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Darko Kovacevic: "Con la Lazio partita da 50 e 50, ma spero nella Juve. Il trio d'attacco di oggi come il mio. Pirlo? Tranquillo come Zidane. Si toglierà molte soddisfazioni"

06.11.2020 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Darko Kovacevic: "Con la Lazio partita da 50 e 50, ma spero nella Juve. Il trio d'attacco di oggi come il mio. Pirlo? Tranquillo come Zidane. Si toglierà molte soddisfazioni"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, uno dei doppi ex di Lazio-Juventus, Darko Kovacevic, per parlare approfonditamente dell'incontro e non solo:

I quattro gol segnati nelle ultime due sfide potranno aiutare a superare la falsa partenza avuta dalla Juventus nei primi incontri?

"Sì, lo penso assolutamente. Vincere aiuta a vincere, dico sempre che Ronaldo significa davvero molto per questa squadra. E' come se partissi dall'1-0 in tuo favore, perché nel momento in cui lo vedi in campo hai sempre la sensazione che possa esser decisivo per la sua squadra. Gli ultimi risultati positivi conseguiti aiuteranno la Juventus ad avere più fiducia nei propri mezzi".

Ti aspettavi che i bianconeri potessero capitolare in Champions con il Barcellona e, nella stessa maniera, perder punti preziosi in campionato?

"Perdere con il Barcellona non è del tutto strano, è uno dei migliori club al mondo con giocatori di livello assoluto. La sconfitta fa parte del mondo del calcio, l'importante è esser ripartiti con due vittorie. Anche se in questo gruppo ci sono molti giovani che non si sono ancora integrati del tutto, la Juve partecipa sempre per vincere. Sono sicuro che con il tempo verranno fuori le giuste alchimie".

Che cosa pensi delle idee di gioco di Andrea Pirlo?

"Per quel che ho visto, giudico molto positive le idee messe in mostra da Andrea Pirlo. La dirigenza bianconera lo ha ritenuto all'altezza di questo compito, altrimenti non sarebbe mai stato scelto per uno dei club migliori al mondo. Sono convinto che potrà togliersi molte soddisfazioni su questa panchina".

Quindi potrà seguire il percorso tracciato da Conte e Zidane, due allenatori vincenti che conosci molto bene?

"Ogni allenatore possiede il proprio stile, è difficile poter fare dei paragoni tecnici. Sicuramente, ad oggi, rivedo in Pirlo la stessa tranquillita di Zizou, e questo è molto importante quando alleni un gruppo di campioni".

Domandone da un milione di euro: quale partner d'attacco scegli per Ronaldo? Chi rimane in panchina?

"Penso che con Ronaldo potrebbero giocare perfettamente entrambi, ma Dybala e Morata sono l'uno il contrario dell'altro a livello di caratteristiche: il primo è più tecnico, rapido, col colpo del fuoriclasse sempre in canna, il secondo invece può svariare su tutto il fronte ma lo vedo un numero nove come lo ero io. Chiaramente toccherà a Pirlo questo arduo compito nella scelta del partner di Cristiano, ma a mio parere difficilmente tutti e tre potranno giocare insieme. A meno che non sarà per una questione di risultato".

Anche te, Inzaghi e Del Piero non giocavate mai insieme. Però qualche partita l'avete fatta.

"A San Siro contro l'Inter perché mancava Zizou, però è successo davvero poche volte. Però il trio d'attacco attuale della Juve può ricordare quello composto da me, Del Piero e Inzaghi".

Parlando di Morata, è ritornato con la stessa voglia e la stessa fame che aveva al primo anno di Juve. Per cui han fatto bene i bianconeri a preferirlo a Suarez e Dzeko?

"Per me sì, la Juventus in estate ha fatto la scelta migliore. Non è un'idea che esprimo oggi vedendo il comportamento del giocatore, bensì da quando ho visto sui giornali che la trattativa si era conclusa positivamente. Ho sempre pensato questo innanzitutto perché è più giovane degli altri due, lo seguo dai tempi del Real Madrid e l'ho sempre giudicato un attaccante moderno di qualità e con la possibilità di esser decisivo".

Questa è stata un'estate in cui la Juve ha svecchiato la rosa, acquistando giocatori molto giovani come Kulusevski, Chiesa, Arthur e lo stesso Morata. Come giudichi il lavoro del tuo collega Fabio Paratici?

"Ha fatto un mercato ragionato ed intelligente, sono stati presi i giocatori per garantire il giusto ricambio generazionale. Mi piace molto Kulusevski, Chiesa aveva già dimostrato di esser un bel talento alla Fiorentina ed Arthur può essere il giocatore giusto in quella zona di campo".

Domenica ci sarà una sfida molto importante contro la Lazio, che cosa ne pensi?

"Prima di tutto spero che sarà una bella partita, sono due grandi squadre che quando si incontrano promettono sempre spettacolo. Per la Lazio sarà importante il recupero di Immobile, che è il suo grande cannoniere. E nella Juventus c'è da valutare la condizione di Cristiano, perché quando sta bene lui la squadra è molto diversa nell'atteggiamento".

La Lazio ha dimostrato, nonostante le numerose assenze, di poter essere una squadra davvero difficile da sconfiggere. Che partita giocheranno i biancocelesti nel lunch match di domenica?

"Simone ha dimostrato di essere un grande allenatore, la sua è una squadra che applica una gran pressione in fase di non possesso e quando riesce a recuperare il pallone è molto brava a distendersi in rapide ripartenze. Ci sono giocatori di grande qualità, prima citavo Immobile ma Milinkovic-Savic spesso riesce a far la differenza. E' una partita da 50 e 50, ma spero che vincerà la Juventus".

A tuo parere, la Lazio può ripetere il campionato dello scorso anno?

"Sì, secondo me può ripeterla nella maniera assoluta. In estate è stata allargata la rosa che era un po' il tallone d'achille degli anni passati, in più Simone con il suo grande lavoro è riuscito a creare una filosofia vincente. E qualificarsi nuovamente in Champions League non potrebbe essere così impossibile".

Credi che la Juve potrà vincere nuovamente la Serie A?

"La Juve resta sempre la squadra favorita, è una società che aspira sempre al massimo. Quest'anno sarà un po' più difficile ripetersi, le avversarie si sono rinforzate e la pandemia può rendere più instabile la situazione. Però l'obiettivo decimo scudetto di fila è davvero forte, sarebbe storico. Champions? A mio parere può arrivare lontano".

Si ringrazia Darko Kovacevic per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.