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Giulia Rizzon (Como Women): "Esordio col botto, ma non c'è nessun timore. Juve? Speriamo di vederla sempre più in alto in Europa"

27.08.2022 11:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Giulia Rizzon (Como Women): "Esordio col botto, ma non c'è nessun timore. Juve? Speriamo di vederla sempre più in alto in Europa"
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© foto di FABRIZIO CUSA

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il capitano della squadra femminile del Como, Giulia Rizzon, per parlare approfonditamente del match con la Juventus Women e non solo:

Come esordio, forse, il Como non poteva augurarsi di meglio. O sbaglio?

"Meglio di così non poteva capitare, perché tra poche ore affronteremo la miglior squadra italiana che in Europa sta facendo passi da gigante".

In che modo avete preparato questo match?

"Abbiamo preparato questo match come normalmente facciamo per la prima di campionato, ma è chiaro che affrontare la Juventus è una carica maggiore. Sarà la nostra prima in casa, a Seregno, sono molto contenta di giocare lì. Cercheremo di fare del nostro meglio".

Dunque non c'è un timore reverenziale nei confronti delle campionesse d'Italia?

"Aver timore significa non riuscire a dare il massimo, ma per la Juventus nutriamo grandissimo rispetto. Non abbiamo nulla da perdere, per questo potremo giocare anche meglio. Sicuramente non saranno queste le partite da vincere, non posso nascondermi dietro questo, però questo test sarà utile e importante per noi in vista del futuro. Si può imparare davvero tanto".

La Juventus, a tuo avviso, può arrivare un po' stanca alla sfida?

"Non guardo tanto l'avversario che andremo ad affrontare, vorrei focalizzarmi su di noi e sul nostro gioco che può risaltare le qualità di tutte le calciatrici che scenderanno in campo. Se il nostro avversario è stanco non ci riguarda, non ci soffermiamo su queste cose. Siamo concentrate su di noi".

Da difensore, però, credo ti sia soffermata su Girelli, Bonansea, Bonfantini e tutte le altre attaccanti bianconere.

"Sì quello sì, ci siamo soffermate molto per capire bene come fermare i loro attacchi. Il nostro intento sarà quello di esaltare meno le loro qualità, il nostro tipo di gioco non cambierà in base all'avversario che ci troveremo di fronte. Nella rosa della Juventus non sono presenti giocatrici di Serie A e Serie B, onestamente cambia poco visto che sono tutte di livello molto alto".

Non è la prima volta che le affronterai da avversaria, ma con qualcuna di loro ci hai giocato anche in nazionale?

"Più che con l'Italia, molte di loro le ho affrontate con il Mozzanica. Tra l'altro, la prima gara ufficiale della Juventus femminile è stata proprio contro il Mozzanica e quel campionato lo giocammo davvero molto bene. Essendo scaramantica, speriamo possa ripetersi tutto questo".

Da quel giorno di cinque anni fa ad oggi, quanto è cambiato il vostro avversario?

"Era partita come tutte le altre, ma fin da subito si capiva potesse avere qualcosa in più. La Juve è riuscita a centrare tutti gli obiettivi in ambito nazionale, affermandosi come la squadra più forte della nostra Serie A. L'aspetto più importante riguarda l'arrivo di calciatrici straniere da squadre top in Europa, questo aiuta a rendere il nostro campionato più competitivo. Questa sarà una grande crescita anche in Europa, l'augurio sarà quello di vederla sempre più in alto in modo che possa rappresentare ancor meglio il nostro paese".

Sarà la prima da professioniste per tutte voi, ci puoi raccontare che cosa cambierà e quali sono le aspettative legate a tutto ciò?

"A livello di impegno e soddisfazioni, che puoi toglierti all'interno del campionato e dell'organizzazione, non è cambiato più di tanto, è un giorno come un altro in quanto siamo pronte ad affrontare la nuova sfida. Questo sarà l'anno zero di un percorso molto lungo, in cui avremo senz'altro più diritti e tutele. Mi auguro che quest'effetto venga portato avanti nel corso degli anni, così le calciatrici più giovani possono aspirare ad avere un futuro più roseo e concreto di quello che avevamo noi alla loro età. Per quelli della mia generazione era un sogno quasi irrealizzabile, invece tutto questo consentirà loro di avere un lavoro e di poter crescere sotto tutti i punti di vista. Per me è la conclusione di un tragitto che non è stato semplice da affrontare".

Si ringrazia Giulia Rizzon e l'addetto stampa del Como, Angelo Frusciante, per la realizzazione di questa intervista.