da difensori esperti come Chiellini e Bonucci, a mio parere è già su un ottimo livello per essere un ragazzo di soli ventun'anni".

Sarà meglio per lui restare alla Juventus o, secondo te, lo vedi meglio in un'altra grande squadra europea come potrebbe essere il Barcellona?

"Questa è una bella domanda, a cui per il momento preferisco non rispondere".

Una parola su Gigi Buffon, l'unico calciatore della tua generazione (insieme ad Ibrahimovic) a giocare ancora a calcio. Cosa ne pensi di lui?

"Buffon è un portiere straordinario ed è davvero impressionante vederlo giocare ad alti livelli. Soprattutto perché buona parte di quelli della mia generazione si sono ritirati, quindi è un qualcosa di unico vederlo ancora lì. E' uno dei migliori contro cui abbia giocato, gli auguro il meglio".

Si ringrazia Roy Makaay per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.