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Diego: "Nutro grande affetto e rispetto per la Juve, con CR7 può vincere tutto. Bayern o Real? No, sceglierei di nuovo i bianconeri. Su Chiellini, Alex Sandro e Flamengo..."

31.07.2018 12:40 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Diego: "Nutro grande affetto e rispetto per la Juve, con CR7 può vincere tutto. Bayern o Real? No, sceglierei di nuovo i bianconeri. Su Chiellini, Alex Sandro e Flamengo..."
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© foto di Alberto Fornasari

Nel maggio del 2009, a seguito di una trattativa intercorsa nei mesi antecedenti, la Juventus riuscì a strappare alla concorrenza delle più quotate Real Madrid e Bayern Monaco il calciatore Diego Ribas Da Cunha che era reduce da una grandissima stagione al Werder Brema. I suoi primi segnali in campo furono ottimi: assist pennellato a Iaquinta nella prima giornata col Chievo, due magnifici gol realizzati a Roma che servirono per vincere il match. I dirigenti bianconeri gongolavano e pensavano di aver fatto l'affare del secolo. E, invece, le sue grandi prestazioni non si ripeterono e il talento brasiliano non riuscì più ad emergere alternando grandi ombre a pochi sprazzi di luce. Attuale numero 10 del Flamengo, la nostra redazione lo ha contattato per parlare di Juventus e non solo:

Come sta procedendo la tua esperienza al Flamengo? Pensi che in questo periodo puoi confrontare il calcio brasiliano con quello europeo?

"La mia esperienza è eccellente, ha superato le mie aspettative. Ho trovato il Flamengo in un momento molto positivo, il club è ben strutturato fisicamente e finanziariamente. Certamente questo mi ha aiutato molto nella scelta e nel riadattamento al calcio brasiliano. E' tutto perfetto, ora sto vivendo uno dei momenti più felici della mia carriera all'interno del più grande club del Brasile. Il calcio brasiliano in generale si è evoluto, ma ci sono ancora alcune cose da migliorare se lo confrontiamo con l'Europa. Ad esempio, ci sono molti viaggi da sostenere tra una trasferta e un'altra e questo spesso influisce sulle prestazioni e la qualità del gioco. Nel complesso, siamo cresciuti molto. Specialmente il Flamengo. È un piacere indossare questa maglia e far parte di questa squadra".

Dopo l'esperienza al Fenerbache, come mai hai pensato di tornare in Brasile?

"Giocare con questa maglia era un sogno nel cassetto. La loro proposta è arrivata al momento giusto e non ci ho pensato due volte ad accettare. Dopo 12 anni di assenza ho pensato che fosse questo il momento ideale per tornare qui. Tutto è andato bene nella trattativa e oggi sono molto felice a questo punto della mia carriera".

Presto inizierà una nuova stagione in Italia. Stai ancora seguendo la Juventus? C'era quella mentalità vincente anche ai tuoi tempi?

"Sì, seguo la Juventus ogni volta che posso. Nutro grande affetto e rispetto per questo club che ha sempre avuto una mentalità vincente. È uno dei più grandi d'Europa e del mondo. La differenza rispetto all'anno in cui ci ho giocato è che oggi, certamente, ha una squadra più forte. Avevamo una rosa composta da giocatori eccellenti, ma non siamo riusciti a formare una squadra forte per vincere come sta succedendo ora. La vittoria si ottiene nel tempo e per far sì che avvenga ci vuole costanza negli allenamenti. Posso dire che la Juventus sta vivendo uno dei momenti migliori della sua storia e sono molto felice di questo".

Questa Juve gioca diversamente dalla tua. Cosa ti piace di più di questa squadra? 

"Ai miei tempi hanno provato a cambiare un po' il modo di giocare, eliminando le due linee di quattro e i due attaccanti davanti. Hanno cercato di mettere un trequartista nel mezzo, un giocatore offensivo per intenderci. A volte funzionava e in altre occasioni no. La Juventus di oggi ha un modo ben definito di giocare. Difende molto bene e sviluppa molto bene le azioni d'attacco. Mi piace vedere il loro gioco".

Dopo l'acquisto di Cristiano Ronaldo e il possibile ritorno di Bonucci, la Juventus è ora accreditata dalla stampa per vincere qualsiasi titolo. In Italia chi potrebbe essere la rivale della Vecchia Signora?

"Sicuramente è ancora più forte, può vincere tutto ma ovviamente c'è concorrenza in Italia. Roma e Napoli, ad esempio, sono molto forti. Io penso che se la Juventus dovesse continuare a giocare come ha sempre fatto - ora potrà contare su uno dei più forti giocatori al mondo come CR7 -, la tendenza sarà quella di rimanere al primo posto e di vincere nuovamente il campionato".

Cosa pensi del nuovo capitano di Chiellini?

"Penso che sia la persona giusta per essere il capitano della squadra. E' un atleta esemplare, un gran professionista e lui è il volto della Juventus".

Come vedi i brasiliani Douglas Costa e Alex Sandro? Pensi che Alex Sandro dovrebbe trasferirsi in Inghilterra o in Francia per avere una carriera migliore?

"Douglas Costa è arrivato molto bene al club. È un atleta eccezionale, uno dei più importanti della squadra. Anche Alex Sandro è un grande giocatore. La decisione di continuare o meno alla Juventus è sua e non spetta a me commentare. Io posso semplicemente rispondere che se continuerà con questi colori rimarrà ad alti livelli, perché si trova in uno dei club più grandi al mondo e giocando bene beneficerà di grande visibilità".

Sei arrivato molto giovane in Italia. Quali difficoltà hai incontrato? Forse il cambio di ruolo in un campionato diverso da quello tedesco hanno condizionato le tue prestazioni?

"Arrivai in un nuovo campionato ma avevo già un gran bagaglio e non ero privo d'esperienza. La difficoltà era dovuta al fatto che la squadra non andasse bene. Ricordo il cambiamento di allenatore (da Ferrara a Zaccheroni ndr) e le cose non hanno funzionato nonostante la rosa e i dirigenti fossero all'altezza. Non siamo stati in grado di costruire, insieme, una squadra che fosse capace di realizzare un grande risultato. Alla fine, questo ha finito per fare la differenza. Ad ogni modo, è stato un grande piacere lavorare con atleti di alto livello e indossare la maglia del club".

Nella tua carriera sei riuscito a vincere i titoli che ti eri prefissato. Se potessi tornare indietro, c'è qualcosa che cambieresti nella tua esperienza alla Juventus? Hai dichiarato qualche tempo fa di averla preferita a grandi club come Real e Bayern. 

"No, non cambierei quasi nulla nelle mie decisioni. Proprio come in Flamengo, ho sempre sognato di giocare nella Juventus. Quale atleta brasiliano non vorrebbe giocare per questo fantastico club? Le proposte avute le rifiuterei ugualmente. Ho avuto contatti con la Juve per molto tempo, il che mi ha dato molta fiducia. Ogni volta che l'ho vista in campo, ero convinto ed interessato a difendere questi colori. Farei tutto di nuovo e non ho dubbi su questo. L'unica cosa che farei diversamente, forse, è stato il momento in cui ho lasciato il club. Sarebbe, forse, stato meglio fare un'altra stagione. Ma ciò non cancella il buon ricordo che conservo".

Si ringraziano Diego Ribas da Cunha e l'addetto stampa del Flamengo, Marcelo Caveirinha, per la disponibilità a questa intervista.