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Cesare Prandelli: "Juve, il Mestalla è simile all'Ali Sami Yen ma sotto l'aspetto tecnico è da 2 fisso. Cancelo? Gli auguro la riscossa contro i suoi ex tifosi"

17.09.2018 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Cesare Prandelli: "Juve, il Mestalla è simile all'Ali Sami Yen ma sotto l'aspetto tecnico è da 2 fisso. Cancelo? Gli auguro la riscossa contro i suoi ex tifosi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero ed allenatore del Valencia, Cesare Prandelli, per parlare del match del "Mestalla" e non solo:

Valencia e Juventus si affronteranno in un momento completamente opposto: i padroni di casa faticano nelle prime uscite stagionali, i bianconeri volano a punteggio pieno in campionato.

"La Juventus è una squadra che è stata costruita per vincere e gioca per vincere ogni competizione. La maggior difficoltà che incontrerà la Juventus sarà lo stadio. Il 'Mestalla' è un ambiente caldo, i tifosi sono molto vicini alla squadra e il clima sarà particolarmente forte. Sotto l'aspetto tecnico i bianconeri sono favoriti, per me è un 2 fisso senza pensarci".

Nonostante, mister, una squadra come la Juve sia abituata ormai ai più grandi palcoscenici d'Europa?

"Non è tanto la difficoltà psicologica della squadra, ma il Valencia può dare molto di più con un tifo così. Mi aspetto un ambiente strapieno e i giocatori cercheranno di mettere in difficoltà la Juventus".

Un po', allora, come lo stadio "Ali Sami Yen" di Istanbul del Galatasaray che ai tifosi bianconeri evoca brutti ricordi.

"Sì, anche se l'effetto dello stadio turco è molto particolare. Credimi, quando questi calciatori si confrontano contro grandi squadre danno sempre molto di più".

A parte il fattore campo, quali calciatori del Valencia bisogna temere?

"I giocatori offensivi sono da tener sott'occhio, penso a Rodrigo che è un attaccante atipico che garantisce buona profondità, non dà punti di riferimento agli avversari e vede molto bene la porta. Sono contento che stia facendo bene, è un ragazzo generoso e se lo merita. Il Valencia ha dimostrato di essere una squadra molto compatta nella passata stagione, ha cambiato qualche giocatore e forse ha bisogno di qualche settimana per trovare il giusto equilibrio".

Concordi che sia la difesa uno dei punti deboli del Valencia?

"Loro soffrono molto le pressioni alte, se non riescono a costruir dal basso vanno incontro a molte difficoltà. Questa è una caratteristica delle squadre spagnole. Io penso che la Juve possa avere i giocatori e il coraggio giusto per metterli in crisi, specialmente se non dovessero iniziare le azioni in maniera lineare come vorrebbero invece loro".

Che tipo di partita farà Cancelo nel suo ex stadio davanti ai suoi vecchi tifosi?

"E' un ragazzo orgoglioso, cercherà di far bene e credo ce la possa fare. Non è mai stato amato dai suoi vecchi supporters, gli auguro sia la partita della riscossa contro di loro. Ronaldo? Era solo questione di tempo prima che si sbloccasse".

E il girone della Juventus non è poi così semplice come sembra.

"Sì esatto, specialmente per noi italiane che abbiamo molte partite in questo periodo e giocheremo ogni tre giorni. E' un momento particolare, i gironi sono impegnativi. Per noi, forse, un ostacolo in più potrebbe essere l'infrasettimanale".

Non c'è qualche rimpianto per non aver allenato CR7?

"Tutti gli allenatori vorrebbero allenare i campioni, sono facili da gestire e ti portano alla vittoria. Al contrario degli pseudo-campioni che son più difficili da allenare (sorride ndr). Per quanto riguarda Ronaldo, non è stato merito mio ma di Doriano Tosi, allora direttore sportivo del Parma,che aveva visto questo ragazzo interessante. Noi avevamo strabuzzato gli occhi, a quell'età era difficile vedere tanta corsa e tecnica. Purtroppo fu più lesto il Manchester che lo soffiò ai gialloblù".

Si ringrazia Cesare Prandelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.