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Chiesa boom, il suo scopritore: "E' un trascinatore, non lo ferma più nessuno. Gli ho detto di rimaner umile, Pirlo lo ha migliorato nel gioco aereo. Juve? Ha fatto bene ad andar via da Firenze"

12.03.2021 13:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Chiesa boom, il suo scopritore: "E' un trascinatore, non lo ferma più nessuno. Gli ho detto di rimaner umile, Pirlo lo ha migliorato nel gioco aereo. Juve? Ha fatto bene ad andar via da Firenze"
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© foto di Insidefoto/Image Sport

"Non sono sorpreso delle sue recenti prestazioni, sin da bambino Federico era un ragazzo che voleva apprendere. Era già testardo da bambino, in quei cinque anni che l'ho conosciuto è migliorato tantissimo sotto la sapiente guida di Kurt Hamrin. Ora non lo ferma più nessuno". Pensieri e parole di Maurizio Romei, presidente della Settignanese e suo primo scopritore tra il 2002 e il 2007, che in esclusiva a TuttoJuve.com ha analizzato lo splendido momento di forma di Federico Chiesa e non solo:

Sbaglio o anche alla Settignanese già non lo fermava nessuno?

"Sì, già all'epoca andava forte. Aveva delle qualità innate perché nel suo dna scorre il sangue di Enrico, ma è stata la Fiorentina a credere fortemente in lui e ad avere piena fiducia delle sue capacità. Chi lo ha fatto esordire a Torino con la Juventus nel 2016 è stato Paulo Sousa, lì sorprese tutti con un primo tempo da veterano. Sembrava che giocasse in Serie A da diverso tempo, poi lo tolse dal campo per non bruciarlo. Sono davvero molto felice, non mi perdo un suo match. E' uno dei talenti visti da vicino che è cresciuto ed è arrivato in alto".

Così come ha messo poco a conquistare la Fiorentina, ha fatto altrettanto con la Juventus.

"Non c'erano dubbi, era nell'aria che potesse far bene anche alla Juve. Parlo spesso con Federico che ho sentito pochi giorni prima della sfida con il Porto, in particolare mi ero complimentato per la fantastica prestazione con la Lazio. Gli ho scritto di rimanere umile, lui mi ha ringraziato. E' un ragazzo che non si dimentica affatto delle proprie origini, se uno si ricorda da dove proviene sa sempre dove andare. Questo è un mio motto".

Ritornando al periodo in cui lo ha conosciuto, dove è che eccelleva Federico Chiesa?

"Ha fin da subito mostrato le doti del suo babbo, si muoveva un po' sulla fascia e già manifestava un bel dribbling. E' impossibile dimenticare il suo movimento ondulato, quello lo ricordo bene. Però, rimanendo in casa Chiesa, c'è Lorenzo che ha un po' più classe di Federico, ma il giocatore lo fa anche il carattere. E lui è sempre voluto arrivare in alto, ora alla Juventus sta cercando di rubare tutto da Ronaldo. Lo ha preso come esempio, ogni giorno in allenamento cerca di ripetere le sue gesta".

E col Porto, Federico ha fatto le veci di Ronaldo nella sfortunata eliminazione della Juventus in Champions.

"E' vero, poi ora come ora è un trascinatore. A mio parere c'è un po' la paura di bruciarlo, più che altro perché Pirlo non è un allenatore esperto e sta crescendo partita dopo partita. Sicuramente è stato un grandissimo calciatore, ma non sempre chi lo è stato poi diventa bravo in panchina. Però Pirlo ha un merito, quello di averlo aiutato nel gioco aereo".

In effetti, l'allenatore bianconero lo aveva dichiarato un po' di tempo fa che stava insistendo su questo aspetto.

"Di questo miglioramento ne ho parlato di recente proprio con Enrico. A lui ho detto che alla Fiorentina aveva quasi paura di andare di testa e nei primi mesi alla Juve, invece, saltava di schiena per contrastare e non per prendere il pallone. Non è un caso che poi siano arrivati due gol di testa con Dinamo Kiev e Porto. E' stato bravo Pirlo ad insistere su questo aspetto, così come Federico che si sta impegnando a dovere".

A suo parere, ha scelto il momento giusto per andare alla Juventus?

"Sì, perché se un calciatore vuol vincere qualcosa non deve rimanere a Firenze. Purtroppo è questa la realtà, l'ultimo trofeo che è stato vinto dalla Fiorentina è stata la Coppa Italia con Mancini in panchina. Mi dispiace davvero tanto, perché i migliori come Baggio sono dovuti andar via proprio per questo motivo. Sono contento che sia andato alla Juve, anche se c'era l'Inter che lo voleva sulla fascia destra per sostituire Candreva. Da tifoso della Fiorentina sarei stato più felice, ma qui a Firenze siamo un po' provinciali. Penso che abbia fatto bene ad andare a Torino".

Si ringrazia Maurizio Romei per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.