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Beniamino Vignola: "Reazione Juve ok, ridicole le critiche a Ronaldo. A Pirlo manca un po' di chiarezza delle idee. Nuovo 5 maggio? Il colpaccio non è da escludere

15.03.2021 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Beniamino Vignola: "Reazione Juve ok, ridicole le critiche a Ronaldo. A Pirlo manca un po' di chiarezza delle idee. Nuovo 5 maggio? Il colpaccio non è da escludere
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero degli anni '80, Beniamino Vignola, per parlare approfonditamente dell'ultimo match di campionato della Juventus e non solo:

Tre gol nel primo tempo e partita facilmente archiviata. Era questa la reazione che dovevamo aspettarci dalla Juventus?

"Sicuramente, era questa la reazione che la squadra doveva avere dopo l'eliminazione della Champions. L'avversario non era dello stesso livello, per cui aspettiamo per giudicare. In un grande momento di difficoltà per il calcio italiano, anche dal punto di vista ecnomico, la battuta d'arresto della Juventus è stata un duro colpo. Questo potrà aprire nuovi orizzonti per il futuro della Juve".

L'avversario non era dello stesso livello, più che vero, ma se l'atteggiamento fosse stato lo stesso con il Porto forse le cose sarebbero andate diversamente.

"Valutare le partite di Champions è sempre molto difficile, non è sempre la stessa cosa. Il discorso parte più da lontano, ovvero da quando la Juve ha deciso tre anni fa di acquistare Ronaldo per centrare l'obiettivo Champions. Il calcio è bello perché non segue mai una logica razionale, in Europa è decisivo l'episodio e la condizione dei tuoi uomini migliori. Negli ultimi anni è accaduto questo con Ajax, Lione e Porto, sicuramente ci vuole un po' più di fortuna ma l'approccio di una grande squadra deve essere diverso".

E l'approccio di chi era mancato con il Porto, Cristiano Ronaldo, è stato totalmente diverso.

"Trovo ingiuste le critiche a Cristiano, il calcio è un gioco di squadra e non di un singolo come accade nel tennis. La squadra lo poteva supportare di più, a maggior ragione quando l'asso portoghese non è in serata. Ciò che ha vinto e costruito nella sua carriera certifica senz'altro che è un grande, a 36 anni ha segnato quasi 100 gol in due stagioni e mezzo. Le critiche fanno male anche a lui, ma le trovo ridicole. Non si può metterlo in discussione".

Ti ha stupito rivedere Danilo nel ruolo di centrocampista centrale davanti alla difesa come è accaduto con la Lazio?

"Danilo si è comportato molto bene, ma ciò che fa riflettere è che non c'è completa sicurezza e tranquillità nelle scelte del mister. E' vero che tanti giocatori sono stati indisponibili o hanno avuto il Covid, ma anche a pieno organico ho visto troppe rotazioni importanti. A mio parere, manca un po' la chiarezza delle idee".

Un esempio è Kulusevski, lo vediamo attaccante e poi centrocampista a seconda del momento.

"Forse lui è l'unico giocatore che ha dovuto sopperire ad una mancanza, in questo caso nel reparto d'attacco. Avevamo fuori Dybala e per molti incontri anche Morata, quindi Pirlo era in difficoltà. Kulusevski è giovane, possiede grande corsa, fisico e ottima tecnica, questo gli ha permesso di essere molto duttile. Ha saputo fare la seconda punta con buoni risultati, ma giocare in un altro ruolo non gli ha permesso di focalizzarsi completamente sulla sua vera posizione. Lui è un trequartista o un centrocampista offensivo".

Può essere una occasione persa quella di non recuperare il match con il Napoli tra un paio di giorni? A dispetto delle indiscrezioni della vigilia, la Juve con il Cagliari ha dato una bella risposta.

"Col senno del poi è anche difficile ragionare, forse avevano paura della partita di Cagliari e la decisione può esser stata presa anche prima. Avrà influito tantissimo l'eliminazione di Champions, per questo è stato deciso di prendere un po' più di tempo. Per me non cambia molto, poi aggiungiamo anche che è davvero difficile giocare con questo ritmo. Non so che incidenza avranno le prossime partite, ma così almeno c'è un po' più di fluidità".

La Juve è ancora a dieci punti dalla testa della classifica, credi sia possibile che possa ripetersi a tanti anni di distanza un nuovo "5 maggio"?

"Ci sono ancora tanti aspetti che possono indurre a far pensare questo, i punti in palio tra l'altro sono davvero tanti. L'Inter, poi, ha un percorso non semplicissimo, a parte la Juve ci sono ancora degli ostacoli come Napoli e Roma. Il rovescio della medaglia è che i nerazzurri sono favoriti per la vittoria, sicuri e solidi dal punto di vista difensivo. Ma il colpaccio non è escluso, tutto può succedere".

Si ringrazia Beniamino Vignola per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.