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Manfredini difende Dybala: "Lo stanno massacrando, ma ha già saputo zittire i suoi detrattori. Si sente messo in discussione". E aggiunge: "Juve? Rosa al pelo, sul campionato..."

10.11.2020 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Manfredini difende Dybala: "Lo stanno massacrando, ma ha già saputo zittire i suoi detrattori. Si sente messo in discussione". E aggiunge: "Juve? Rosa al pelo, sul campionato..."
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© foto di Giacomo Morini

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore delle giovanili bianconere, Christian Manfredini, per ritornare sul pareggio beffa dell'Olimpico e non solo:

A due giorni di distanza, nonostante la sosta per le nazionali, ripensare a quel pareggio brucia ancora.

"Sì, specialmente perché la Juventus ha dominato ed è stata superiore agli avversari. Questa è la verità, ma nel calcio devi poi portare a casa il risultato e non ci sei riuscito. Forse, qualche problema c'è ancora in questa squadra. Bisogna fare i complimenti alla Lazio, per la bravura di riprenderla sempre alla fine, e a Caicedo che è stato bravissimo a trasformare in gol l'unico tiro vero in porta del match".

Sei d'accordo con chi ha messo Dybala sul banco degli imputati per quel pallone perso a quindici secondi dalla fine?

"Non si può dare la colpa soltanto a Dybala, è eccessiva questa accusa nei suoi confronti. E' vero che lui non ha saputo gestire un pallone che si è rivelato sanguinoso, ma altrettanto bisogna dire che né Bentancur né l'altro giocatore bianconero sono stati in grado di fermare Correa e si sono fatti saltare piuttosto facilmente. Purtroppo sono situazioni nel calcio che possono capitare, siamo solo alla settima giornata e Pirlo è ancora all'inizio. Mi sembra ci sia un leggero appagamento, la Juve è ancora un cantiere aperto ancora in evoluzione. Ma non c'è la necessità di crocifiggerla così tanto".

Forse i due punti persi che pesano di più sono con Crotone e Verona.

"No, pesano anche quelli con la Lazio. Bisogna esser sinceri, perché la Lazio l'ha pareggiata all'ultimo secondo e non a dieci dalla fine. E, come dicevo, con un unico tiro in porta in cui la difesa della Juve non è stata all'altezza. Però bisogna salvare la prestazione".

Credi che siano mancati dei giocatori cardine in quella zona di campo? Penso alle assenze di de Ligt e Chiellini, ma anche quella di Chiesa che non è stata ben coperta dal pur giovane promettente Frabotta.

"La Juve possiede giocatori qualitativamente all'altezza sia in campo che in panchina, non è una questione di coperta corta. Non ci dimentichiamo che Dybala ha cominciato dalla panchina, ora lo stanno massacrando ma meno di tre mesi fa è stato nominato il miglior giocatore della Serie A. E' uno dei talenti insieme a Ronaldo più forti che abbiamo in Italia, anche l'anno scorso era partito male e già leggevo di sirene estere per lui. Poi, grazie al suo talento e alla continuità delle prestazioni, ha saputo zittire i suoi detrattori. Paulo deve avere il tempo e lo spazio che merita".

Le critiche a Dybala, però, sembrano arrivare più per l'atteggiamento che per il suo comportamento in campo. 

"Capisco che a quei livelli il contratto sia importante, ma non è questo il problema. Da ex calciatore potrebbe sentirsi infastidito di sentirsi nuovamente in discussione, lui che ha un suo status nella Juventus e forse non trova giusto che deve dimostrare sempre di essere bravo anche quando non è nella giusta condizione".

Ritornando al discorso coperta corta, quando la Juve ritroverà tutti i suoi effettivi sarà completa così o manca sempre qualcosa?

"Secondo me gli investimenti vanno fatti quando è il momento giusto per farli, purtroppo la pandemia ha limitato molto le società di calcio a livello economico. E' davvero molto forte anche se alcuni giocatori oggi non sono in completa forma, a livello di rosa forse è al pelo. Citavamo Dybala ma anche Bernardeschi, ad esempio non lo è, lo vedo molto indietro di condizione e si deve ritrovare. Cuadrado è stato il migliore, però continuo a sostenere che sia meglio vederlo sempre in avanti. Perchè quando deve difendere non riesce mai ad esser efficace come in fase offensiva. Forse ci vorrebbe qualche rincalzo in più, chi metti al posto di Chiesa? E al posto di Dybala? Non cito Ronaldo perché è insostituibile".

A proposito, alla luce di quanto visto giudichi sempre la Juventus la favorita per il titolo?

"Assolutamente, la Juventus è sempre la favorita perché è campione in carica e nessuna delle sue competitor è una squadra finita. Così come i bianconeri, anche le altre sono ancora in costruzione. L'Inter, ad esempio, non è mai continua, la Roma sta dimostrando di farcela, Napoli, Milan e Lazio sono lì. Ogni anno che passa il gap si riduce, il calcio è fatto di cicli e per forza di cose la Juve prima o poi dovrà cedere il passo".

Come giudichi il lavoro di Andrea Pirlo? Credi abbia letto male la partita di Roma?

"L'allenatore non è mai da solo, ci sono tante figure di riferimento come il vice, il tattico o il collaboratore. I cambi decisi non sono da leggere come inesperienza di Pirlo, a volte i cambi bene e altre no. Quando Ronaldo non ce l'ha più fatta per infortunio, dalla panchina è entrato Dybala e non Manfredini. Questo per dire che seppur in condizioni non ottimali, è stato inserito un gran giocatore. E purtroppo non ha reso come voleva".

A Bernardeschi che cosa conviene fare?

"Deve cercare di capire se può rilanciarsi o meno, per far capire il valore che possiede è stato convocato in nazionale. Federico dovrebbe giocare di più, sicuramente potrebbe trovare maggior spazio altrove anche se giocare nella Juventus è molto allettante in quanto c'è più facilità di vincere. Quando giochi meno hai bisogno di ritrovare fiducia, ma non so se possiede lo spazio per poterlo fare. Già quando sei all'interno di una schiacciasassi è difficile farsi vedere, figuriamoci in una Juventus dove entri venti minuti e sbagli le giocate più importanti. E diventa molto difficile quando ricevi in continuazione critiche su critiche. Oggi difficilmente potrà fare più partite di fila, se vuole continuità di gioco deve cambiare".

Si ringrazia Christian Manfredini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.