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Massimo Neri: "Juve a zig zag, sta pagando il turn-over. Chiellini? Logorio fisico, bisogna centellinarlo. E sul periodo in cui esser più in forma..."

12.11.2020 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Massimo Neri: "Juve a zig zag, sta pagando il turn-over. Chiellini? Logorio fisico, bisogna centellinarlo. E sul periodo in cui esser più in forma..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex preparatore atletico della Juventus allenata da Fabio Capello, Massimo Neri, per parlare approfonditamente dell'aspetto prettamente tecnico e non solo:

A tuo parere, dal punto di vista fisico, la Juventus è già in una buona condizione?

"Non è la Juve degli ultimi anni che era abituata a dettar legge su tutti i campi, si evince che qualcosa sia cambiato. Questa è una squadra che vince da nove anni di fila, penso sia naturale che ci possa essere un momento di flessione. C'è un ricambio generazionale in corso dove i più anziani stanno cedendo il passo a quelli più giovani, anche dal punto di vista tecnico è cambiato l'allenatore ed è normale che non si ottengano subito i risultati. I bianconeri stanno pagando questo "turn-over ma ci vuole ancora un po' di pazienza. Dal punto di vista fisico ci sono dei giocatori ancora non perfettamente in forma, dipende poi da come è stata programmata la stagione. In questo momento va un po' a zig zag".

Però il gruppo storico è rimasto, anche nel 2004 ci fu questo aspetto in comune. E lì la Juve riuscì a convincere fin da subito.

"Sì è vero che in questa Juve ci sono dei perni fondamentali come Buffon, Chiellini, Bonucci, Ronaldo, Dybala e tanti altri giocatori d'esperienza, però gli inserimenti mirati del 2004 non impiegarono molto tempo a far bene. A centrocampo arrivò Emerson, in attacco il giovane Ibra che venne inserito in un contesto già veramente forte, senza dimenticarci di Cannavaro voluto fortemente da Fabio Capello che era stato messo in disparte dall'Inter. Era in un periodo delicato della sua carriera, venne recuperato fisicamente e sul campo vinse meritatamente i due titoli che poi ci furono tolti. Quella era una squadra che necessitava solo di qualche ricambio per continuare a dominare, qui ci sono ragazzi giovani che necessitano di più tempo".

Quindi come vedi la Juve?

"E' in fase di studio, non si può pretendere che cambiando tre o quattro pedine ogni anno riesca sempre ad ottenere gli stessi risultati all'inizio. Lo stesso Pirlo necessita di più tempo, soprattutto per capire dove ben posizionare i nuovi arrivi. Quest'anno poi c'è da aggiungere che c'è un campionato molto più equilibrato, dove nessuna squadra è ancora andata in fuga. Il Milan sta facendo benissimo, ci sono Inter, Napoli, Roma, Lazio e a questa aggiungiamo anche l'Atalanta. Una di queste potrebbe anche riuscire a rubare lo scettro alla Juventus".

E' normale vedere un Dybala così non ancora in forma?

"Bisognerebbe esser dentro per poter valutare oggettivamente la situazione, per cui la mia può essere solo una opinione dall'esterno. Sicuramente potrebbe non aver superato i problemi precedenti avuti durante la scorsa stagione, oppure potrebbe essere una questione mentale. E' il miglior calciatore uscente della Serie A, è fondamentale per gli equilibri della squadra e il suo mancato apporto ha tolto più che qualcosa alla Juve. Chiaramente l'obiettivo sarà quello di recuperarlo, così come altri giocatori assenti o poco in condizione in questo momento".

Mentre su Chiellini che idea ti sei fatto?

"Sì, lui non riesce a ritrovare una continuità. Giorgio è sempre stato un guerriero che fisicamente non si è mai risparmiato, ma purtroppo sono soggetti ad un logorio maggiore rispetto a chi invece ha sempre premiato la tecnica. E un altro motivo potrebbe essere la carta di identità, a 36 anni non è più un ragazzino. Sicuramente bisogna gestirlo con il bilancino, perché resta sempre un giocatore molto importante per le dinamiche di questa Juventus".

Una curiosità finale: si sente spesso parlare di preparazione atletica finalizzata ad esser in forma in un certo periodo dell'anno. In campionato quale è il periodo migliore a tuo avviso?

"La verità è che si spera di essere in forma dalla prima all'ultima giornata, ma non essendo possibile per forza di cose l'importante è quello di cercare di fare risultati anche nel periodo in cui non lo sei. Ci sono squadre che possono riuscire in questo, ricordo la mia Roma oppure la Juventus stessa di Capello, Conte, Allegri restare in testa e saper gestire alla grande i momenti difficili. Anche se ai miei tempi gli infortuni muscolari si contavano sulle dita di una mano, ora credo si esasperino troppo alcune situazioni e purtroppo accadono delle conseguenze che possono incidere sull'andamento di una stagione".

Si ringrazia Massimo Neri per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.