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Mark Iuliano: "La Juve che verrà, la proprietà dovrà fare valutazioni su squadra e dirigenza. CR7 teniamocelo stretto, non mi lascerei scappare Romero. Su Tudor, il 5 maggio e la difesa..."

18.03.2021 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Mark Iuliano: "La Juve che verrà, la proprietà dovrà fare valutazioni su squadra e dirigenza. CR7 teniamocelo stretto, non mi lascerei scappare Romero. Su Tudor, il 5 maggio e la difesa..."
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© foto di Federico Gaetano

"Da juventino bisogna sempre aver fiducia, è a priori come la fede. Poi i risultati e le prestazioni possono far venire qualche dubbio, ma l'amore per questi colori non tramonterà mai". Pensieri e parole di Mark Iuliano, storico ex calciatore bianconero, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com analizza il delicato momento in casa Juve e non solo:

L'amore è un sentimento spesso irrazionale, ma quale è invece il tuo giudizio razionale?

"Non è una Juve fortissima come gli anni scorsi, ma c'è da dire che è una stagione differente per via del 'Covid-19' e delle tantissime partite ravvicinate. Senza dimenticarci che non c'è stata la preparazione estiva. E' impossibile giocar sempre bene, purtroppo la prestazione col Porto è stata deludente ed è arrivata l'eliminazione dalla Champions. Serva da lezione, ma qui si è abituati a guardare avanti. E' una squadra che non è forte in tutti i reparti, la proprietà dovrà fare delle valutazioni nei confronti della squadra e della dirigenza che ha portato certi calciatori. Certi errori vanno evitati".

Quindi, a tuo parere, che tipo di valutazioni verranno fatte sulla dirigenza? Credi che vedremo delle persone nuove in quel ruolo il prossimo anno?

"Non dico che bisogna cambiare, ma così come valuti un allenatore è corretto farlo anche con la dirigenza. Paratici ha fatto benissimo in questi anni, ma si deve aspirare a fare sempre di meglio. Questo è nel dna della Juventus. Dopo i primi anni di grandi colpi, come quello di Pogba a zero, forse c'è stata la volontà di sfruttare la forza della Juve sul mercato per invogliare calciatori non all'altezza. A mio parere non tutte le ciambelle sono uscite col buco, non mi piace fare nomi ma sicuramente ci aspettavamo qualcosa di più da Ramsey e da Rabiot anche se ha fatto bene in alcune partite. E chi indossa il bianconero deve sempre dare di più. Un errore è stato quello di lasciar partire Manduzkic che ci avrebbe fatto comodo in molte occasioni".

E numericamente, Mandzukic non è stato sostituito.

"Purtroppo non siamo riusciti a reperire un attaccante di livello, però vanno fatti i complimenti a Morata che ben si sta comportando in questa stagione. E' stato un po' discontinuo, ma è riuscito comunque a fornire grandi risposte in campo. Dicevo che la Juve non è forte in tutti i reparti, prima ho parlato del centrocampo ma anche in difesa ci sono Bonucci e Chiellini che stanno portando avanti la baracca con merito da oltre dieci anni. Gli anni passano anche per loro, ma per fortuna ci sono due giovani lì dietro come de Ligt e Demiral che stanno facendo molto bene".

Se Chiellini dovesse ritirarsi, come è la situazione?

"Non ho idea se Giorgio smetterà quest'anno, in condizione è sempre titolare con Bonucci perché sono difficili da sostituire. In difesa siamo messi bene, c'è Romero che sta facendo ottime cose all'Atalanta e non me lo farei affatto scappare. Bisogna guardare ad un vice Cuadrado, a sinistra non possiamo fare un'altra stagione senza il terzino poiché Alex Sandro ha fatto pochissime partite. Siamo in linea con quello che ci aspettavamo, la Juve sta cambiando pelle e si sta avviando verso il futuro".

La Juve che verrà, la Juve del futuro. Parlando dei nomi fatti, da Milik a Locatelli e Gosens, che ne pensi? Si dovrà ripartire da loro?

"I nomi fatti sono molto buoni, però non è semplice fare mercato in piena pandemia. Tutte le società si sono ritrovate in difficoltà, non sappiamo nemmeno quando comincerà nuovamente la vita normale. Per portare a casa Milik, Locatelli e Gosens ci vorrebbe un esborso importante, ma non solo la Juve li ha messi nel mirino. E poi c'è da considerare che se dovesse andar via Ronaldo, molti calciatori sarebbero meno invogliati a sceglierci".

Però c'è un reparto che dovrai rinforzare per forza, quello ad oggi è chiaramente il centrocampo.

"Torniamo sempre sul discorso centrocampo, che al momento non è brillantissimo. Il buon Danilo che sta facendo una stagione straordinaria è stato all'altezza anche in quel ruolo, Arthur è stato un po' frenato dagli infortuni e si è dovuto adattare ad un calcio diverso. Ha fatto un po' fatica, ma le sue prestazioni fanno capire che è un ottimo giocatore. Sicuramente c'è bisogno di altro, ma la crisi sta colpendo i club e i normali cittadini. Diciamo che i giocatori bravi non te li danno, dovrà essere brava la dirigenza ad acquistare dei giocatori funzionali per il proprio progetto".

Pensi che la Juve dovrà fare come il Bayern e prendere i migliori giocatori del campionato italiano?

"Siamo in ritardo su quello, perché la Bundesliga ha investito tanti anni fa per arrivare al livello di oggi a differenza nostra che non lo abbiamo mai fatto. La Juve è la più avanti in Italia, possiede l'U23 e una Primavera ricca di buoni talenti. Ma il discorso da fare sarebbe troppo lungo (sorride ndr)".

A proposito di Ronaldo, visto che lo hai citato, oggetto di discussione per critiche e un possibile addio anticipato. Da che parte stai?

"Io non capisco le critiche a Ronaldo, è un campione che a prescindere ci mette sempre tutto in campo. Può essere giù una partita, ma si rialza subito e segna a raffica come col Cagliari. Non va dimenticato il fatto che ci ha fatto vincere tante partite. Addio a fine stagione? Siamo fortunati ad averlo in rosa, teniamocelo stretto. Perché poi ce lo portano via e va a finire che lo rimpiangeremo pesantamente".

E Andrea Pirlo? Quale è il pensiero su di lui?

"L'allenatore è stato inizialmente una scommessa, ma sta dimostrando che sta percorrendo la strada giusta per far bene. Ha un buonissimo staff, conosco benissimo Igor e al di là dell'amicizia ho potuto constatare la sua grande preparazione a livello tecnico nell'esperienza che abbiamo condiviso ad Udine. E' un ottimo allenatore, quando mi ha detto che andava alla Juve ero felicissimo poiché così avrebbe dato una mano in più a Pirlo che è molto intelligente. Se si lascerà ancora aiutare di più, non potrà far altro che migliorare ancora".

Infine l'ultima battuta, la più attesa: la Juve può rimontare e ripetere un nuovo 5 maggio?

"Sarebbe veramente molto bello, anche se i punti sono tanti e l'Inter ha cominciato a pedalare. E' una squadra criticata per il gioco, ma chiudendosi e ripartendo riesce ad ottenere dei grandi risultati. Adesso che Antonio ha azzannato il mozzicone, di certo non lo mollerà proprio ora. Di certo, non è Hector Cuper. Noi per ora siamo terzi, c'è ancora davanti il Milan e bisogna pensare a scavalcarlo. Tutto dipenderà da chi arriverà con la miglior condizione fisica e mentale nelle partite finali. La mia Juve non aveva mai mollato, ha nel dna questa qualità, anche se non eravamo mai stati così lontani. Ma finché c'è la matematica e la speranza di vincere, bisogna crederci fino alla fine. Lo dovranno fare i tifosi, ma soprattutto questi ragazzi".

Si ringrazia Mark Iuliano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.