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Giancarlo Tronchetti (Ag. Olivieri): "Gattuso innamorato di lui, ma la Juve ci ha dato garanzie. Ci auguriamo che Marco venga riscattato. Su Pjaca..."

05.02.2018 20:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Giancarlo Tronchetti (Ag. Olivieri): "Gattuso innamorato di lui, ma la Juve ci ha dato garanzie. Ci auguriamo che Marco venga riscattato. Su Pjaca..."
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La Juventus ha vissuto ieri una magnifica domenica dai due volti: il 7-0 degli uomini al Sassuolo e il 3-0 della femminile all'Atalanta Mozzanica hanno riscattato la sconfitta della Primavera a Roma. Chi si è messo particolarmente in luce in quell'incontro è stato Marco Olivieri, che con la rete dell'illusorio 1-0 è arrivato al decimo centro in campionato. E la nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, Giancarlo Tronchetti, che ai nostri microfoni sottolinea che "il ragazzo è assistito dalla società Green Soccer gestita da me e l'ex calciatore Vittorio Tosto".

Come stai giudicando la sua stagione in Primavera?

"Siamo molto contenti di quello che sta facendo con la Juventus., specialmente perchè quest'anno sta giocando come prima punta e non come esterno che è il ruolo che aveva sempre svolto. E' un ragazzo che possiede grandi qualità morali, ha fame e molta voglia di continuare a far bene da qui al termine della stagione".

La formula con cui è arrivato dall'Empoli è il prestito secco. E' corretto?

"Sì, lui è in prestito secco dall'Empoli che ha degli ottimi rapporti con la Juventus. Le due società hanno in comune diversi giocatori (Jakupovic, Montaperto, Untersee ndr), i rapporti sono buoni da più di vent'anni e torneranno a parlarsi al momento più opportuno. Se la Juve ha intenzione di riscattarlo, non credo esistano problemi. Noi siamo fiduciosi, ci auguriamo che il trasferimento definitivo possa andare in porto".

Ci confermi il retroscena che il ragazzo piaceva tanto al Milan e al suo allenatore Gattuso?

"Per noi è stata una sorpresa, in estate ci sono pervenute due offerte importanti dal Milan e dal Sassuolo. I rossoneri erano in prima fila, il suo mister Gattuso era innamorato in particolare di Marco e lo voleva portare in Primavera. Le due società si sono parlate ma non si sono trovate d'accordo, noi abbiamo saputo negli ultimi giorni di mercato che lo voleva la Juventus e abbiamo parlato con Cherubini, che ci ha tranquillizzato e ci ha dato garanzie per un possibile acquisto".

Ad Empoli non si trovava bene?

"Il ragazzo aveva bisogno di cambiare aria. La Primavera 2, per lui, era molto penalizzante e non riusciva a trovare spazio in Serie B per una strategia diversa da parte dell'Empoli. Fortunatamente è arrivata l'occasione della Juventus, ha creduto in Marco e gli permette di continuare ad ambire la convocazione nelle nazionali giovanili".

Appena ha saputo della Juventus, quale reazione ha avuto?

"La Juventus è uno dei club più importanti del mondo, a lui serviva a livello caratteriale giocare in un ambiente così stimolante e competitivo. Da piccolino è sempre stato un po' birichino (sorride ndr), aveva bisogno di una società con una rigidità tale da permettergli di crescere da questo punto di vista. E' un ragazzo umile, perbene, non si è montato la testa. E' come quando aveva quattordici anni, non è cambiato come tanti suoi coetanei".

Ti ha raccontato qualcosa di Dal Canto e dei suoi compagni?

"Conosceva mister Dal Canto perchè era stato il suo mister in nazionale e ad Empoli, oltre allo scouting deve ringraziare anche lui se è arrivato alla Juve. Il tecnico è molto preparato e soprattutto non regala nulla a nessuno, infatti lo scorso anno lo ha tenuto fuori quando Marco non giocava bene. Lui si trova bene a Torino, è un grandissimo tifoso dell'Ascoli e spera di poter giocare con la squadra marchigiana a fine carriera".

In Primavera ha avuto la possibilità di giocare con Marko Pjaca. Ti ha parlato di lui?

"Mi ha parlato di un ragazzo molto umile con cui si trovava a meraviglia in campo, è molto disponibile e non ha fatto mai percepire la sua netta superiorità. Non è così scontato, perchè spesso chi va in Primavera gioca svogliato e non si rende molto simpatico. Invece mi ha parlato benissimo di Pjaca, lo ha aiutato in alcuni frangenti sui movimenti e le posizioni in campo".

Si ringrazia Giancarlo Tronchetti per la sua disponibilità in occasione di questa intervista.