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Avv. D'onofrio: "Pochi elementi di chiarezza nella vicenda Ronaldo. Squalifica Curva Juve? Società vittime incolpevoli. Sull'addio di Marotta..."

09.10.2018 18:53 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Fonte: intervista di Raffaella Bon
ESCLUSIVA TJ - Avv. D'onofrio: "Pochi elementi di chiarezza nella vicenda Ronaldo. Squalifica Curva Juve? Società vittime incolpevoli. Sull'addio di Marotta..."
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© foto di Federico De Luca

Intervistato da Tuttojuve.com, l'avvocato Paco D'Onofrio, esperto di diritto sportivo, professore di diritto dello sport presso l'Università di Bologna, nonchè legale di Luciano Moggi al processo sportivo "Calciopoli", ha esternato il suo pensiero sul caso Ronaldo e sul ricorso della Juventus per la chiusura della Curva dell'Allianz Stadium a seguito dei cori di discriminazione territoriale rivolti ai tifosi del Napoli e ai buu razzisti al calciatore Koulibaly durante la sfida contro la squadra di Ancelotti del 20 ottobre scorso.

Avvocato, che idea si è fatto della vicenda Ronaldo?
"La vicenda penale che riguarda Cristiano Ronaldo presenta al momento pochi elementi di chiarezza, così come confermato dalla notizia di presunte prove che sarebbero andate perse. Inoltre, la presunta scrittura privata contenente un accordo di riservatezza, sottoscritto dalla ragazza, sembrerebbe in contraddizione con la logica di una violenza, poiché chi la subisce, normalmente, denuncia il fatto, considerata la sua assoluta gravità e non stringe un accordo economico. Anche la questione degli sponsor mi sembra piuttosto ingigantita, poiché una semplice accusa, al momento senza un concreto riscontro, non può costituire un elemento che comporti una legittima risoluzione dei contratti. Al momento, pertanto, mi sembra che siano rilevanti solo le eventuali ripercussioni psicologiche del calciatore e mediatiche della collettività, come testimonia l’oscillazione in Borsa".

La Juventus ha presentato ricorso contro la squalifica della Curva. 
"L'ennesima sanzione a carico della Juventus per cori asseritamente razzisti, riapre il dibattito sulla questione della responsabilità oggettiva e su quali siano effettivamente i limiti dell’insulto offensivo. Quanto al primo tema, la mia opinione è che la responsabilità oggettiva andrebbe riconsiderata in termini meno afflittivi per le Società che, non potendo effettivamente avere un concreto controllo di tutti i settori dello stadio - come si può impedire un coro? -, si trovano ad essere vittime incolpevoli del comportamento di pochi incivili. Inoltre, ma premetto che il tema è scivolosissimo, occorre chiedersi cosa sia davvero discriminatorio, poiché, a mio avviso, individuare con terminologia corretta l’altrui provenienza geografia, per ribadirne una propria legittima differenza sportiva, non rappresenta alcuna offesa, a differenza degli episodi volgari e deprecabili riferibili al colore della pelle o altre nefandezze simili.
Davvero si condannerebbe il coro di una curva italiana che saltellando cantasse noi non siamo svizzeri?  Ci vuole ragionevolezza ed uniformità".

Si aspettava il divorzio tra la Juventus e l'amministratore delegato Giuseppe Marotta?
"La vicenda della conclusione del rapporto professionale tra il direttore Marotta e la Juventus credo che presenti significativi elementi di complessità, in ordine ai quali solo i diretti protagonisti potrebbero essere davvero esaustivi. Credo, tuttavia, che in ogni esperienza professionale vi sia un periodo aureo e poi un fisiologico avvicendamento, anche per cercare nuovi stimoli. La Juventus ed il Direttore Marotta, dopo aver creato insieme un progetto unico e vincente, ora continueranno ad esprimere individualmente le eccellenze che rappresentano".