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Luigi Maifredi: "Il campionato potrebbe decidersi all'ultima giornata. Il tifoso bianconero vuole la Champions. Dybala? Non incide più, è bloccato da qualcosa che non sappiamo"

04.05.2018 16:40 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Luigi Maifredi: "Il campionato potrebbe decidersi all'ultima giornata. Il tifoso bianconero vuole la Champions. Dybala? Non incide più, è bloccato da qualcosa che non sappiamo"
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© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore di Juventus e Bologna, Luigi Maifredi, per parlare del match e non solo:

Quali sono le sensazioni su Juventus-Bologna?

"E' una sfida per modo di dire, perchè sono due realtà differenti a confronto: la Juventus sta lottando per vincere il settimo scudetto consecutivo mentre il Bologna ha fatto un campionato anonimo trascorso sempre a metà classifica. Le motivazioni tra le due compagini sono molto ben diverse".

Può essere più una sfida trappola per la Juventus perchè è quella che ha più da perdere?

"No, non credo che la Juventus si lascerà sfuggire una occasione del genere. Dopo aver quasi perso il campionato a 3' dalla fine contro l'Inter trovando una vittoria di carattere, la squadra di Allegri vorrà sfruttare senz'altro questo match".

Juventus e Napoli sarano protagoniste di due sfide interne con il già citato Bologna e il Torino. Secondo lei il campionato sarà deciso in questo week-end oppure i verdetti arriveranno nel prossimo quando le due squadre avranno due trasferte insidiose a Roma e Genova?

"Secondo me potrebbe decidersi anche all'ultima giornata, quando la Juventus riceverà il Verona. Il Napoli proverà a lottare fino alla fine, perchè se mollerà adesso non farà una bellissima figura. Credo che a seguito della delusione ci sarà un po' d'orgoglio per salvar la faccia. Troppo entusiasmo? Qualsiasi tifoso partenopeo, sul 2-1 dell'Inter, aveva già pronta la bottiglia in mano per festeggiare. La mazzata tremenda è avvenuta con la rimonta della Juventus che obbligava il Napoli a far risultato pieno a Firenze".

Come ha interpretato la vittoria della Juventus contro l'Inter? Poc'anzi parlava di vittoria di carattere, ma comunque i bianconeri sono stati inferiori per temperamento e grinta rispetto al loro avversario con l'uomo in meno.

"Ci sono cause particolari particolari, non ultimo l'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti, che togliendo Icardi e Rafinha ha agevolato la vittoria della Juventus. 'O la va, o la spacca', i bianconeri si son detti questo perchè era indifferente perdere con un gol o due di scarto. Più che carattere, era disperazione".

Come giudica l'operato di Allegri?

"Allegri è quel tecnico che dice di preferire i fatti alle parole. Ha vinto 3 campionati e 3 coppe Italia, potrebbe arricchire ancor di più il palmares. Per il tifoso non è un pugno in faccia vincere nuovamente in Italia, ma adesso vogliono la Champions League. Punto".

Ma quindi come si può vincere la Champions League? Qualcuno dice di comprare dei top player, qualcun altro afferma invece di cambiare stile di gioco. Quale è la sua ricetta?

"I giocatori della Juventus sono di livello internazionale, ma nella sua rosa ci sono quelli forti e quelli bravi. A mio avviso ci deve essere un rimpasto fatto non in maniera drammatica, cederne 4 o 5 per comprarne almeno 6 o 7 buoni di cui 3 top. De Sciglio e Bernardeschi il prossimo anno saranno più forti, perchè dopo un anno di ambientamento si saranno completamente calati nella parte".

Il primo passo potrebbe esser la cessione di Dybala?

"Queste considerazioni vanno fatte dalla società tenendo conto del desiderio dell'allenatore. A me piace molto Emre Can, insieme a lui ci vorrebbe qualcun altro di quel livello a centrocampo. Nomi? Milinkovic Savic, se andasse via dalla Lazio, bisognerebbe andarlo a prendere subito in macchina a Roma. Un altro è quello di Momo Salah, quando lo vedo giocare nel Liverpool penso sempre il perchè la Juventus non abbia provato ad acquistarlo".

Che cosa sta succedendo al numero 10 bianconero?

"Quando il cervello non è sgombro, non riesci a svolgere al meglio la tua professione. Ad inizio stagione era in lizza con Messi e Ronaldo per concorrere al Pallone D'Oro mentre ora non incide più. E lo dico da suo estimatore. Mi vien da ridere a pensare che con l'Inter gli hanno attribuito il merito di aver fatto il cross per il gol di Higuain. Prima da fuoriclasse riusciva a risolvere la partita, attualmente invece perde il pallone più semplice. Un grande giocatore riesce in qualsiasi modulo a trovare lo spazio per mettersi in evidenza, ma oggi probabilmente è bloccato da un qualcosa che non sappiamo. Non lo sa nemmeno Allegri che vorrebbe sfruttare al massimo le sue potenzialità ma non ci riesce". 

Tornando al mister bianconero, ha una filosofia molto diversa dalla sua.

"La mia Juve giocava bene, vinse 5-0 col Parma e con la Roma e diede anche 4 gol all'Inter. Pensavo fosse un campionato di transizione, ma alla Juve non esistono. E' l'unico sbaglio che ho fatto in questa società, perchè per vincere subito dovevo acquistare il terzo straniero che era il brasiliano Dunga. Il mio pensiero era quello che le mie squadre dovevano giocar bene e guadagnare il risultato attraverso questo. Altri, come Allegri, preferiscono vincere pur non praticando un bel gioco. E alla fine conta chi ci riesce, quindi ha ragione da vendere".

Tra Allegri e Sarri, lei è molto più simile al secondo.

"E' Sarri che è più simile a me, perchè sta allenando in Serie A dopo di me. Ha dato qualche correttivo al 4-3-3 che proponevo, può contare su due esterni che sono più attaccanti dei miei. L'obiettivo è quello di arrivare nella trequarti avversaria per sfruttare il reparto offensivo".

Si ringrazia Luigi Maifredi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.