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Michelangelo Rampulla: "Niente di esaltante, non si doveva aspettare Lancillotto per vincerla. Dybala? Scoraggiato, spero non sia per una questione economica"

02.11.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michelangelo Rampulla: "Niente di esaltante, non si doveva aspettare Lancillotto per vincerla. Dybala? Scoraggiato, spero non sia per una questione economica"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex portiere e preparatore atletico dei bianconeri, Michelangelo Rampulla, per parlare approfonditamente della vittoria di Cesena e non solo:

Così a freddo, ma ci voleva davvero Ronaldo per vincerla?

"Questo la dice lunga, penso che gli altri dovevano dare qualcosa di più in sua assenza. Per capirci meglio, non bisogna aspettare che arrivi sempre il salvatore della patria a risolvere la situazione. La Juventus non ha eccelso a livello di pressing o a livello di trame di gioco, ha aspettato che arrivasse Lancillotto per vincerla. Ma è decisamente un bene averlo recuperato".

Al di là del suo ingresso in campo, ti è piaciuta contro lo Spezia?

"Ha fatto una partita normale, niente di esaltante. Non c'è bisogno di abbattersi quando le cose non vanno bene, è una squadra in fase di costruzione ed è normale avere alti e bassi. L'allenatore e i giocatori devono avere il tempo di amalgamarsi del tutto, tra un mesetto possiamo dare un giudizio un po' più oggettivo della situazione. Senza dimenticarci che si gioca senza pubblico, questo è un fattore troppo spesso sottovalutato".

Ci sono state troppo critiche verso Pirlo e la squadra?

"Sì, purtroppo noi italiani siamo fatti in questo modo: ci esaltiamo e ci abbattiamo nel giro di una partita. C'è bisogno di più equilibrio".

Forse la Juve di oggi non è ancora così cattiva ed aggressiva nell'azzannare l'avversario, dopo il pari infatti c'è stato un momento in cui i padroni di casa hanno iniziato a giocare di più.

"E' questa l'impressione, sembra aspettare in maniera passiva l'avversario per poi risolverla con la giocata del grande fuoriclasse. A mio parere si dovrebbe giocare più di squadra, ma questo rientra nel discorso precedente in cui bisogna lasciar più tempo per trovare una identità più precisa".

Quanto si sente l'assenza di Chiellini in quel reparto?

"Si sente eccome, ma non scopriamo l'acqua calda. E' difficile per un solo giocatore come Bonucci gestire il reparto, con Chiellini e il rientro di de Ligt le cose cambierebbero di certo. Però quando si sistemerà il centrocampo, anche la difesa migliorerà".

Che cosa sta succedendo a Dybala? Ieri non è riuscito ad esser decisivo.

"Mi è sembrato un po' scoraggiato al momento dell'uscita, poi certo non è stato gradevole vedere il tuo sostituto - anche se si chiama Cristiano Ronaldo - far gol dopo due minuti. Sicuramente non sarà in condizione, non avendo giocato con regolarità è normale che oggi non brilli. Mi auguro che quell'atteggiamento mostrato al momento della sostituzione non sia una questione economica, guadagna già un sacco di soldi e quando gioca deve lasciare fuori dal campo le ulteriori richieste fatte dal suo procuratore. Non deve esser destabilizzato mentalmente per questo motivo, c'è di peggio visto anche il periodo in cui viviamo. Paulo deve semplicemente giocare per il fuoriclasse che è, né più né meno".

Credi che la Juventus si stia preparando a giocare senza di lui? Non è poi così imprescindibile?

"A me Paulo è sempre piaciuto, salta l'uomo ed è un vero fuoriclasse. Mi auguro che ritrovi al più presto la condizione, non può brillare di certo quando non lo è. Avendo vissuto per tanti anni alla Juve, però, ho capito che tutti sono importanti e nessuno è indispensabile, il club nella propria storia ha fatto a meno di giocatori come Zidane e ha vinto comunque".

Come le vedi le prossime due sfide?

"Le vedo molto utili per acquisire ancor più certezze e condizione, anche perché quest'anno diversamente dagli altri anni non hai avuto la possibilità di provare determinate cose in pre-campionato. Pian piano questa Juve crescerà, non sottovalutando l'impegno in Champions. Il Ferencvaros sembra facile ma non lo è, l'obiettivo è quello di non perdere punti per strada".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.