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Rovella boom, parla il ds dell'Alcione: "Juve già interessata nel 2015, è un predestinato. Vi dico a chi assomiglia"

31.12.2020 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Rovella boom, parla il ds dell'Alcione: "Juve già interessata nel 2015, è un predestinato. Vi dico a chi assomiglia"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da quando ha esordito in Serie A con la maglia del Genoa nella sfida di San Siro contro l'Inter dello scorso campionato, il nome e cognome del giovanissimo Nicolò Rovella (19) è stato uno dei più chiacchierati tra gli addetti ai lavori. E il buonissimo inizio di stagione, ovviamente, ne ha amplificato l'eco. Esattamente come accaduto un anno fa per un altro diciannovenne, Dejan Kulusevski, la Juventus si assicura - salvo clamorosi colpi di scena - in prospettiva un prezioso talento che con tutta probabilità lascerà sotto la lanterna fino al termine della stagione. La nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il direttore sportivo della società milanese ASD Alcione, Giancarlo Corbetta, che lo ha valorizzato e lanciato nel mondo professionistico:

Tutti hanno iniziato a conoscere da poco il Rovella calciatore, ma che ricordo ha del ragazzo Nicolò?

"Un ricordo davvero fantastico, conosco molto bene la sua famiglia e tutt'ora sono rimasto in contatto con il suo papà. Nicolò era il nostro fiore all'occhiello, si era inserito benissimo all'interno del gruppo molto ben voluto da tutti. Si capiva fin dall'inizio che il suo percorso sarebbe stato differente da quello intrapreso dagli altri suoi coetanei, era un vero e proprio predestinato. Si mise particolarmente in luce in un torneo organizzato in Portogallo, era all'altezza dei più blasonati pari età che giocavano in squadre di livello come il Benfica. Poi si guadagnò la convocazione per la nazionale dilettanti".

Effettivamente sì, da come lo descrive il termine corretto è proprio predestinato.

"C'è di più: Nicolò è un ragazzo d'oro dentro e fuori dal campo. Il merito è anche della sua famiglia, suo padre che è stato un calciatore in Serie D non ha mai esercitato nessun tipo di pressione e sua mamma, ex giocatrice di pallanuoto ad alto livello, sapeva che non bisognava caricarlo di aspettative. L'ho seguito poi l'anno dopo al Genoa, si era ugualmente integrato alla grande. Se dovesse esser confermata l'indiscrezione di ieri, la Juve ha fatto davvero un grande colpo. Rappresenterà al meglio quello che è lo stile della società bianconera".

Che cosa dicono i genitori di Nicolò?

"Sono molto contenti del percorso che ha fatto, la scelta è stata condivisa di farlo crescere a Genova. A mio parere è più semplice crescere in una società così piuttosto che in una big, c'è più tempo e più pazienza. Prendiamo d'esempio Kulusevski che conosco poiché ho lavorato come osservatore del settore giovanile dell'Atalanta, era uno dei più brillanti eppure sta facendo fatica. Ed è normale, sia chiaro. Se Nicolò dovesse rimanere sotto la lanterna, sarei molto contento per lui".

Il ragazzo ha come mito Luka Modric, a suo parere assomiglia per caratteristiche ed interpretazione del ruolo?

"Lui giocava play basso nel 4-3-3, ma per me può fare ogni ruolo del centrocampo perché è molto duttile. Nicolò è sempre pronto ad aiutare il compagno in difficoltà, una qualità questa che non si vede sempre. Ricordo che le seconde palle erano sempre le sue, in più è sempre stato molto dinamico. Un anno è riuscito a segnare 15 gol, che non sono pochi. E' qualità abbinata a quantità, ciò che si chiede oggi al centrocampista moderno. Lui ricorda molto Luka Modric, ma per tipologia di caratteristiche potrebbe essere un unione di Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso".

Come lo vedrebbe nel centrocampo bianconero?

"Oggi la Juve gioca a due per esigenze di Ronaldo, ma sarebbe destinata a giocare a tre per le caratteristiche dei giocatori che possiede. Nicolò può giocare in entrambi i modi senza alcuna difficoltà, molto tranquillamente".

Come è andato l'affare con il Genoa? Lo può raccontare?

"A settembre del 2015, il Genoa è stata la prima società a mostrare interesse. L'affare si è concluso a dicembre, tre mesi dopo. Una volta raggiunto un accordo di massima con i liguri, altre società come Juventus ed Inter cercarono di inserirsi ma senza successo. Perché per la nostra correttezza e quella della sua famiglia, abbiamo preferito rispettare la parola data. Quando ho letto dei bianconeri, ho pensato che si stava per chiudere un cerchio".