Gino Stacchini: "Siamo a terra con le gomme bucate, questa Juve non è grande. Pirlo? Sta facendo fin troppo. Sulla Champions..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex ala bianconera dal 1955 al 1967, Gino Stacchini, per parlare del pari con la Fiorentina e non solo:

Un pareggio che non accontenta nessuno, quale è il tuo giudizio sulla sfida del "Franchi"?

"Siamo a terra con le gomme bucate. Ha fatto qualcosina in più nella ripresa, ma di certo non possiamo parlare di grande squadra. Questa Juve non lo è affatto".

Hai avuto la sensazione, dopo il pareggio di Morata, che la Juve potesse vincere a Firenze?

"Onestamente no, da due anni a questa parte non è più la Juve di sempre. E' una squadra a cui manca costanza, è troppo imprevedibile perché può giocar bene e male nello stesso momento. Lo scorso anno ci avevano buttato dietro il titolo, questa volta non siamo riusciti nemmeno ad arrivare vicini a conquistarlo". 

Un anno storto può capitare a tutti, ma questa è una squadra così da buttare?

"Ad eccezione di qualche giocatore, la squadra è totalmente da rifare. Il nostro centrocampo era l'eccellenza con Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba, ora chi abbiamo? Bentancur, Ramsey e Rabiot? Loro non sono giocatori da Juve. In più I dirigenti li vedo parecchio in confusione, sembra abbiano perso la testa. I soldi non ci sono e il bilancio piange". 

Quante sono le colpe di Pirlo in tutto questo?

"Anche con un altro allenatore, la Juve sarebbe in queste condizioni. La colpa non è sua, Pirlo sta facendo fin troppo. I tifosi devono sempre trovare un capro espiatorio, quando ero a Padova ricordo che Galderisi giocò male un match e lo continuavo a richiamare. Lo volevo sostituire, ma lo lasciai in campo. Semplicemente perché mi resi conto che valeva più di quelli che c'erano in panchina".

Senza conoscere il risultato del Napoli e del Milan, questa squadra si può qualificare in Champions?

"Sicuramente è difficile perché non sta giocando un buon calcio, in più siamo in uno stato confusionale da cui sembra esser difficile uscirne bene. Ai miei amici dicevo che sarebbe stato difficile raggiungere il secondo posto, ma non immaginavo una situazione del genere per il quarto posto. Se dovesse fallire la qualificazione, ai miei tempi si diceva 'tempi duri per i troppo buoni'".

Si ringrazia Gino Stacchini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.