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Evelina Christillin: "Delusa dal derby, troppe parole e pochi fatti. Pirlo? I conti si fanno sempre alla fine. Sulla cena proibita, Allegri e il Napoli..."

05.04.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Evelina Christillin: "Delusa dal derby, troppe parole e pochi fatti. Pirlo? I conti si fanno sempre alla fine. Sulla cena proibita, Allegri e il Napoli..."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

"Ho assistito alla partita in compagnia di due amici, nel pieno rispetto delle regole e distanziati. Le aspettative iniziali erano altissime, l'umore alla fine piuttosto basso. Mi aspettavo una reazione molto più gagliarda rispetto a come ci eravamo lasciati prima della sosta, ma invece ci sono stati molti errori e poca concentrazione. Salverei solo Cuadrado, Chiesa e Ronaldo". Pensieri e parole di Eveline Christillin, manager torinese membro aggiuntivo Uefa del consiglio Fifa - nonché tifosissima doc bianconera -, intercettata telefonicamente, in esclusiva, parlare della sua Juventus e non solo: 

Anche Pirlo, nel post partita, sottolineava proprio la grande disattenzione di alcuni giocatori nel derby.

"Sì, l'errore di Kulusevski è proprio stata una mancanza di concentrazione. Szczesny ci ha salvato nel finale con due parate notevoli, altrimenti il Torino avrebbe vinto il derby. Il 2-2 gratifica più i padroni di casa che hanno tirato fuori il loro 'cuore granata', a differenza nostra che una vittoria ci avrebbe avvicinati in maniera più tranquilla alla sfida col Napoli. E invece abbiamo fatto un punto in due partite con squadre di bassa classifica".

Troppe parole e meno fatti? E' un po' questo il titolo della sua disamina. Anche perché i giocatori, troppo spesso, sui social network esprimono dei pensieri che poi in campo non si vedono affatto.

"Grazie al cielo mi risparmio la parte dei social network, però mi viene riportato ugualmente ciò che succede. Ci vorrebbe un po' più di discrezione, impegno e dedizione, in effetti bisognerebbe stare più attivi e concentrati in campo e non sulla tastiera. La cena proibita non ha giovato né alla squadra né a noi tifosi, l'impressione è che la passione per la maglia sia ormai un concetto sorpassato per alcuni. Ci aspettavamo più responsabilità".

E' d'accordo con le sanzioni previste dai bianconeri?

"Assolutamente sì, la speranza è che venga toccato di più il portafoglio. Ho letto dei centomila euro a testa di multa, ma non è una notizia ancora confermata. La speranza è che venga data una bella lezione, dovrebbero essere grandi e maturi per sapere queste cose. Dybala, poi, è testimonial della Regione per quanto riguarda il 'Covid-19', le scuse sui social sono meglio di niente ma doveva essere più responsabile".

Come sta vivendo l'attesa che precede la sfida con il Napoli?

"E' un appuntamento che diventa fondamentale, l'Atalanta ci ha superati e il Napoli ci ha raggiunti a quota 56. Penso che bisognerà sempre ringraziare la Juventus per quanto ci ha fatto vivere in questo decennio, la gratitudine e l'apprezzamento non dovrà mai venir meno. Ma cadere dal nono piano fa più male che cadere dal primo. E' stato un grande dispiacere uscire con il Porto, squadra alla portata e non del valore del Bayern, si può anche perdere per carità ma preferirei che si parlasse di più del campo. Quest'anno ci sono stati troppi pettegolezzi e polemiche su situazioni accadute fuori, come quella di Suarez".

Se col Napoli dovesse andar male, si aspetta un cambio in corsa in panchina?

"Non ho nessuna informazione di nessun genere, per cui posso rispondere come una tifosa qualunque. La scelta di Pirlo è stata del presidente, che in quella rovente giornata di agosto decise di promuovere l'allenatore dell'U23 al timone della prima squadra. Se ci sarà una rifondazione da fare, bisognerà avere una continuità almeno in quello. Non so quale è il pensiero di Andrea in questo momento, ma i conti come sempre andranno fatti a fine stagione. Questa è la mia idea. Gli obiettivi sono due: la finale di Coppa Italia e la qualificazione in Champions, poi si tireranno le somme un po' come successo a Sarri che, comunque, aveva vinto uno scudetto".

In più di una circostanza, ha sempre espresso delle belle parole nei confronti di Massimiliano Allegri. Sentirlo nuovamente accostato alla panchina della Juve, le ha strappato un sorriso?

"Certo, è un amico e un grandissimo allenatore, Non credo che un incontro a Forte dei Marmi sia di per sé una decisione già presa, è un'ottima persona ma questo non vuol dire a danno di Pirlo se dovesse raggiungere l'obiettivo della Coppa Italia e della Champions. Lo auguro a lui e a tutti noi tifosi".

La rifondazione di cui si parlava prima dovrà passare per certi giocatori come de Ligt e Cuadrado.

"Lui è un giocatore fondamentale, si sente sempre la sua assenza. de Ligt è molto giovane, fa degli svarioni dovuti all'inesperienza, ma è un giocatore assolutamente ineccepibile. La famosa storia per cui mi dispiace è quella di Dybala, dipendesse da me troverei il modo di investire nuovamente su questo giocatore dalla classe nota. Al di là delle esuberanze notturne, cercherei di capire che gli passa per la testa".

E su Ronaldo, quale è il suo pensiero?

"Non è neanche da discuterne. Ha fatto una marea di gol, per me deve assolutamente rimanere. Chiaramente dipenderà tutto dalla sua volontà. Sul centrocampo bisognerà vedere, molti dei giocatori sono arrivati a zero e a livello economico sarebbero operazioni vantaggiose ma gli ingaggi esosi li rendono difficili da piazzare. Tenendo presente quali sono i dati dell'ultimo bilancio della Juve, non è che ci si può permettere di fare grandi spese".

Si ringrazia Evelina Christillin per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.