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Michelangelo Rampulla: "A parte Chiellini, Buffon e Bonucci, gli altri sembrano avere poca personalità. Stagione non del tutto fallimentare, su Berardi e Benzema..."

30.03.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michelangelo Rampulla: "A parte Chiellini, Buffon e Bonucci, gli altri sembrano avere poca personalità. Stagione non del tutto fallimentare, su Berardi e Benzema..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex portierone bianconero, Michelangelo Rampulla, per parlare approfonditamente del momento in casa Juve e non solo:

Ti aspettavi, ad inizio stagione, una Juventus già fuori dalla Champions e molto distante in campionato?

"Non me l'aspettavo, però non è del tutto fallimentare. La Juve ha già portato a casa un trofeo ed è in corsa per la Coppa Italia, vincere non è mai semplice. Sono d'accordo con chi afferma che è una competizione minore, ma puoi sempre arricchire la bacheca. L'amarezza più grande è l'eliminazione cocente agli ottavi di Champions, in campionato può starci un'annata un po' così dopo anni e anni di successi ininterrotti".

Credi che l'inesperienza da parte dell'allenatore e di alcuni giocatori a certi palcoscenici siano la risposta all'eliminazione dalla Champions?

"No, non penso sia questa la risposta. E' stato tenuto conto da parte della dirigenza che Pirlo era un allenatore alla prima esperienza, ma non è questo il discorso principale. Nelle competizioni come la Champions devi arrivare al momento giusto, al top della forma e senza troppi infortuni, cosa che non è accaduta. E anche il giocare senza pubblico ti porta un deficit importante, soprattutto per i grandi campioni in grado di esaltarsi".

Tanto per prenderne uno a caso, Cristiano Ronaldo, in effetti si esaltò in quella serata magica dello "Stadium" contro l'Atletico. Senza pubblico, forse, non ci sarebbe riuscito?

"Il pubblico, di certo, ha contribuito a quella fantastica serata, perché lo "Stadium era proprio una bolgia. E non tutti la vivono nello stesso modo: i giocatori mediocri vengono influenzati negativamente, i grandi campioni invece si esprimono ancora meglio. Ho conosciuto tanti ragazzi che negli allenamenti erano dei fenomeni e in campo venivano condizionati rendendo, così, al di sotto delle proprie capacità. Quando giocavo le partite di Coppa Italia con pochi paganti, ricordo che la concentrazione non era la stessa delle grandi serate".

Le problematiche di cui oggi parliamo, la Juve non le viveva da almeno dieci anni. Tralasciando la gestione Delneri in cui i tifosi erano consapevoli che non sarebbe arrivato lo scudetto, dobbiamo tornare indietro al periodo in cui c'eri anche tu in società e l'allenatore era Ciro Ferrara alla prima esperienza in un grande club.

"Sì, qualche uguaglianza c'è. La vittoria contro l'Inter del 5 dicembre ci fece avvicinare prepotentemente alla vetta della classifica, ma poi le cose purtroppo non andarono bene. A partire dal match di Champions, in cui il Bayern ci eliminò malamente. Un po' il morale e un po' gli infortuni, avuti gran parte in quel periodo, fecero il resto e contribuirono alla stagione negativa che poi terminò con il settimo posto".

Al di là dell'attuale contributo in campo di Buffon e Chellini, come cambierebbe lo spogliatoio bianconero senza due grandi leader?

"A parte Chiellini, Buffon e Bonucci, gli altri sembrano avere poca personalità. Anche se in campo sono dei fuoriclasse, l'impressione è che sia mancata nelle sfide con Porto e Benevento. Senza Gigi e Giorgio, a mio parere diventerebbe più complicato far comprendere il significato di vestire questa maglia. Onestamente, spero possano ancora rimanere".

Seguendo il tuo ragionamento, per rinforzare lo zoccolo duro devi virare su altri obiettivi. Perché giocatori come Locatelli e Aouar sono molto bravi, ma forse ancora troppo giovani per essere dei leader.

"Purtroppo il discorso è questo: per vestire certe maglie, oltre alla tecnica e alla bravura, devi avere personalità. Se dovessi esser costretto a scegliere, opterei sempre per il carattere in quanto un calciatore può migliorare con l'allenamento".

C'è un giocatore in Italia che, a tuo parere, sta dimostrando di avere personalità ed è giovane?

"Non ce ne sono molti, uno che mi è sempre piaciuto è Berardi del Sassuolo. Perché oltre all'aspetto tecnico, lo vedo grintoso e di carattere. Di questi giocatori avrebbe bisogno la Juve, un po' come quando ai miei tempi erano presenti Di Livio, Torricelli e tanti altri".

Provo a fare un nome, anche se non più giovanissimo, che è stato di recente fatto da Claudio Marchisio in un'intervista rilasciata a "Cronache di Spogliatoio" e possiede grande personalità: Karim Benzema.

"Benzema era già in orbita da molto tempo prima che arrivasse Ferrara sulla panchina della Juve, ma non conosco il motivo per cui non si concretizzò mai questa operazione. Chiaramente stiamo parlando di un grande giocatore che poi ha dimostrato tutto il suo valore in un grande club come il Real".

Se per caso dovesse andar via Buffon, si è fatto il nome di un possibile ritorno di Emil Audero. Che cosa ne pensi?

"Mi venne segnalato quando ero responsabile del settore giovanile con Ciro Ferrara, lo vidi nel riscaldamento e mi sembrava molto più grande della sua età (12 anni ndr). Mi aveva impressionato molto a livello tecnico, non a caso oggi è titolare in una squadra di Serie A. I ragazzi giovani hanno bisogno di giocare, non mi auspicherei un suo ritorno se poi deve tornare a Torino a fare il dodicesimo".

In effetti sarebbe difficile strappare il posto a Szczesny, che ad oggi non sembra in partenza.

"Sono d'accordo, il portiere polacco è un ottimo portiere ed è giusto continuare insieme. Nel momento in cui vorrà andar via, allora la Juve dovrà pensare ad un suo sostituto. A mio avviso, sarebbe una scelta corretta quella di prendere un ragazzo giovane già titolare da diversi anni nel nostro campionato. Donnarumma? E' un fuoriclasse, ma gioca nel Milan. Difficile che possa trasferirsi in bianconero, ma mai dire mai".

Anche se all'inizio ti sei già espresso, scommetteresti comunque 1€ sulla vittoria della Juve in campionato?

"Quella cifra la si può sempre scommettere, anche se all'inizio dell'anno avevo pronosticato Juve ed Inter e non mi ero sbagliato. Da tifoso la speranza rimane fino alla fine, ma i nerazzurri stanno andando davvero forte. In compenso, però, anche arrivar secondi non sarebbe male".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.