Moro su Pirlo e Baronio: "Contento per i miei ragazzi, pian piano diventerà un maestro. Juve, merita la riconferma! E con un giocatore come Locatelli cambierà modulo..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, colui che lanciò Andrea Pirlo tra i professionisti, Adelio Moro, per parlare approfonditamente del suo pupillo e non solo:
Dopo qualche peripezia di troppo, la Juventus del suo pupillo Andrea Pirlo è riuscita a conquistare l'agognata qualificazione in Champions League.
"Sì, sono molto contento per i miei ragazzi (sorride ndr). Ho messaggiato sia con Andrea che con Roberto, erano molto felici del traguardo raggiunto. E' stato svolto un ottimo lavoro, portati a casa due trofei e lanciati giovani interessanti. Per me c'è molto di suo nell'esplosione di Kulusevski e Chiesa, non era semplice riuscire ad amalgamarli in un ingranaggio del tutto nuovo".
Pirlo è stato criticato e messo in discussione durante tutta la stagione, quale è il tuo pensiero a riguardo?
"L'ho sempre visto molto pacato e tranquillo, il linguaggio e la comunicazione utilizzata nel corso della stagione mi è piaciuta. Penso che bisognerà dargli un po' di tempo in più, non è che tutti alla prima esperienza diventano subito Lippi o Guardiola. Andrea non ha fatto la gavetta, è vero, ma è sempre stato un uomo di calcio ed ha ottenuto con il massimo dei voti il patentino a Coverciano. Non è proprio l'ultimo arrivato come qualcuno ha voluto far passare. Le idee di calcio le ha sempre avute, era un 'maestro' come calciatore e in carriera è stato allenato da grandi maestri. Pian piano, lo diventerà anche lui".
Stagione difficile e complessa, ma adesso arriva la parte più difficile: Pirlo verrà riconfermato?
"Il mio pensiero è che lo vedo ancora su questa panchina, sarebbe uno sbaglio mandarlo via. Andrea ha vissuto alla Juventus parte dei suoi ultimi anni da calciatore, conosceva già l'ambiente e la dirigenza. Non è stato scelto a caso, c'è stata una forte investitura da parte del presidente. Si parla sempre di ciò che non è riuscito a fare, ma bisogna ricordare gli infortuni, il 'Covid-19' e la mancanza di pubblico. Quest'ultimo è un aspetto molto sottovalutato, perché i tifosi sono sempre stati negli ultimi anni il dodicesimo uomo. L'esperienza accumulata lo faranno allenare in maniera diversa l'anno prossimo".
E, perché no, cercare di strappare il titolo dalle grinfie dell'Inter di Antonio Conte.
"Sono d'accordo, la Juventus ha le potenzialità per rivincere il campionato. Per Andrea sarebbe un'occasione importante, così da poter competere almeno fino alla fine per il titolo. In questo anno è cresciuto, ha accumulato esperienza e sicuramente avrà capito gli errori fatti strada facendo".
Parlando di Baronio, invece, come hai giudicato il suo lavoro?
"L'ho giudicato in maniera positiva, Roberto è sempre stato vicino ad Andrea ed è stato di grosso aiuto con il suo staff. Ho sentito in questi mesi, anche opinionisti importanti, affermare che c'erano dei dissapori e separati in casa, rispetto la loro idea ma da fuori non è sembrato affatto così. L'ultima settimana, che è stata molto importante per i bianconeri, ho visto abbracci, felicità e serenità per le vittorie ottenute".
Hai sempre dichiarato di vederlo, prima o poi, schierare il 4-3-3, a tuo parere lo vedremo questo modulo durante la prossima stagione?
"Per me sì, quest'anno non lo ha mai schierato perché Andrea riteneva non avere i giocatori adatti per farlo. Nelle sue idee c'è un centrocampista centrale che verticalizza sempre il gioco, un ragazzo come Locatelli che può fare il regista e la mezz'ala. Non solo il 4-3-3, con lui potresti fare anche il 4-2-3-1 ma qui ci vorrebbe un altro di peso a metà campo".
Si ringrazia Adelio Moro per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.